Tesi etd-11102020-153833 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRAMERINI, OTTAVIA
URN
etd-11102020-153833
Titolo
Codifica, Consolidamento e Richiamo: un'analisi dei processi mnesici in soggetti con la Malattia di Parkinson a diversi livelli di declino cognitivo
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Ceravolo, Roberto
Parole chiave
- codifica
- consolidamento
- MP
- PD-MCI
- PDD
- recupero
Data inizio appello
26/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/11/2090
Riassunto
La malattia di Parkinson (MP) è una patologia degenerativa multisistemica progressiva del Sistema Nervoso Centrale che si contraddistingue per la presenza di un ampio spettro di sintomi motori e non motori. Si tratta della più frequente causa di disabilità tra le malattie neurodegenerative dopo la demenza di Alzheimer (de Lau & Breteler, 2006). Negli ultimi anni si è assistito a un incremento delle pubblicazioni in merito alle manifestazioni non motorie nella MP, con particolare enfasi sul declino cognitivo. Questa complicanza è riconosciuta come un aspetto piuttosto diffuso e centrale del quadro clinico dei pazienti con la MP (Weintraub & Burn, 2011). L’evoluzione dei deficit cognitivi coincide con la progressione della patologia e si estende dal deterioramento cognitivo lieve (PD-MCI), fino alla comparsa della demenza (PDD).Il profilo neuropsicologico dei pazienti classificati come PD-MCI può riflettere alcuni disturbi di memoria a lungo termine che si contraddistinguono nella difficoltà di richiamo libero di un’informazione presentata in precedenza,con un miglioramento in seguito alla presentazione di facilitatori o nelle prove di riconoscimento (Emre et al., 2007; Bronnick et al., 2011; Chiaravalloti et al., 2014; Edelstyn et al., 2015). Numerosi autori suggeriscono che i deficit di memoria nella MP sono riconducibili a una difficoltà nell’organizzazione di strategie adeguate al recupero delle informazioni, in assenza di una difficoltà nella formazione delle tracce mnesiche (Dubois & Pillon 1997; Owen et al., 1997; Dirnberger & Jahanshahi, 2013). Alcuni studi tuttavia hanno osservato prestazioni deficitarie in prove di riconoscimento e di richiamo facilitato (cued recall) in pazienti con MP non dementi, evidenziando quindi una possibile alterazione dei processi di codifica e/o consolidamento (Higginson, et al., 2005; Whittington, et al., 2006; Costa et al., 2014).
L’obiettivo del presente lavoro di tesi consiste dunque in un’analisi dei processi di memoria (codifica, consolidamento e richiamo) in soggetti con MP a diversi livelli di declino cognitivo. Saranno evidenziate le caratteristiche distintive dei profili di memoria di pazienti senza declino cognitivo (normal cognition), con MP e declino cognitivo lieve (PD-MCI) e con MP associata a demenza (PDD) rispetto a un gruppo di controllo (HC). Al fine di una migliore accuratezza nella rilevazione dei deficit di memoria, è stato utilizzato un metodo non tradizionale di analisi noto come “Item-Specific Deficit Approach” (ISDA) (Wright et al., 2009). Dai risultati è emerso che i soggetti del gruppo PD-NC mostrano un profilo di memoria comparabile a quello di una popolazione di controllo. Al contrario, il confronto tra il gruppo HC e il gruppo PD-MCI ha mostrato differenze statisticamente significative nella variabile di recupero ISDA (p<.001) con punteggi maggiormente deficitari nel gruppo dei PD-MCI. Le analisi statistiche ottenute dal confronto tra il gruppo PDD e il gruppo HC mostrano differenze significative a livello delle variabili di codifica e recupero ISDA. Per quanto riguardo il processo di consolidamento, sebbene le medie mostrino un’alterazione maggiore nel gruppo PDD, non sono state evidenziate differenze statisticamente significative rispetto al gruppo HC. I risultati ottenuti dal presente lavoro di tesi mostrano come il profilo di memoria dei soggetti con MP sia dipendente dal grado di declino cognitivo. Le difficoltà riguardano i processi di recupero nei soggetti con PD-MCI e processi di codifica e recupero nei soggetti PDD. Lo studio dei processi di memoria tramite il metodo ISDA può fornire un utile strumento alla classificazione dei quadri cognitivi nei soggetti con MP. Studi futuri potrebbero valutare come profili di memoria specifici possano associarsi a substrati neuropatologici e pattern metabolici diversi e/o a prognosi cognitive eterogenee.
L’obiettivo del presente lavoro di tesi consiste dunque in un’analisi dei processi di memoria (codifica, consolidamento e richiamo) in soggetti con MP a diversi livelli di declino cognitivo. Saranno evidenziate le caratteristiche distintive dei profili di memoria di pazienti senza declino cognitivo (normal cognition), con MP e declino cognitivo lieve (PD-MCI) e con MP associata a demenza (PDD) rispetto a un gruppo di controllo (HC). Al fine di una migliore accuratezza nella rilevazione dei deficit di memoria, è stato utilizzato un metodo non tradizionale di analisi noto come “Item-Specific Deficit Approach” (ISDA) (Wright et al., 2009). Dai risultati è emerso che i soggetti del gruppo PD-NC mostrano un profilo di memoria comparabile a quello di una popolazione di controllo. Al contrario, il confronto tra il gruppo HC e il gruppo PD-MCI ha mostrato differenze statisticamente significative nella variabile di recupero ISDA (p<.001) con punteggi maggiormente deficitari nel gruppo dei PD-MCI. Le analisi statistiche ottenute dal confronto tra il gruppo PDD e il gruppo HC mostrano differenze significative a livello delle variabili di codifica e recupero ISDA. Per quanto riguardo il processo di consolidamento, sebbene le medie mostrino un’alterazione maggiore nel gruppo PDD, non sono state evidenziate differenze statisticamente significative rispetto al gruppo HC. I risultati ottenuti dal presente lavoro di tesi mostrano come il profilo di memoria dei soggetti con MP sia dipendente dal grado di declino cognitivo. Le difficoltà riguardano i processi di recupero nei soggetti con PD-MCI e processi di codifica e recupero nei soggetti PDD. Lo studio dei processi di memoria tramite il metodo ISDA può fornire un utile strumento alla classificazione dei quadri cognitivi nei soggetti con MP. Studi futuri potrebbero valutare come profili di memoria specifici possano associarsi a substrati neuropatologici e pattern metabolici diversi e/o a prognosi cognitive eterogenee.
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