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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11122007-122948


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
FARELLA, GIULIO
URN
etd-11122007-122948
Titolo
Interazioni tra la calcispongia aliena Paraleucilla magna e bivalvi eduli di interesse commerciale nei mari di Taranto
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
Relatore Lardicci, Claudio
Parole chiave
  • ostrea
  • Paraleucilla
  • specie alloctone
  • Taranto
Data inizio appello
10/12/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il genere Paraleucilla Dendy, 1892 (fam. Amphoriscidae, ord. Leucosolenida, subcl.
Calcaronea, cl. Calcarea) comprende sette specie di calcisponge distribuite nella
regione Indo-Pacifica, in prevalenza lungo le coste australiane, in Oceano Atlantico e in
Mar Rosso. Paraleucilla magna (Klautau et al., 2004) una calcispongia moderatamente
sciafila, in grado di colonizzare acque eutrofiche, caratterizzata da una forte
stagionalità e da un’elevata resistenza all’inquinamento.
La segnalazione di P. magna in diversi siti lungo coste italiane (Taranto, Porto Cesareo,
Brindisi, Napoli) indica una sua ampia diffusione in Mediterraneo. La capacità di
colonizzare differenti ambienti con un elevato numero di esemplari insieme ad elevati
valori di abbondanza permette di designare P. magna come una specie alloctona
invasiva.
Attualmente è molto diffusa a Taranto, in particolar modo nel Mar Piccolo, un bacino semichiuso soggetto ad una elevata pressione antropica. In questo ambiente P. magna colonizza substrati duri, sia naturali che artificiali, ad una profondità compresa tra 2 e 7 metri e presenta elevati valori di abbondanza, in particolare sulle valve dei mitili, tanto da richiedere frequenti
interventi di pulizia delle ventie poste in allevamento.
Il lavoro di tesi sperimentale, svolto presso il Dipartimento di Zoologia dell’Università
di Bari, si inserisce nell’ambito della ricerca di specie aliene presenti nei mari di
Taranto e dello studio dei possibili impatti sulla comunità autoctona e sulle attività
produttive legate all’acquicoltura.
Obiettivo dell’indagine è stata la valutazione delle modalità d’infestazione da parte della
spugna e l’effetto della sua presenza sulle performance di allevamento dei bivalvi.
E’ stato condotto, inoltre, lo studio della biologia riproduttiva della spugna, nell’ottica
di una migliore comprensione dei meccanismi che le consentono di colonizzare rapidamente e diffusamente gli ambienti in cui viene introdotta.
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