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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11132019-100844


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CALVANI, MATTEO
URN
etd-11132019-100844
Titolo
"Nascita ed evoluzione del diritto alla salute: dalle origini alla legge n. 24/2017 (c.d.legge Gelli)"
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Catelani, Elisabetta
Parole chiave
  • sanitario
  • sanità
  • salute
  • riforma
  • reform
  • protection
  • medico
  • linee guida
  • LEA
  • health
  • Gelli
  • doctor
  • cure
  • Costituzione
  • care
  • sanitary
  • tutela
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato, suddiviso in quattro capitoli, si pone come obiettivo principale l’analisi del tema, dibattuto ormai da tempo immemore, della tutela della salute. Essendo, questa, una materia assai estesa, nonché di importanza capitale, risulta impossibile farne un’analisi piena e completa all'interno del nostro elaborato; per questa ragione, dunque, quello che seguirà non sarà nient’altro che uno studio finalizzato ad approfondire alcune tematiche, a nostro parere rilevanti ai fini pubblicistici e costituzionalistici, che ci permetterà di comprendere meglio come la tutela della salute si sia evoluta nel tempo e come, grazie ai principi recentemente introdotti dalla c.d. “legge Gelli-Bianco”, abbia assunto un diverso significato anche lo stesso art. 32 Cost., che tutela proprio il diritto alla salute. Alcune importanti novità che questa riforma del 2017 è andata ad introdurre, anche se non hanno riguardato direttamente quei profili costituzionalistici sui quali maggiormente si soffermerà il nostro elaborato , ad ogni modo saranno anche la conseguenza delle scelte che la stessa legge n. 24/2017 è andata ad adottare a livello di principi generali.
Bisogna, in ogni caso, riconoscere che il tema della tutela della salute rappresenta una materia che, se è vero che ha iniziato ad essere riconosciuta in maniera ampia e diffusa soltanto dall'entrata in vigore del testo costituzionale, è vero anche che già era emersa all'interno dei precedenti contesti storici. Difatti, nel primo capitolo, l’obiettivo sarà quello di indagare retrospettivamente quella che è stata nel tempo l’evoluzione della tutela di questo fondamentale diritto, partendo da un periodo storico risalente quale l’epoca romana, per passare, in seguito, ai periodi delle grandi pestilenze, fino ad arrivare ai giorni nostri. Nello specifico, questo capitolo sarà incentrato sul secolo scorso, in quanto durante il Novecento, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore della Costituzione, si sono riscontrati i più significativi passi in avanti in tema di tutela della salute. Nello specifico, saranno analizzate le più significative novità che, decennio dopo decennio, sono state apportate sul tema della tutela della salute; a tal fine, sarà necessario osservare come, durante gli anni ’50, si sia arrivati all'istituzione del Ministero della Sanità , così come attenzione meriterà la c.d. “riforma ospedaliera”, che porterà, sul finire degli anni ’70, alla creazione del Servizio Sanitario Nazionale con legge n. 833/1978. In conclusione al capitolo la riflessione si sposterà sui c.d. “processi di regionalizzazione ed aziendalizzazione” degli anni ’90, per osservare poi, infine, in maniera rapida, la riforma del Titolo V° del 2001.
Ad un simile primo capitolo né seguirà un secondo dedicato esclusivamente all'analisi dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che rappresentano una specificazione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni), previsti all'interno dell’art. 117 Cost. I LEA, che altro non descrivono che quelle prestazioni e quei servizi che il Servizio Sanitario Nazionale deve erogare a tutti i cittadini, saranno esaminati allo scopo di analizzarne l’attuazione da parte delle diverse Regioni, nonché il loro rapporto con il vincolo economico-finanziario, previsto anche a livello europeo. Un paragrafo a parte meriteranno, inoltre, i decreti presidenziali che si sono occupati di definirli: in quest’ottica, in prima battuta sarà analizzato il D.P.C.M. 29 novembre 2001, poi, più sommariamente, il D.P.C.M. 23 aprile 2008 nonché, infine, il D.P.C.M. 12 gennaio 2017, ovvero quel decreto presidenziale che attualmente regola la materia.
Il terzo capitolo, invece, rappresenta la parte centrale del nostro elaborato, in quanto il suo fine è quello di analizzare le più significative modifiche introdotte dalla legge n. 24 del 2017 (c.d. “legge Gelli-Bianco”) per quanto riguarda l’ambito pubblicistico. A tal proposito, le novità non inerenti a questa tematica apportate da tale riforma saranno osservate velocemente, mediante un breve paragrafo ad esse dedicato. Successivamente, sarà fondamentale approfondire l’esame dei primi cinque articoli della predetta legge, che trattano temi molto importanti quali, nell'ordine, la sicurezza delle cure (art. 1), l’attribuzione della funzione di garante per il diritto alla salute al Difensore civico regionale e provinciale, l’istituzione del Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente (art. 2), l’istituzione dell’osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità (art. 3), la trasparenza dei dati (art. 4) nonché, infine, le linee guida e le buone pratiche clinico assistenziali (art. 5). In particolare, sarà importante l’analisi di quest’ultimo argomento (ovvero delle linee guida), perché permetterà di spostare l’attenzione sul quarto ed ultimo capitolo del nostro elaborato. Infine, per comprendere meglio le funzioni e le finalità delle predette linee guida, un paragrafo sarà dedicato, nello specifico, ad analizzare le linee guida AIOM per il 2019.
In conclusione, nell'ultimo capitolo, saranno analizzati due distinti argomenti, entrambi connessi, in qualche modo, alle predette linee guida. In particolare, tramite il primo cercheremo di analizzare le conseguenze pubblicistiche relative alle modifiche immesse dalla legge Gelli, partendo dalla verifica di alcuni casi di giurisprudenza, per osservare come il mancato rispetto delle linee guida non sempre sia sufficiente per poter affermare la responsabilità del medico, allo stesso modo per cui, specularmente, l’attenersi alle linee guida non permette all'esercente la professione sanitaria di esentarsi in ogni caso da responsabilità. Nel paragrafo successivo, invece, passeremo all'analisi di alcuni possibili profili di incostituzionalità introdotti dalla riforma, partendo, per prima cosa, da una rapida indagine sul tema della responsabilità medica, per poi esplorare le tematiche dei possibili conflitti della legge Gelli con gli articoli 3 e 24 Cost. Infine, prima di esaminare le conclusioni alle quali ci condurrà questo elaborato, saranno valutati anche altri profili di possibile contrasto della riforma con la carta costituzionale, inerenti ai fenomeni di produzione di norme private, con riferimento alle linee guida, nonché al rispetto dei principi sul giusto processo.
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