Nel Regno Unito il processo devolutivo ha prodotto una distribuzione territoriale del potere asimmetrica, lasciando fuori la sola Inghilterra. In questo contesto Scozia, Irlanda del Nord e Galles si sono proiettate verso differenti obbiettivi che il processo relativo alla Brexit contribuisce a rimarcare. Tutto ciò è particolarmente evidente in Scozia, dove il processo devolutivo si fonda su di una radicata e distinta struttura territoriale preesistente che, ne ha contraddistinto la natura e influenzato l’andamento, andando ad informare di sè l’intero assetto costituzionale britannico, e producendo così un forte decentramento politico. Il presente lavoro analizza il processo devolutivo scozzese dal suo esordio, nel 1707 fino ad arrivare al 2019, soffermandosi sulle tappe più significative; in particolare, sottolineando i passaggi normativi e politici più rilevanti. Si è cercato, inoltre, di illustrare come il potere giudiziario, attraverso in particolare l’attività della Corte Suprema, ritenuta ormai Corte costituzionale del Regno, ed operante dal 2009, abbia contribuito, soprattutto in quest’ultima fase, con le sue pronunce a dirimere conflitti insoluti tra le parti politiche e a chiarire gli effetti che il processo devolutivo potrà produrre in futuro a seguito degli esiti ancora incerti della Brexit. In merito alla Brexit preme rilevare come questo processo sia affrontato soltanto in relazione agli aspetti rilevanti prodotti sul fronte devolutivo scozzese ed in relazione ai suoi assetti territoriali.