• officinali in Toscana

Nonostante il consolidato e crescente interesse suscitato dalle coltivazioni di piante officinali non sono ben note in letteratura le problematiche agronomiche e commerciali che si verificano in questo settore. Lo scopo della mia tesi è stato quello di indagare su tali problematiche direttamente da coloro che producono e/o commercializzano prodotti erboristici, cosmetici od aromatici. In particolare è stata focalizzata l’attenzione sulla realtà agronomica e commerciale della Toscana. A tal fine sono state effettuate delle interviste a delle aziende leader di mercato in modo da poter effettuare una ricerca sulle coltivazioni effettuate nonché sulle importazioni in termini quanti-qualitativi. In questo ambito sono state passate in rassegna le normative vigenti sia a livello Nazionale che della Comunità Europea. Lo studio ha evidenziato una significativa coltivazione di specie medicinali coincidenti con i più diffusi malesseri spesso curati con metodi naturali: prodotti per la gola,antiinfiammatori,antisettici,carminativi, lassativi, per la pulizia ed anti invecchiamento della pelle nonché tranquillanti e sedativi. Di notevole importanza sono inoltre le specie aromatiche ampiamente utilizzate nell'industria alimentare. In questo caso essi sono quasi esclusivamente importati da ambienti agronomici e pedoclimatici estremamente diversi dal quello Mediterraneo (ad esempio, cannella, noce moscata, curcuma, etc.). In questo ambito di cruciale importanza è risultato il soddisfacimento degli aspetti qualitativi in termini di idoneità secondo le normative soprattutto in termini di contaminazione da fitotossine e/o fitofarmaci e metalli pesanti. In conclusione l’evoluzione del settore delle coltivazioni di specie aromatiche e medicinali è diversificato in 2 filiere: la prima verso l’incremento di coltivazioni destinate alla fitoterapia e la cosmesi ottenute con sistemi colturali di tipo biologico; il secondo è quello delle inevitabili importazioni da Paesi terzi (prevalentemente specie tropicali) che necessitano di essere controllate non tanto nei prodotti finiti ma durante il percorso produttivo in modo da garantire un elevato valore qualitativo dei prodotti importati.