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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11112022-141658


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIOVANNINI, CATERINA
URN
etd-11112022-141658
Titolo
Metodi per il recupero di potenza in terminali di rigassificazione del GNL: analisi delle tecniche di espansione diretta
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA ENERGETICA
Relatori
relatore Franco, Alessandro
Parole chiave
  • gas naturale liquefatto
  • rigassificazione
  • recupero di potenza
  • espansione diretta
Data inizio appello
01/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/12/2092
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è l'indagine del recupero dell'energia fredda del gas naturale liquefatto (GNL) nei terminali di rigassificazione ottenibile attraverso le tecniche ad espansione diretta.
Dopo una panoramica dello stato dell'arte relativo al ciclo del GNL e delle tecnologie proposte per il recupero di potenza, sono analizzate in particolare le soluzioni multi-pressione con recupero interno del calore (DE multi-p).
L'espansione diretta muti-pressione con scambiatori di calore a miscelamento risulta una tecnologia di recupero di potenza innovativa: a fronte di un utilizzo relativamente contenuto di acqua marina, è possibile risparmiare GNL rigassificato e generare potenza elettrica, valorizzando l’energia investita nella liquefazione.
Il fine è quello di individuare il livello superiore dell'energia recuperabile ed i parametri ottimali di progettazione, sia in condizioni libere sia considerando vincoli tecnologici, quali la pressione e la temperatura minima di fine espansione.
È svolto un confronto con le tecniche di rigassificazione tradizionali in terminali in esercizio.
Sono anche discusse configurazioni con turboespansori criogenici.
Per mezzo della soluzione proposta con i vincoli tecnologici e con pressione di distribuzione dai 35 ai 50 bar sono producibili da 50 a 56 kJ per ogni kg di GNL rigassificato, che possono diventare oltre 140 kJ/kg con turboespansori criogenici, a fronte dei 40-50 kJ/kg tipici della tecnica a ciclo Rankine organico.
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