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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11122013-231410


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CIANCHI, CATERINA
URN
etd-11122013-231410
Titolo
Nutrizione e Attività Fisica nei pazienti portatori di trapianto renale.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cupisti, Adamasco
Parole chiave
  • attività fisica
  • stato nutrizionale
  • Trapianto renale
Data inizio appello
03/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Basi razionali e Motivazioni dello Studio:
Per migliorare l’evoluzione del trapianto e la sopravvivenza del paziente è necessario il controllo delle alterazioni metaboliche e nutrizionali associate al trapianto stesso.
In nefrologia, il ruolo prognostico dello stato di nutrizione e dei livelli di attività fisica è stato molto studiato nei pazienti con IRT in trattamento dialitico cronico e, più di recente, nelle fasi iniziali della malattia in terapia conservativa. Nel paziente portatore di trapianto renale (RTR), invece, nonostante i numerosi fattori che vi possano influire, mancano informazioni sistematiche sullo stato di nutrizione, su quale sia il livello dell’attività fisica nel trapianto renale e quali ne siano i determinanti.
Garantire un fabbisogno adeguato dei vari nutrienti, contenere l'incremento di peso ed evitare la perdita di massa grassa è importante in ogni individuo; lo è ancora di più nel caso di un paziente RTR che, per la storia clinica e le terapie farmacologiche può essere a rischio di malnutrizione.
L’attività fisica svolge un ruolo fondamentale perché è in grado di migliorare il controllo di diabete mellito, ipertensione arteriosa, resistenza insulinica, obesità, dislipidemia e sindrome metabolica ed è, inoltre, essa stessa fattore diretto di “protezione” cardiovascolare (CV).
Attese dello Studio:
Lo studio si propone di valutare lo stato di nutrizione e la composizione corporea in una coorte di pazienti RTR e, al contempo, di valutare il livello di attività fisica e la sua relazione con le alterazione metaboliche e nutrizionali, identificando anche i possibili fattori determinanti della ridotta attività fisica per realizzare programmi di esercizio fisico adatti per specifiche categorie di pazienti trapiantati, per prevenire le complicanze CV.
Metodologia dello Studio:
Lo studio è un'osservazione trasversale rivolta a pazienti RTR da almeno 6 mesi, adulti, di entrambi i sessi, che vengono messi a confronto con un gruppo di controllo.
Per ogni paziente è stata effettuata una valutazione dello stato nutrizionale (test di screening nutrizionale e misure antropo-plicometriche), della composizione corporea (test strumentali e clinici) e degli introiti alimentari (diari alimentari; recall). Verrà poi valutato lo stato funzionale globale del paziente e, più in particolare, la funzionalità muscolare (misura della forza di presa della mano) e il livello di attività fisica e dispendio energetico (SenseWear Armband). Tutte queste misure verranno incrociate con una valutazione soggettiva della qualità di vita del paziente (questionari) e dello stato di comorbidità.
Risultati:
I pazienti RTR hanno ridotti livelli di attività fisica, per lo più in durata ma anche per intensità, soprattutto nelle femmine; la forza muscolare risulta significativamente ridotta nei maschi trapiantati. L'intensità dell'attività fisica correla con gli introiti nutrizionali e la composizione corporea. Nonostante la ridotta attività fisica, i pazienti RTR hanno una percezione soggettiva di attività fisica adeguata. Per i pazienti RTR, i valori medi di circonferenza vita risultano al di sotto dei valori di rischio per malattia CV; la circonferenza dei fianchi (indicatore di adiposità sottocutanea) invece risulta lievemente superiore nei controlli. Gli apporti nutrizionali nei trapiantati sono risultati bilanciati e sovrapponibili con i controlli e in linea con le raccomandazioni (LARN) per soggetti sani.
Conclusioni:
Ad oggi, sulla base delle evidenze fornite dalla letteratura esistente è ragionevole e utile raccomandare un regolare esercizio fisico unito ad una corretta alimentazione ai soggetti RTR. Questo contribuirà al miglioramento della qualità di vita, oltre a ridurre il rischio di malattie CV.
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