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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11122020-145900


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FRAU, LUIGI
URN
etd-11122020-145900
Titolo
IL FUTURO SOSTENIBILE DELLA FILIERA OLIVICOLA-OLEARIA. UNA ECCELLENZA NELL'ECONOMIA VERDE
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Tarabella, Angela
Parole chiave
  • Economia circolare
  • Sostenibilità
  • Filiera olivicola-olearia
  • Economia verde
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2090
Riassunto
Il presente elaborato è frutto di un’accorta e costante ricerca in merito allo sviluppo sostenibile della filiera olivicola-olearia. Particolarmente incentrata sugli aspetti ambientali, ripercorrendo le problematiche causate dalle attività antropiche che hanno messo a serio pericolo il nostro Pianeta. In questa sede si è cercato di descrivere analiticamente le caratteristiche del settore, riportando dati sulla struttura, sulle tipologie di prodotti, evidenziando l’importanza dei mercati nazionali e internazionali. Il settore olivicolo-oleario italiano è uno dei protagonisti più importanti a livello globale. Nel bacino del Mediterraneo dove si concentrano circa i ¾ della produzione mondiale, l’Italia insieme a Spagna, Grecia e Tunisia rappresenta uno dei principali player. I numeri hanno una rilevanza straordinaria, frutto di processi organizzativi, commerciali e produttivi posti in essere da imprese prevalentemente di piccole dimensioni. L’obiettivo è quello di trasmettere al lettore l’importanza delle pratiche sostenibili, volte al rispetto dei principi sociali, ambientali ed economici, sebbene il lavoro si concentri esclusivamente su un particolare ambito produttivo. Il seguente elaborato si distingue in due parti differenti, la prima è prettamente descrittiva, definisce il fenomeno dello sviluppo sostenibile e dei riferimenti normativi che spingono verso questa tipologia di cambiamento. La logica puramente produttiva viene per un attimo accantonata, prendendo in considerazioni gli aspetti ecologici, che ad oggi sono visti come una fonte di vantaggio competitivo. Verranno individuate tutte le tipologie di azioni che le imprese olivicole-olearie possono e devono porre in essere per rispettare il territorio in cui vivono, puntando verso una valorizzazione di una serie di comportamenti che passano dalla gestione dell’oliveto, dalle attività di raccolta, trasformazione e imbottigliamento dell’olio. La Commissione Europea recentemente è intervenuta al fine di sancire un impegno politico per conseguire la neutralità climatica entro il 2050, in questo senso l’olivicoltura e l’industria olearia possono avere una grande importanza, che passa dalla sottrazione di biossido di carbonio nell’aria da parte degli olivi, alla minimizzazione degli impatti ambientali durante tutta l’attività estrattiva. I temi su cui andremo a ragionare sono la sostenibilità e la qualità, questi due concetti sono essenziali per un settore che pur avendo un ruolo centrale soffre di una serie di comportamenti che in qualche modo hanno portato alla svalutazione “dell’oro verde”. Ritengo che al fine di riportare l’olio di oliva al centro del sistema alimentare italiano, sia necessario intraprendere una serie di sfide strategiche che passano proprio dai due temi precedentemente citati. Il terzo capitolo introdurrà un nuovo sistema di produzione, abbandonando la classica logica lineare che porta alla fine del processo ad avere un rifiuto che fondamentalmente sarà assoggettato allo smaltimento, provocando ingenti danni all’ambiente. L’economia circolare in questo senso rappresenta una soluzione più che valida, sia i reflui oleari che i sottoprodotti di lavorazione (dalle sanse alle ramaglie da potatura passando per le acque di vegetazione) possono essere tutti reinseriti in un nuovo ciclo, consentendo la realizzazione di nuovi prodotti, che supportano il settore olivicolo-oleario. Per l’implementazione di questo nuovo sistema è necessario abbandonare la tradizionale cultura, puntando sempre più all’integrazione della filiera, alle innovazioni tecnologiche e a benefici di tipo economico, che consentano alle aziende di incrementare il proprio portafoglio prodotti e di minimizzare i costi di smaltimento. Nel presente elaborato verranno analizzati tutte le possibilità, vantaggi ma anche difficoltà che ad oggi si riscontrano nelle realtà del settore riguardante l’economia circolare, sicuramente non esiste un’unica soluzione in grado di portare benefici alle aziende eliminando tutte le possibili difficoltà di applicazione, ma l’obiettivo è quello di stimolare gli imprenditori a prendere in considerazione questo modo di produrre, per supportare il nostro Pianeta, il quale è costretto a subire tutte le azioni negative che l’uomo pone in essere ogni giorno. Nella seconda parte, sono presenti due differenti indagini, la prima riguarda i consumatori d’olio di oliva distribuiti in tutto il territorio italiano, con l’obiettivo di capire quale sia la loro richiesta su questo specifico prodotto, quali sono i driver che spingono all’acquisto e la loro attenzione al rispetto dell’ambiente. La seconda invece è riferita alle aziende olivicole-olearie di un particolare territorio quale quello Toscano, dove il clima temperato, il terreno collinare e fortemente calcareo sono fattori ottimali per gli olivi. La seguente indagine è fortemente incentrata per cercare di capire come le aziende si comportano di fronte al tema dell’economia circolare, analizzando successivamente i risultati ottenuti per evidenziare alcune strategie da porre in essere per consentire a loro di ottenere significativi miglioramenti nella gestione dello scarto.
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