Tesi etd-11112013-220128 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
GALATI, ELISABETTA
URN
etd-11112013-220128
Titolo
Coronarografia TC con mezzo di contrasto non ionico iso-osmolare a bassa concentrazione iodica (270 mgI/ml) e bassa dose radiante: esperienza preliminare.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
- concentrazione iodica
- enhancement arterioso
- mezzo di contrasto non ionico iso-osmolare
- ottimizzazione
- ridotta dose radiante
- tecnica di indagine
Data inizio appello
03/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO ANALITICO
Background:
le più recenti TC multistrato (TCMS) consentono di acquisire 128 o più strati con una risoluzione spaziale al di sotto del millimetro e una risoluzione temporale ormai inferiore a 100 ms. La Coronarografia TC –un’applicazione di Angio TC- ha rivoluzionato le linee guida e si è imposta quale gold standard nella valutazione non invasiva del circolo coronarico. La metodica consente uno studio accurato di questo distretto anatomico, riuscendo a fornire immagini di elevato valore diagnostico nonostante il continuo alternarsi del movimento sequenziale sisto-diastolico delle pareti cardiache. La sincronizzazione con il tracciato elettrocardiografico (ECG) consente di rilevare la precisa corrispondenza tra l’informazione spaziale acquisita e l’evoluzione del ciclo cardiaco, permettendo di ottenere immagini qualitativamente molto valide poiché prive di grossolani artefatti. In tale contesto, l’iniezione temporizzata di mezzo di contrasto (MdC) iodato per via endovenosa assume notevole rilevanza consentendo una migliore definizione di lume e parete delle arterie coronarie.
Scopo dello studio:
stabilire la rilevanza della concentrazione iodica nel determinare l’efficacia diagnostica della Coronarografia TC. In quest’ottica è stato operato un confronto -in termini di qualità- tra immagini ottenute somministrando per via e.v. Iodixanolo alle concentrazioni di 320 mgI/ml e 270 mgI/ml.
Materiali e metodi:
previo ottenimento del consenso informato, a n° 13 pazienti esaminati è stato iniettato Iodixanolo 320 mgI/ml, mentre a n° 13 pazienti è stato somministrato Iodixanolo 270 mgI/ml. La successiva valutazione e comparazione delle immagini si è basata sul confronto in termini di efficacia diagnostica e qualità, oggettivate come visibilità di lume e parete, assenza di artefatti da blooming o movimento, intensità dell’enhancement arterioso, rapporto segnale/rumore e rapporto contrasto/rumore.
Risultati:
l’analisi statistica dei risultati dimostra la non inferiorità dello Iodixanolo 270 mgI/ml rispetto allo Iodixanolo 320 mgI/ml relativamente all’efficacia diagnostica dell’immagine ottenibile nel paziente con BMI<30 kg/m2, indipendentemente dal tipo di ricostruzione utilizzata (ASIR o FBP). La concentrazione iodica può essere ridotta senza che ciò determini svantaggi significativi in termini di efficacia diagnostica e qualità dell’immagine. In linea con l’esperienza di altri studi, i nostri risultati sottolineano che l’IDR -definito come concentrazione iodica moltiplicata per la velocità di iniezione (mgI/sec)- è il principale determinante dell’enhancement arterioso, piuttosto che la concentrazione iodica di per sè.
Conclusione:
il nostro studio ha dimostrato la non inferiorità dello Iodixanolo 270 mgI/ml rispetto allo Iodixanolo 320 mgI/ml in termini di efficacia diagnostica in immagini ottenute mediante Coronarografia TC. In questo risultato trova conferma, inoltre, l’affidabilità diagnostica della metodica in questione nell’ambito dello studio non invasivo del circolo coronarico.
Background:
le più recenti TC multistrato (TCMS) consentono di acquisire 128 o più strati con una risoluzione spaziale al di sotto del millimetro e una risoluzione temporale ormai inferiore a 100 ms. La Coronarografia TC –un’applicazione di Angio TC- ha rivoluzionato le linee guida e si è imposta quale gold standard nella valutazione non invasiva del circolo coronarico. La metodica consente uno studio accurato di questo distretto anatomico, riuscendo a fornire immagini di elevato valore diagnostico nonostante il continuo alternarsi del movimento sequenziale sisto-diastolico delle pareti cardiache. La sincronizzazione con il tracciato elettrocardiografico (ECG) consente di rilevare la precisa corrispondenza tra l’informazione spaziale acquisita e l’evoluzione del ciclo cardiaco, permettendo di ottenere immagini qualitativamente molto valide poiché prive di grossolani artefatti. In tale contesto, l’iniezione temporizzata di mezzo di contrasto (MdC) iodato per via endovenosa assume notevole rilevanza consentendo una migliore definizione di lume e parete delle arterie coronarie.
Scopo dello studio:
stabilire la rilevanza della concentrazione iodica nel determinare l’efficacia diagnostica della Coronarografia TC. In quest’ottica è stato operato un confronto -in termini di qualità- tra immagini ottenute somministrando per via e.v. Iodixanolo alle concentrazioni di 320 mgI/ml e 270 mgI/ml.
Materiali e metodi:
previo ottenimento del consenso informato, a n° 13 pazienti esaminati è stato iniettato Iodixanolo 320 mgI/ml, mentre a n° 13 pazienti è stato somministrato Iodixanolo 270 mgI/ml. La successiva valutazione e comparazione delle immagini si è basata sul confronto in termini di efficacia diagnostica e qualità, oggettivate come visibilità di lume e parete, assenza di artefatti da blooming o movimento, intensità dell’enhancement arterioso, rapporto segnale/rumore e rapporto contrasto/rumore.
Risultati:
l’analisi statistica dei risultati dimostra la non inferiorità dello Iodixanolo 270 mgI/ml rispetto allo Iodixanolo 320 mgI/ml relativamente all’efficacia diagnostica dell’immagine ottenibile nel paziente con BMI<30 kg/m2, indipendentemente dal tipo di ricostruzione utilizzata (ASIR o FBP). La concentrazione iodica può essere ridotta senza che ciò determini svantaggi significativi in termini di efficacia diagnostica e qualità dell’immagine. In linea con l’esperienza di altri studi, i nostri risultati sottolineano che l’IDR -definito come concentrazione iodica moltiplicata per la velocità di iniezione (mgI/sec)- è il principale determinante dell’enhancement arterioso, piuttosto che la concentrazione iodica di per sè.
Conclusione:
il nostro studio ha dimostrato la non inferiorità dello Iodixanolo 270 mgI/ml rispetto allo Iodixanolo 320 mgI/ml in termini di efficacia diagnostica in immagini ottenute mediante Coronarografia TC. In questo risultato trova conferma, inoltre, l’affidabilità diagnostica della metodica in questione nell’ambito dello studio non invasivo del circolo coronarico.
File
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tesi_E.Galati.pdf | 3.12 Mb |
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