Riqualificazione del quartiere di Porta a Mare a Pisa attraverso il ripristino dell'antico tracciato del Canale dei Navicelli e possibili soluzioni al traffico veicolare - darsena e terminal per battelli
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Pratelli, Antonio relatore Prof. Dringoli, Massimo
Parole chiave
canale navicelli
porta a mare
riqualificazione
Data inizio appello
03/12/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2049
Riassunto
L'obbiettivo della presente tesi è quello di porre l'attenzione sulle aree cosiddette periferiche, come è il quartiere di Porta a Mare a Pisa, per creare un legame con il centro della città e allo stesso tempo renderle indipendenti, attraverso la realizzazione di aree di interesse collettivo, aree verdi, il miglioramento della viabilità, sia carrabile che ciclo-pedonale, e delle aree di sosta. Dopo un'attenta osservazione diretta della zona, sono emersi gli elementi qualificanti, come • la posizione geografica del quartiere tra le rive dell'Arno; • il tratto iniziale del Canale dei Navicelli, che si immetteva nel fiume fino al 31 agosto del 1943 con il suo Sostegno, sistema di chiuse che ci ricorda la nascita e la vita del quartiere, fatta di scambi commerciali tra Pisa e il Porto di Livorno; • le Mura Repubblicane (1155); • le prospettive future, come • l'imminente apertura dell'Incile, che ricollegherà il Canale con l'Arno • dando un forte impulso all'attività cantieristica, che ha sede proprio sul Canale per l'ottimo collegamento Pisa-Porto di Livorno; • creando una via d'acqua che potrà essere usata come attrazione turistica verso Pisa dal Porto di Livorno e verso Marina di Pisa; • il ricircolo dell'acqua stagnante, che soprattutto nelle stagioni calde comporta non pochi disagi agli abitanti del quartiere; • il riuso dei vecchi edifici dell'ex Sanac, una fabbrica di mattoni refrattari ora dismessa, come centro commerciale; • la costruzione di un polo residenziale e alloggi per studenti in una delle aree della fabbrica di vetro Saint Gobain. L'analisi ha però evidenziato anche elementi che fanno del quartiere una zona da recuperare, come • pessima viabilità, soprattutto tra la Via SS. 1 Aurelia e Via Livornese; • la linea ferroviaria Genova – Roma che lo taglia di netto; • la discontinuità e il cattivo stato di conservazione e manutenzione di percorsi pedonali e ciclabili; • la tombatura del Canale dei Navicelli; • assenza di spazi aperti comuni, come le piazze; • assenza di poli attrattivi di interesse pubblico • le eterogenee tipologie edilizie di bassa qualità del dopoguerra, quando il quartiere fu quasi totalmente ricostruito • presenza della vasta area industriale Saint Gobain a ridosso del quartiere. Sono state progettate due soluzioni di recupero: 1° soluzione : è la riapertura del vecchio tracciato originale del Canale sino all'Arno, con pista ciclabile e pedonale lungo gli argini. Pensata per ridare al quartiere l'aspetto che aveva agli inizi del '900, in piena attività commerciale. 2° soluzione : meno costosa della prima, ma indubbiamente anche meno suggestiva, prevede il ripristino della memoria storica del canale realizzata con lunghe strisce di verde e di alberi sull'antico alveo, con ciclabili e pedonali a cucire tutto il quartiere. I due progetti hanno in comune i seguenti aspetti: • risistemazione della viabilità e del verde urbano • progetto di 2 nuove rotatorie, una nell'intersezione semaforizzata tra la SS.1 Aurelia e Via Livornese, uno degli incroci più delicati della città, e l'altra davanti al Forte di Stampace (Via Cesare Battisti) • nuovi aree di sosta, in sostituzione a quelle che attualmente sono proprio sul tracciato del canale • il collegamento tra l'esistente pista ciclabile lungo Via Conte Fazio e quella da noi progettata lungo il Canale sulla Via Livornese attraverso il recupero di una piccola striscia di area dove agli inizi del '900 transitava il “trammino” per Livorno e Marina di Pisa. • apertura di una nuova piazza antistante la Chiesa di San Giovanni al Gatano e una al Sostegno. • due nuove darsene che si affacciano su un terminal per battelli, • un nuovo circolo per canottieri con il relativo bacino di allenamento.