Tesi etd-11112022-151904 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MURIANNI, FABIOLA
URN
etd-11112022-151904
Titolo
Siamo la sostenibilità che mangiamo: analisi comparata sulla sostenibilità nelle politiche agro-alimentari della Puglia e dell’Estremadura
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Pizzimenti, Eugenio
Parole chiave
- agricoltura
- alimentazione
- comparazione
- Estremadura
- Europa
- Italia
- PAC
- politiche pubbliche
- Puglia
- sostenibilità
- Spagna
Data inizio appello
28/11/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/11/2025
Riassunto
Il paradigma della sostenibilità ha acquisito sempre più rilevanza negli ultimi decenni, tanto da inserirsi nel panorama politico e legislativo dei governi, ai quali è richiesta l’attuazione di politiche trasversali e settoriali che pongano la sostenibilità ambientale come priorità. In questo elaborato si propone un’analisi comparata delle declinazioni pratiche della sostenibilità nelle politiche pubbliche del settore agro-alimentare attuate nel contesto europeo, prendendo in considerazione il caso spagnolo dell’Estremadura e il caso italiano della Puglia.
L’obiettivo di questo studio è quello di delineare i passi compiuti dai due casi studio sul tema della sostenibilità in un settore così essenziale per il loro territorio, esaminando come il paradigma possa essere declinato a seconda del contesto e delle volontà. Per fare ciò si è partiti dall’analisi del ruolo delle idee nelle politiche pubbliche e sulla loro istituzionalizzazione, per poi procedere con la definizione di sostenibilità e sviluppo sostenibile. In questo modo, si è potuto esaminare come il paradigma sia entrato nel dibattito internazionale e quali decisioni sono state prese in merito fin dagli anni ‘70.
In questo contesto, il settore agro-alimentare rappresenta una duplice sfida: da un lato deve garantire la sicurezza alimentare, dall’altro non deve mettere a rischio i servizi ecosistemici. I livelli di consumo e della relativa produzione sono ad oggi insostenibili, per cui è necessario attuare una trasformazione nel tipo di consumo e nei processi di produzione, trasformazione e distribuzione dei beni alimentari, riscoprendo i legami sociali e con la terra all’interno di questi.
Data la vastità del tema, si è scelto di limitare l’analisi comparativa al contesto spagnolo e italiano, focalizzando lo studio sulla Comunità autonoma dell’Estremadura e sulla Regione Puglia. Infatti, queste terre hanno basato la loro storia, cultura ed economia proprio sul settore agro-alimentare. Inoltre, il periodo di tempo preso in considerazione parte dal 2014, anno in cui iniziava la programmazione pluriennale 2014-2020 della PAC, fino alle nuove disposizioni del 2022.
Lo studio si basa su un’analisi empirica di tipo qualitativo di numerosi documenti ufficiali e divulgativi, derivanti da enti nazionali e internazionali, istituti di ricerca pubblici e/o privati e di esperti del settore.
L’analisi offerta cerca quindi di comprendere quanto le regioni analizzate siano impegnate nella trasformazione ecologica del settore e come questo processo possa essere implementato diversamente o similmente nella realtà. La comprensione dello stato dell’arte in questione offre al lettore la possibilità di individuare l’impegno e la direzione nella quale si procede per il futuro, tra chi coglie le opportunità locali e della sostenibilità e chi attua un approccio più timido.
L’obiettivo di questo studio è quello di delineare i passi compiuti dai due casi studio sul tema della sostenibilità in un settore così essenziale per il loro territorio, esaminando come il paradigma possa essere declinato a seconda del contesto e delle volontà. Per fare ciò si è partiti dall’analisi del ruolo delle idee nelle politiche pubbliche e sulla loro istituzionalizzazione, per poi procedere con la definizione di sostenibilità e sviluppo sostenibile. In questo modo, si è potuto esaminare come il paradigma sia entrato nel dibattito internazionale e quali decisioni sono state prese in merito fin dagli anni ‘70.
In questo contesto, il settore agro-alimentare rappresenta una duplice sfida: da un lato deve garantire la sicurezza alimentare, dall’altro non deve mettere a rischio i servizi ecosistemici. I livelli di consumo e della relativa produzione sono ad oggi insostenibili, per cui è necessario attuare una trasformazione nel tipo di consumo e nei processi di produzione, trasformazione e distribuzione dei beni alimentari, riscoprendo i legami sociali e con la terra all’interno di questi.
Data la vastità del tema, si è scelto di limitare l’analisi comparativa al contesto spagnolo e italiano, focalizzando lo studio sulla Comunità autonoma dell’Estremadura e sulla Regione Puglia. Infatti, queste terre hanno basato la loro storia, cultura ed economia proprio sul settore agro-alimentare. Inoltre, il periodo di tempo preso in considerazione parte dal 2014, anno in cui iniziava la programmazione pluriennale 2014-2020 della PAC, fino alle nuove disposizioni del 2022.
Lo studio si basa su un’analisi empirica di tipo qualitativo di numerosi documenti ufficiali e divulgativi, derivanti da enti nazionali e internazionali, istituti di ricerca pubblici e/o privati e di esperti del settore.
L’analisi offerta cerca quindi di comprendere quanto le regioni analizzate siano impegnate nella trasformazione ecologica del settore e come questo processo possa essere implementato diversamente o similmente nella realtà. La comprensione dello stato dell’arte in questione offre al lettore la possibilità di individuare l’impegno e la direzione nella quale si procede per il futuro, tra chi coglie le opportunità locali e della sostenibilità e chi attua un approccio più timido.
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