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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11112019-094617


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FOCACCI, FILIPPO
URN
etd-11112019-094617
Titolo
Uso dei dati telerilevati per la valutazione della suscettibilità da frana in aree incendiate.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Ciampalini, Andrea
correlatore Baroni, Carlo
Parole chiave
  • aree incendiate
  • incendio
  • suscettibilità da frana
  • telerilevamento
Data inizio appello
13/12/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
In data 24 settembre 2018, un incendio di grande intensità si è sviluppato presso i Monti Pisani, nei comuni di Calci, Buti e Vicopisano. Fra gli effetti a medio e lungo termine dell’incendio c’è l’aumento del rischio di sviluppo di fenomeni legati all’instabilità dei versanti, tra cui frane, scorrimenti superficiali e fenomeni di erosione diffusa. In questo lavoro viene presentato, in primo luogo, un possibile approccio di studio da applicare in futuri scenari simili a quello studiato, mostrando quali possono essere i dati utili da reperire, quali le metodologie migliori per lo studio di una zona incendiata e la valutazione dell’effetto dell’incendio sulla stabilità dei versanti. In una prima fase sono state elaborate per lo più immagini satellitari a differenti risoluzioni acquisite tramite i satelliti Sentinel e Pléiades, questo per mostrare varie metodologie a seconda dell’immagine utilizzata e sono state calcolate le aree e le tipologie di suoli interessate dall’incendio. L’uso di Permanent Scattereres (PS) ha permesso di analizzare i movimenti dei vari corpi di frana all’interno dell’area bruciata e se i movimenti di questi fossero legati a modificazioni apportate dall’incendio. Tramite tecniche di confronto tra le varie immagini satellitari acquisite mensilmente da Sentinel 2, sono state ricavati innanzitutto i cambiamenti della vegetazione che avvenivano mese dopo mese e di conseguenza individuate le aree che hanno subito un miglioramento o un peggioramento in quanto a ricrescita di vegetazione.
Il secondo obiettivo di questo lavoro è stato quello di produrre una carta di suscettibilità delle frane della zona bruciata con un metodo basato sul programma Arcgis. Per creare questa mappa sono stati utilizzati 7 fattori predisponenti ritenuti importanti per quest’area di studio: litologia, inclinazione ed esposizione dei versanti, caratteristiche e usi del suolo. Una volta creata la carta, è stata suddivisa in 5 intervalli di suscettibilità: molto bassa, bassa, media, alta e molto alta. Lo scopo di questa carta iniziale è quello di mostrare la suscettibilità riferita ad un breve periodo dall’incendio, ossia nel periodo in cui la probabilità che si sviluppino eventi pericolosi è più alta. Quindi la carta può essere utilizzata in futuro come un esempio per capire quali zone sono a maggiore rischio idrogeologico e di conseguenza mirare gli interventi, migliorando i costi e i tempi di attuazione. Sono stati poi aggiunti alla carta iniziale della suscettibilità altri 2 fattori, i corpi di frana e quindi il loro stato di attività e il fattore della vegetazione. Il primo fattore è stato inserito per vedere come il diverso stato di attività delle frane influisse sulla suscettibilità mentre quello della vegetazione per vedere come con il passare dei mesi il peggioramento o il miglioramento di alcune zone poteva influire sulla suscettibilità.
In fine per verificare ciò che si era ricavato dalle varie carte della suscettibilità si è svolto un lavoro sul campo andando a indagare le aree di maggiore interesse e analizzare come si presentavano le aree in peggioramento e quelle in miglioramento.
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