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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11122012-000218


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERNARDI, IRENE
URN
etd-11122012-000218
Titolo
Il bacino remiero di Roffia, San Miniato (PI): aspetti estimativi e proposta di riqualificazione didattico-naturalistica e ludico-ricreativa
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Cinelli, Fabrizio
relatore Dott.ssa Lupo, Anna Irene
correlatore Prof.ssa Lombardi, Tiziana
relatore Prof. Pagliara, Stefano
Parole chiave
  • cassa d'espansione
  • percorso naturalistico
Data inizio appello
10/12/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2052
Riassunto
Il bacino remiero di Roffia di San Miniato (PI) è costituito da un lago artificiale originatosi da un’intensa attività estrattiva di sabbia e ghiaia iniziata nel 1968 e proseguita fino al 1984, la quale ha profondamente modificato il paesaggio ed ha conferito all’invaso sponde ripide e profondità variabili fra 3 e 10 m. Collocato in sinistra idraulica del fiume Arno, è attualmente interessato dalla realizzazione della cassa d’espansione “Piaggioni”, il primo lotto dell’area d’espansione di Roffia, uno degli interventi strutturali previsti dal Piano di Bacino - Stralcio Riduzione del Rischio Idraulico dell’Autorità di Bacino del fiume Arno. Visto il potenziale naturalistico dell’area in questione, il progetto in fase di esecuzione prevede anche degli interventi volti alla riqualificazione ambientale; mediante diversi sopralluoghi sono stati analizzati e valutati quelli fino ad oggi realizzati. Dalle osservazioni in campo e dallo studio del progetto si deduce che la scelta delle specie vegetali per i nuovi impianti è stata svolta in modo corretto in quanto ha tenuto conto delle diverse esigenze ecologiche delle piante e del loro ruolo nella conservazione della fauna, soprattutto degli uccelli. Tuttavia, è necessario precisare che poteva essere utile per i nuovi impianti ricorrere anche all’utilizzo del nocciolo (Corylus avellana L.) e scegliere cloni di olmo resistenti alla grafiosi. Per quanto riguarda gli impianti arborei nei due bacini di accumulo, quello del rio Arnino e quello del rio Dogaia, è possibile affermare che sarebbe stato preferibile adottare in fase d’impianto degli accorgimenti atti a tutelare maggiormente la salute delle piante. Soprattutto le sponde a nord-est del lato lago hanno mostrato durante tutti i sopralluoghi un importante fenomeno erosivo in atto; l’ingegneria naturalistica avrebbe potuto fornire soluzioni idonee per la loro stabilizzazione ed il loro consolidamento.
L’opera di realizzazione della cassa d’espansione ha reso necessaria l’espropriazione di alcuni fondi, o parti di essi, in favore del Demanio Pubblico di Stato. Su richiesta dell'Amm. comunale, sono stati studiati pertanto anche gli aspetti estimativi. Il danno subito dall’area soggetta ad esproprio è patrimoniale e due sono le tipologie di patrimonio riscontrate: capace di dare reddito (piante produttive) ed in grado di fornire solamente utilità ed ornamento (piante ornamentali, piante da frutto isolate); per la prima tipologia il valore del soprassuolo è stato stimato mediante l’applicazione del più probabile valore complementare, mentre per la seconda è stato fatto riferimento al più probabile valore di costo.
Infine, sono state proposte delle soluzioni progettuali per la riqualificazione didattico-naturalistica e ludico-ricreativa atte a migliorare il livello di fruibilità di una porzione del lato sud, dove ha sede la società Canottieri San Miniato. In primo luogo è stato effettuato il censimento delle specie arboree ed arbustive presenti nell’area d’interesse, strumento fondamentale per la conoscenza del territorio. In secondo luogo sono state studiate un’area gioco per bambini di età compresa tra 0,5 e 9 anni, un’area fitness, una zona relax con tavolini accessibili anche ai diversamente abili ed un percorso didattico-naturalistico, accessibile a tutti, di circa 280 m lineari di lunghezza e pendenza inferiore al 5%, progettato ai sensi della normativa vigente circa l’abbattimento delle barriere architettoniche, con schede illustrative delle specie arboree ripariali appositamente progettate e tabelle integrative con scritte in Braille. Il percorso termina con un osservatorio dove è possibile praticare l’attività di birdwatching. Sono inoltre state inserite delle sedute per rendere l’area umida più vivibile ed il materiale selezionato per gli arredi, le nuove pavimentazioni ed i rivestimenti dei prefabbricati già esistenti è il legno in quanto maggiormente compatibile dal punto di vista ambientale. Le idee progettuali sono state elaborate nel rispetto del R.D. 25 luglio 1904, n.523 e considerando che la cassa d’espansione “Piaggioni” appartiene, secondo la classificazione adottata dall’Autorità di Bacino del fiume Arno, alla classe di pericolosità idraulica P.I.4 (molto elevata).
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