Tesi etd-11112021-191433 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
COMPARATO, CHIARA
URN
etd-11112021-191433
Titolo
Ruolo del ritardo diagnostico sull'evoluzione della malattia di Crohn stenosante
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
correlatore Prof. Marchi, Santino
correlatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
- delay
- diagnostic
- diagnostico
- ritardo
Data inizio appello
01/12/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/12/2091
Riassunto
La malattia di Crohn (MC) è una malattia infiammatoria cronica intestinale che si contraddistingue per la presenza di lesioni transmurali e a distribuzione segmentaria che potenzialmente possono coinvolgere qualsiasi tratto del canale digerente, dalla regione buccale a quella anale. Inoltre, la malattia presenta un andamento clinico caratterizzato da periodi di remissione e di riacutizzazione. Spesso, nella MC, a differenza della Colite ulcerosa, si osserva un lungo ritardo diagnostico, cioè il tempo che intercorre tra l'esordio dei sintomi e la diagnosi della malattia.
Dunque, lo scopo del nostro studio è stato di quello evidenziare la correlazione tra il ritardo diagnostico dei pazienti, oggetto dello studio, e la differenza tra l'età al momento dell'intervento e l'età al momento della diagnosi dei pazienti.
Ne deriva che, maggiore è il ritardo diagnostico (nel nostro studio >2 anni), più precocemente i pazienti si sottopongono ad intervento chirurgico, a causa delle complicanze insorte nella MC, quali le stenosi, le fistole o la malattia perianale. In particolare, nel nostro studio, tali pazienti con ritardo diagnostico >2 anni si sottopongono maggiormente all'intervento chirurgico nell'arco di tempo compreso tra 0 e 5 anni dalla diagnosi della MC.
Dunque, lo scopo del nostro studio è stato di quello evidenziare la correlazione tra il ritardo diagnostico dei pazienti, oggetto dello studio, e la differenza tra l'età al momento dell'intervento e l'età al momento della diagnosi dei pazienti.
Ne deriva che, maggiore è il ritardo diagnostico (nel nostro studio >2 anni), più precocemente i pazienti si sottopongono ad intervento chirurgico, a causa delle complicanze insorte nella MC, quali le stenosi, le fistole o la malattia perianale. In particolare, nel nostro studio, tali pazienti con ritardo diagnostico >2 anni si sottopongono maggiormente all'intervento chirurgico nell'arco di tempo compreso tra 0 e 5 anni dalla diagnosi della MC.
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