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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11122014-102805


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PELLEGRINI, MILENA
URN
etd-11122014-102805
Titolo
LA MORTE E IL MORIRE: DIMENSIONI INDIVIDUALI, FAMILIARI E SOCIALI DEL LUTTO
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Tramonti, Francesco
controrelatore Prof. Apicella, Fabio
Parole chiave
  • accompagnamento al morire
  • Ars Moriendi
  • cure di fine vita
Data inizio appello
16/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO

La morte irrompe in una continuità di vita travolgendo consolidate abitudini dell’individuo e della famiglia, frantumando progetti, sogni e speranze. Affrontare la morte, per il morente, significa confrontarsi con i significati sociali e culturali del morire, in un periodo storico che celebra la vita dell’uomo all’insegna dell’eterna giovinezza, nutrita dal progresso della tecnologia e della medicina. Per chi sopravvive, il compito di vita dell’elaborazione del lutto è un cammino lungo e di profonda trasformazione, di continuo confronto con un’assenza presente. Nella tesi si analizzano gli aspetti storici e antropologici della morte, le teorie che nel tempo sono state elaborate per comprendere il lutto e il suo processo, e le molteplici variabili individuali, familiari, sociali e culturali. In una prospettiva di psicologia della salute, si considerano il supporto sociale, che in parte oggi si trasforma in sostegno tramite i social network e internet, lo stile di coping e i processi di resilienza, e il concetto di salutogenesi, inteso come insieme di risorse per affrontare la perdita e ridurre la probabilità di psicopatologia da lutto. La tesi si conclude con la trattazione del fine vita. Verso la fine di una vita è quel tempo, variabile in durata, che precede la morte, che può essere un tempo prezioso, in cui le cure palliative e l’accompagnamento al morente, intervengono in un’ottica di qualità di vita e non di attesa della morte.
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