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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11102022-165031


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LENA, BEATRICE
URN
etd-11102022-165031
Titolo
Moneta, valuta e cripto-assets. Profili giuridici di un’evoluzione in atto
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Favaro, Tamara
Parole chiave
  • central bank digital currency
  • crypto-assets
  • euro digitale
  • funzione monetaria
  • MiCa
  • moneta elettronica
  • stabilità finanziaria
  • stablecoins
  • valuta virtuale
Data inizio appello
05/12/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’elaborato si propone di analizzare il complesso percorso regolamentare e normativo che ha riguardato il mercato delle cripto-attività.
I crypto-assets hanno posto nuove sfide tecnologiche che hanno messo in discussione le regole tradizionali pensate per un’epoca predigitale e non più idonee a gestire i nuovi rischi che questi assets possono presentare. Ciò ha provocato significative reazioni da parte delle autorità di vigilanza e del legislatore nazionale e europeo. In primo luogo, si è resa necessaria la sottoposizione agli obblighi antiriciclaggio anche per le transazioni in valute virtuali, in virtù del fatto che le criptovalute, grazie all’anonimato che garantiscono, possono essere facilmente utilizzate per compiere attività illecite. Ciò è avvenuto con l’emanazione della V Direttiva antiriciclaggio, recepita all’interno dell’ordinamento italiano con il d.lgs. 125/2019. Tuttavia, la V Direttiva, seppur contribuisce a ridurre l’incertezza normativa che riguarda il fenomeno delle valute virtuali, si limita a fornirne una definizione giuridica e a sottoporre i prestatori in valute virtuali al rispetto della normativa antiriciclaggio, lasciando il mercato delle cripto-attività ancora fortemente deregolamentato. Pertanto, la mancanza di una disciplina giuridica ad hoc che possa offrire un adeguato livello di certezza giuridica in ordine all’impiego di tali strumenti e la diffusione di una nuova categoria di crypto-asset, ovvero gli stablecoins, potenzialmente capaci di divenire nuovi strumenti di pagamento, ha suscitato approfondite riflessioni condotte soprattutto a livello istituzionale relative alla proposta della Banca Centrale Europea di introdurre un euro digitale e alla proposta della Commissione Europea di emanare un Regolamento relativo al mercato delle cripto-attività. La proposta della Banca Centrale ha come obiettivo essenziale quello di emettere una valuta digitale in grado di funzionare da complemento, piuttosto che da sostituto, della valuta legale. La seconda invece si propone di creare un regime armonizzato per quei crypto-assets che si caratterizzano per una funzione di pagamento i c.d. payment tokens, e per quelli non includibili nella legislazione finanziaria, ovvero gli utility tokens, al fine di favorire l’innovazione tecnologica ma al contempo tutelare gli investitori, i consumatori, nonché di preservare la stabilità finanziaria e la politica monetaria. Il presente elaborato, dunque, si incentra sull’analisi di queste due proposte che, qualora fossero emanate, potrebbero determinare un profondo mutamento nel settore bancario e finanziario, specie nel settore dei pagamenti.
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