Tesi etd-11112009-195314 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VANNUCCI, ROMINA
URN
etd-11112009-195314
Titolo
Rifiuti pericolosi:dal Nord al Sud del mondo
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, MEDIAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Relatori
relatore Prof. Luzzati, Tommaso
Parole chiave
- commercio di rifiuti pericolosi
- convenzione di Bamako
- convenzione di Basilea
- movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi
Data inizio appello
03/12/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2049
Riassunto
Il commercio dei rifiuti, in particolare di quelli pericolosi, ha assunto
dimensioni via via sempre più preoccupanti tanto da indurre la comunità
internazionale ad intervenire in materia. Lo scopo della tesi è di analizzare
le linee essenziali della normativa vigente a livello internazionale e
comunitario e di comprenderne l’efficacia in rapporto all’effettiva dimensione
dei traffici di rifiuti pericolosi e ai motivi che lo determinano.
La tesi si articola come segue. Nel capitolo 1, dopo alcune considerazioni di
ordine generale, si presentano e analizzano dati sui rifiuti pericolosi
trasferiti transnazionalmente. Si esaminano, poi, nel paragrafo 1.3, i fattori
che determinano il trasferimento dei rifiuti pericolosi. Il paragrafo 1.4
analizza i motivi per i quali il commercio di rifiuti pericolosi non produca
benefici di lungo periodo per le economie dei paesi in via di sviluppo.
Nel paragrafo 1.5, si fa una breve rassegna delle principali modalità di
trasferimento dei rifiuti pericolosi.
Oggetto del capitolo 2 è la normativa internazionale sui movimenti
transfrontalieri di rifiuti pericolosi.
Il capitolo 3, analizza le normative europee in materia di gestione e
trasferimento dei rifiuti pericolosi e si propone di indagare in che misura
tali normative siano efficaci nel determinare una diminuzione delle
esportazioni dei paesi membri di rifiuti pericolosi, specie di quelle dirette
ai paesi in via di sviluppo.
Se è molto difficile ottenere informazioni certe e condivise sulla dimensione
del commercio, è, però, generalmente accettato che negli ultimi anni il dumping
sia diminuito. Contemporaneamente, i trasferimenti di rifiuti pericolosi,
soprattutto elettronici, presumibilmente destinati ad attività di riciclaggio,
sono aumentati. In questo ambito, la criminalità organizzata transnazionale
gioca un ruolo di primo piano. Numerosi sono, infatti, i casi di trasferimento
di rifiuti pericolosi in paesi terzi destinati a “finte attività di
riciclaggio” e gestiti da organizzazioni criminali. Il capitolo 4, esamina,
perciò, il ruolo della criminalità transnazionale nel commercio di rifiuti
pericolosi, con un breve riferimento alla regione occidentale dell’Africa,
bersagliata dalle mafie internazionali, e al fenomeno tutto italiano delle
ecomafie.
dimensioni via via sempre più preoccupanti tanto da indurre la comunità
internazionale ad intervenire in materia. Lo scopo della tesi è di analizzare
le linee essenziali della normativa vigente a livello internazionale e
comunitario e di comprenderne l’efficacia in rapporto all’effettiva dimensione
dei traffici di rifiuti pericolosi e ai motivi che lo determinano.
La tesi si articola come segue. Nel capitolo 1, dopo alcune considerazioni di
ordine generale, si presentano e analizzano dati sui rifiuti pericolosi
trasferiti transnazionalmente. Si esaminano, poi, nel paragrafo 1.3, i fattori
che determinano il trasferimento dei rifiuti pericolosi. Il paragrafo 1.4
analizza i motivi per i quali il commercio di rifiuti pericolosi non produca
benefici di lungo periodo per le economie dei paesi in via di sviluppo.
Nel paragrafo 1.5, si fa una breve rassegna delle principali modalità di
trasferimento dei rifiuti pericolosi.
Oggetto del capitolo 2 è la normativa internazionale sui movimenti
transfrontalieri di rifiuti pericolosi.
Il capitolo 3, analizza le normative europee in materia di gestione e
trasferimento dei rifiuti pericolosi e si propone di indagare in che misura
tali normative siano efficaci nel determinare una diminuzione delle
esportazioni dei paesi membri di rifiuti pericolosi, specie di quelle dirette
ai paesi in via di sviluppo.
Se è molto difficile ottenere informazioni certe e condivise sulla dimensione
del commercio, è, però, generalmente accettato che negli ultimi anni il dumping
sia diminuito. Contemporaneamente, i trasferimenti di rifiuti pericolosi,
soprattutto elettronici, presumibilmente destinati ad attività di riciclaggio,
sono aumentati. In questo ambito, la criminalità organizzata transnazionale
gioca un ruolo di primo piano. Numerosi sono, infatti, i casi di trasferimento
di rifiuti pericolosi in paesi terzi destinati a “finte attività di
riciclaggio” e gestiti da organizzazioni criminali. Il capitolo 4, esamina,
perciò, il ruolo della criminalità transnazionale nel commercio di rifiuti
pericolosi, con un breve riferimento alla regione occidentale dell’Africa,
bersagliata dalle mafie internazionali, e al fenomeno tutto italiano delle
ecomafie.
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