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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11132017-112229


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NAVALESI, ELEONORA
URN
etd-11132017-112229
Titolo
DISTURBO DA DEFICIT DELL? ATTENZIONE/IPERATTIVITA? (ADHD) NELL?ADULTO E ALTERAZIONE DELLA REGOLAZIONE EMOTIVA
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Perugi, Giulio
Parole chiave
  • ADHD adulto
  • disregolazione emotiva
  • ED e disturbi dell'umore
Data inizio appello
29/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, ADHD) è un disturbo eterogeneo, complesso e multifattoriale, ad insorgenza infantile. L’ADHD è caratterizzato da persistenti inattenzione e/o iperattività motoria ed impulsività che rendono difficoltoso e impediscono il normale sviluppo, l’integrazione e l’adattamento sociale nel bambino. L’alterazione dell’emotività (emotional disregulation ED) è spesso riscontata tra i sintomi dell’ADHD. Essa è caratterizzata dalla perdita del controllo, esplosioni di rabbia, oscillazioni dell’umore e alterata capacità di regolazione affettiva. L’ED sembra essere di primaria importanza nello sviluppo e nella persistenza della sintomatologia ADHD e gli è stato riconosciuto un valore diagnostico nel DSM-5. Per lungo tempo si è creduto che l’ADHD fosse un disturbo caratterizzante esclusivamente l’età infantile, ma l’evidenza scientifica ha invece mostrato come esso tenda a persistere nel corso della vita fino all’85% dei casi. Negli adulti, il tasso di prevalenza mondiale è tra l’1 e il 7%. Spesso queste persone soffrono anche di altri disturbi in comorbilità come i disturbi dell’umore, i disturbi d’ansia, l’abuso di sostanze e i disturbi di personalità. Nell’adulto la ED sembra rivestire un ruolo essenziale nella presentazione clinica del disturbo.
In questa tesi viene presentato uno studio nel quale sono valutate la gravità e le caratteristiche della ED in un campione di pazienti adulti con ADHD, mediante la scala RIPoSt, uno specifico questionario che analizza diverse dimensioni delle variazioni emotive come l’intensità, la reattività, la polarità e la stabilità. Le relazione tra ED e disturbi dell’umore sono studiate confrontando il decorso della malattia, le caratteristiche cliniche e del temperamento a essa associate nei pazienti con elevata e bassa ED (high/low emotional dysregulation, H/LH ED).
La regressione lineare multivariata eseguita sul punteggio totale della scala RIPoSt, ha mostrato che il temperamento ciclotimico (p<0.000), il disturbo Borderline di personalità (p<0.002), il temperamento ansioso (p<0.000), il temperamento irritabile (p<0.000) e il punteggio totale della scala FAST (p<0.042) risultano significativamente correlati a un elevata ED. Le analisi comparative, per quanto riguarda le caratteristiche demografiche, i pazienti del gruppo ad elevata ED presentavano un età media maggiore rispetto al gruppo con bassa ED. È interessante notare che la gravità della sintomatologia ADHD, misurata utilizzando la scala ASRS, è risultata significativamente più elevata nel gruppo ad alta ED come pure i punteggi medi totali alla scala BIS, alla sottoscala BIS Attenzione e alla sottoscala BIS Motricità. Come atteso, anche i punteggi delle relative sottoscale della TEMPS (temperamento distimico, ciclotimico, irritabile e ansioso), sono risultati significativamente più elevati nel gruppo di pazienti a elevata ED. In questi ultimi risultava più elevata anche la comorbidità con il disturbo bipolare II, il disturbo ciclotimia ed il disturbo Borderline di personalità Circa la metà dei pazienti, in entrambi i gruppi, presentavano disturbi da uso di sostanze. La disregolazione emotiva, quando presente in associazione all’ADHD, sarebbe quindi l’elemento fondamentale di congiunzione tra i disturbi dell’umore, d’ansia e i comportamenti impulsivi/discontrollati e, potrebbe essere considerata come un sottotipo di disturbo del neurosviluppo con una base neurofisiologica a comune con i disturbi dello spettro bipolare.
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