Tesi etd-11102020-093556 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BIGI, ARIANNA
URN
etd-11102020-093556
Titolo
Studio di un processo di produzione di coloranti da residui agroalimentari per applicazioni nel settore conciario
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA CHIMICA
Relatori
relatore Puccini, Monica
controrelatore Nicolella, Cristiano
correlatore Tasca, Andrea Luca
controrelatore Nicolella, Cristiano
correlatore Tasca, Andrea Luca
Parole chiave
- COCONAT
- leather dyeing
- life cycle assessment
- SimaPro 9
- sustainability
Data inizio appello
27/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/11/2090
Riassunto
Il presente lavoro di tesi è stato svolto nell’ambito del progetto CO.CO.NAT. (Processi innovativi di produzione di COncianti e COloranti NATurali), finanziato dalla Regione Toscana. Il progetto COCONAT intende sviluppare, in accordo con principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale propri dell’economia circolare, una soluzione integrata per la valorizzazione di scarti agroalimentari e la riduzione dell’impatto ambientale dell’industria conciaria.
Il progetto prende in esame i residui tipici di processi di filiera agroalimentare toscana quali il settore viti-vinicolo, oleario, conserviero ed ortofrutticolo. Anche il mallo di noce e le bucce delle castagne rappresentano interessanti materie prime di scarto. Da queste materie infatti è possibile ottenere concianti polifenolici e coloranti. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale dei coloranti prodotti da tali materie di scarto è stato condotto uno studio LCA (Life Cycle assessment). Per le matrici selezionate è stata svolta un’analisi LCA sia per quanto riguarda la produzione del colorante sia per quanto riguarda il suo relativo utilizzo nella fase di tintura delle pelli, impiegando i dati delle prove su scala semi-industriale forniti dai partners del progetto.
Lo studio è stato condotto in accordo con la struttura metodologica definita dagli standard ISO 14040 e 14044 (2006), e la modellazione e l’analisi degli impatti sono stati effettuati utilizzando il software commerciale Simapro 9.0 (PreConsultants). È stato quindi possibile quantificare gli impatti ambientali del processo e paragonare gli impatti ambientali della tintura delle pelli con coloranti naturali, con gli impatti che si hanno utilizzando un colorante sintetico tradizionale. Sono state proposte inoltre due alternative processuali, e relative analisi LCA, per ottenere il colorante in polvere: spray drying con maltodestrine come additivo, oppure adsorbimento del colorante in resine adsorbenti per la rimozione degli zuccheri e successivo essiccamento mediante spray dryers.
Il progetto prende in esame i residui tipici di processi di filiera agroalimentare toscana quali il settore viti-vinicolo, oleario, conserviero ed ortofrutticolo. Anche il mallo di noce e le bucce delle castagne rappresentano interessanti materie prime di scarto. Da queste materie infatti è possibile ottenere concianti polifenolici e coloranti. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale dei coloranti prodotti da tali materie di scarto è stato condotto uno studio LCA (Life Cycle assessment). Per le matrici selezionate è stata svolta un’analisi LCA sia per quanto riguarda la produzione del colorante sia per quanto riguarda il suo relativo utilizzo nella fase di tintura delle pelli, impiegando i dati delle prove su scala semi-industriale forniti dai partners del progetto.
Lo studio è stato condotto in accordo con la struttura metodologica definita dagli standard ISO 14040 e 14044 (2006), e la modellazione e l’analisi degli impatti sono stati effettuati utilizzando il software commerciale Simapro 9.0 (PreConsultants). È stato quindi possibile quantificare gli impatti ambientali del processo e paragonare gli impatti ambientali della tintura delle pelli con coloranti naturali, con gli impatti che si hanno utilizzando un colorante sintetico tradizionale. Sono state proposte inoltre due alternative processuali, e relative analisi LCA, per ottenere il colorante in polvere: spray drying con maltodestrine come additivo, oppure adsorbimento del colorante in resine adsorbenti per la rimozione degli zuccheri e successivo essiccamento mediante spray dryers.
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