Tesi etd-11112018-063416 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PODGORSKA, ALEKSANDRA
URN
etd-11112018-063416
Titolo
Il funzionamento della working memory nella dislessia evolutiva.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Tocchini, Stefania
Parole chiave
- dislessia evolutiva
- memoria di lavoro
- WMS-IV
- working memory
Data inizio appello
26/11/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/11/2088
Riassunto
La Working Memory (WM), o memoria di lavoro, è un sistema di memoria a capacità limitata, responsabile del mantenimento temporaneo e della manipolazione di stimoli multi modali. Essa svolge un ruolo determinante in molte abilità cognitive, come l’acquisizione del linguaggio, lo sviluppo di abilità matematiche, la comprensione del testo e, in particolar modo, l’acquisizione della lettura.
Sono numerose le evidenze che supportano il coinvolgimento della componente fonologica della memoria di lavoro (WM) nell’acquisizione della lettura, e la frequente associazione tra difficoltà di lettura e deficit della componente uditivo-verbale della WM. Più controversi risultano gli studi che riguardano la componente visiva dello stesso domino cognitivo, in quanto alcuni evidenziano la compromissione della WM visuo-spaziale nei soggetti con difficoltà di lettura, mentre altri no. Infine, ci sono studi che affermano che è la componente esecutiva della WM a costituire il deficit centrale nella DE (dislessia evolutiva).
Il presente lavoro si propone l’obiettivo di stabilire il profilo del funzionamento della memoria di lavoro in un campione di soggetti italiani con dislessia evolutiva e verificare la presenza di eventuali differenze in questa popolazione rispetto al gruppo di controllo.
Hanno partecipato allo studio 40 soggetti di lingua italiana, 20 con dislessia evolutiva e 20 soggetti di controllo. Per quanto attiene la metodologia seguita, gli strumenti utilizzati sono la batteria overall Wechsler Memory Scale IV Edizione (WMS-IV) e la Wechsler Adult Intelligence Scale-IV Edizione (WAIS-IV).
I risultati del nostro studio confermano e sviluppano ulteriormente i dati presenti in letteratura fornendo evidenze sul malfunzionamento del loop fonologico e dell’esecutivo centrale nei soggetti con DE. D’altra parte, in contrasto con alcune ricerche, questo studio mette in luce evidenze sull’intatto funzionamento del taccuino visuo-spaziale in questa popolazione. I risultati dello studio potrebbero essere interessanti per scopi riabilitativi.
Sono numerose le evidenze che supportano il coinvolgimento della componente fonologica della memoria di lavoro (WM) nell’acquisizione della lettura, e la frequente associazione tra difficoltà di lettura e deficit della componente uditivo-verbale della WM. Più controversi risultano gli studi che riguardano la componente visiva dello stesso domino cognitivo, in quanto alcuni evidenziano la compromissione della WM visuo-spaziale nei soggetti con difficoltà di lettura, mentre altri no. Infine, ci sono studi che affermano che è la componente esecutiva della WM a costituire il deficit centrale nella DE (dislessia evolutiva).
Il presente lavoro si propone l’obiettivo di stabilire il profilo del funzionamento della memoria di lavoro in un campione di soggetti italiani con dislessia evolutiva e verificare la presenza di eventuali differenze in questa popolazione rispetto al gruppo di controllo.
Hanno partecipato allo studio 40 soggetti di lingua italiana, 20 con dislessia evolutiva e 20 soggetti di controllo. Per quanto attiene la metodologia seguita, gli strumenti utilizzati sono la batteria overall Wechsler Memory Scale IV Edizione (WMS-IV) e la Wechsler Adult Intelligence Scale-IV Edizione (WAIS-IV).
I risultati del nostro studio confermano e sviluppano ulteriormente i dati presenti in letteratura fornendo evidenze sul malfunzionamento del loop fonologico e dell’esecutivo centrale nei soggetti con DE. D’altra parte, in contrasto con alcune ricerche, questo studio mette in luce evidenze sull’intatto funzionamento del taccuino visuo-spaziale in questa popolazione. I risultati dello studio potrebbero essere interessanti per scopi riabilitativi.
File
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