Tesi etd-11132014-145123 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MASINI, GABRIELE
URN
etd-11132014-145123
Titolo
Anomalie dell’onda T nella diagnosi di pregresso infarto miocardico laterale e malattia dell’arteria circonflessa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Rovai, Daniele
Parole chiave
- cardiopatia ischemica
- coronarografia
- coronary angiography
- diagnosi non invasiva
- electrocardiogram
- elettrocardiogramma
- ischaemic heart disease
- myocardial perfusion scintigraphy
- noninvasive diagnosis
- scintigrafia miocardica
Data inizio appello
02/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La diagnosi elettrocardiografica di pregresso infarto miocardico laterale si basa attualmente sulle anomalie della depolarizzazione (come la presenza di onde Q laterali o di onde R prominenti nelle precordiali destre). Abbiamo ipotizzato che le anomalie della ripolarizzazione (come le alterazioni dell’onda T) possano avere un ruolo nella diagnosi di pregresso infarto laterale e nella rilevazione della sottostante patologia dell’arteria circonflessa.
Abbiamo selezionato un gruppo di 166 pazienti con cardiopatia ischemica accertata o sospetta, sottoposti ad elettrocardiogramma a 12 derivazioni, scintigrafia miocardica e coronarografia entro un massimo di 90 giorni. I pazienti con sindrome coronarica acuta, pregresso intervento di bypass aorto-coronarico e che presentavano anomalie primarie dell’elettrocardiogramma (come un blocco di branca completo, una severa ipertrofia ventricolare sinistra o portatori di pacemaker) sono stati esclusi. Il tracciato elettrocardiografico è stato analizzato da due osservatori all’oscuro dei risultati scintigrafici e coronarografici. I reperti elettrocardiografici sono stati correlati con l’evidenza di un pregresso infarto miocardico laterale alla scintigrafia e di malattia dell’arteria circonflessa alla coronarografia.
La scintigrafia miocardica ha evidenziato un infarto miocardico laterale in 18 pazienti (11%). All’analisi univariata diverse variabili sono risultate associate in maniera significativa con l’infarto miocardico laterale: l’ampiezza dell’onda T in D1 e in V6, l’indice T2-T6 (calcolato sottraendo l’ampiezza dell’onda T in V6 dall’ampiezza dell’onda T in V2) e l’indice TD1+T6 (calcolato sommando l’ampiezza dell’onda T in V6 all’ampiezza dell’onda T in D1). All’analisi multivariata, solo l’indice TD1+T6 è risultato un predittore indipendente di infarto miocardico laterale. Un indice TD1+T6 ≤ 0 mV ha mostrato una sensibilità del 44% e una specificità dell’80% nella diagnosi di pregresso infarto laterale.
La coronarografia ha evidenziato una stenosi ≥ 50% dell’arteria circonflessa in 69 pazienti (42%). All’analisi multivariata l’indice TD1+T6 e l’ampiezza dell’onda T in V2 sono risultati predittori indipendenti di malattia dell’arteria circonflessa. Un indice TD1+T6 ≤ 0 mV ha mostrato una sensibilità del 30% e una specificità dell’82% nell’identificare una stenosi significativa dell’arteria circonflessa.
Le alterazioni della potassiemia non hanno mostrato alcuna associazione significativa con la anomalie dell’onda T nella nostra popolazione di pazienti.
In conclusione, diverse anomalie dell’onda T consentono la diagnosi non invasiva di pregresso infarto miocardico laterale e della sottostante malattia dell’arteria circonflessa con una limitata sensibilità ma con elevata specificità.
The electrocardiographic diagnosis of previous lateral myocardial infarction is currently based on depolarization abnormalities (such as lateral Q waves or prominent R waves in right precordial leads). We hypothesized that repolarization abnormalities (such as T wave changes) could play a diagnostic role in detecting a lateral infarction and could indirectly unmask the underlying left circumflex coronary disease.
We studied a group of 166 stable patients with known or suspected coronary artery disease who underwent 12-lead electrocardiogram, myocardial scintigraphy and invasive coronary angiography within a maximum of 90 days. Patients with acute coronary syndrome, previous coronary artery bypass graft surgery, and any condition that could have independently altered the electrocardiogram (such as complete bundle-branch block, severe left ventricular hypertrophy, or paced rhythm) were excluded. The electrocardiographic tracings were analyzed by two blinded observers. The ECG findings were compared with both the evidence of previous lateral myocardial infarction at scintigraphy and left circumflex coronary artery disease at angiography.
Myocardial scintigraphy showed a prior lateral myocardial infarction in 18 patients (11%). At univariate analysis several variables were associated with previous lateral infarction: the amplitude of the T wave in lead I and V6, the T2-T6 index (calculated by subtracting the amplitude of the T wave in lead V6 from its amplitude in lead V2) and the TI+T6 index (calculated by adding the amplitude of the T wave in V6 to its amplitude in lead I). At multivariate analysis the TI+T6 index was the only independent predictors of lateral infarction. A TI+T6 < 0 mV showed a sensitivity of 44% and a specificity of 80% in detecting a lateral infarction.
Coronary angiography revealed a >50% stenosis of the left circumflex coronary artery in 69 patients (42%). At multivariate analysis the TI+T6 index and the amplitude of the T wave in V2 were the only independent predictors of left circumflex stenosis. A TI+T6 index < 0 mV showed a sensitivity of 30% and a specificity of 82% in detecting a circumflex stenosis.
Serum potassium values did not show any association with T wave abnormalities in our patient population.
In conclusion, several T wave abnormalities allow the non invasive diagnosis of previous lateral infarction and the detection of the underlying left circumflex coronary stenosis with limited sensitivity but high specificity.
Abbiamo selezionato un gruppo di 166 pazienti con cardiopatia ischemica accertata o sospetta, sottoposti ad elettrocardiogramma a 12 derivazioni, scintigrafia miocardica e coronarografia entro un massimo di 90 giorni. I pazienti con sindrome coronarica acuta, pregresso intervento di bypass aorto-coronarico e che presentavano anomalie primarie dell’elettrocardiogramma (come un blocco di branca completo, una severa ipertrofia ventricolare sinistra o portatori di pacemaker) sono stati esclusi. Il tracciato elettrocardiografico è stato analizzato da due osservatori all’oscuro dei risultati scintigrafici e coronarografici. I reperti elettrocardiografici sono stati correlati con l’evidenza di un pregresso infarto miocardico laterale alla scintigrafia e di malattia dell’arteria circonflessa alla coronarografia.
La scintigrafia miocardica ha evidenziato un infarto miocardico laterale in 18 pazienti (11%). All’analisi univariata diverse variabili sono risultate associate in maniera significativa con l’infarto miocardico laterale: l’ampiezza dell’onda T in D1 e in V6, l’indice T2-T6 (calcolato sottraendo l’ampiezza dell’onda T in V6 dall’ampiezza dell’onda T in V2) e l’indice TD1+T6 (calcolato sommando l’ampiezza dell’onda T in V6 all’ampiezza dell’onda T in D1). All’analisi multivariata, solo l’indice TD1+T6 è risultato un predittore indipendente di infarto miocardico laterale. Un indice TD1+T6 ≤ 0 mV ha mostrato una sensibilità del 44% e una specificità dell’80% nella diagnosi di pregresso infarto laterale.
La coronarografia ha evidenziato una stenosi ≥ 50% dell’arteria circonflessa in 69 pazienti (42%). All’analisi multivariata l’indice TD1+T6 e l’ampiezza dell’onda T in V2 sono risultati predittori indipendenti di malattia dell’arteria circonflessa. Un indice TD1+T6 ≤ 0 mV ha mostrato una sensibilità del 30% e una specificità dell’82% nell’identificare una stenosi significativa dell’arteria circonflessa.
Le alterazioni della potassiemia non hanno mostrato alcuna associazione significativa con la anomalie dell’onda T nella nostra popolazione di pazienti.
In conclusione, diverse anomalie dell’onda T consentono la diagnosi non invasiva di pregresso infarto miocardico laterale e della sottostante malattia dell’arteria circonflessa con una limitata sensibilità ma con elevata specificità.
The electrocardiographic diagnosis of previous lateral myocardial infarction is currently based on depolarization abnormalities (such as lateral Q waves or prominent R waves in right precordial leads). We hypothesized that repolarization abnormalities (such as T wave changes) could play a diagnostic role in detecting a lateral infarction and could indirectly unmask the underlying left circumflex coronary disease.
We studied a group of 166 stable patients with known or suspected coronary artery disease who underwent 12-lead electrocardiogram, myocardial scintigraphy and invasive coronary angiography within a maximum of 90 days. Patients with acute coronary syndrome, previous coronary artery bypass graft surgery, and any condition that could have independently altered the electrocardiogram (such as complete bundle-branch block, severe left ventricular hypertrophy, or paced rhythm) were excluded. The electrocardiographic tracings were analyzed by two blinded observers. The ECG findings were compared with both the evidence of previous lateral myocardial infarction at scintigraphy and left circumflex coronary artery disease at angiography.
Myocardial scintigraphy showed a prior lateral myocardial infarction in 18 patients (11%). At univariate analysis several variables were associated with previous lateral infarction: the amplitude of the T wave in lead I and V6, the T2-T6 index (calculated by subtracting the amplitude of the T wave in lead V6 from its amplitude in lead V2) and the TI+T6 index (calculated by adding the amplitude of the T wave in V6 to its amplitude in lead I). At multivariate analysis the TI+T6 index was the only independent predictors of lateral infarction. A TI+T6 < 0 mV showed a sensitivity of 44% and a specificity of 80% in detecting a lateral infarction.
Coronary angiography revealed a >50% stenosis of the left circumflex coronary artery in 69 patients (42%). At multivariate analysis the TI+T6 index and the amplitude of the T wave in V2 were the only independent predictors of left circumflex stenosis. A TI+T6 index < 0 mV showed a sensitivity of 30% and a specificity of 82% in detecting a circumflex stenosis.
Serum potassium values did not show any association with T wave abnormalities in our patient population.
In conclusion, several T wave abnormalities allow the non invasive diagnosis of previous lateral infarction and the detection of the underlying left circumflex coronary stenosis with limited sensitivity but high specificity.
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