Tesi etd-11102011-181341 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BONAZZA, MONICA
URN
etd-11102011-181341
Titolo
Il rischio sistemico nei mercati finanziari alla luce delle recenti crisi internazionali
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Quirici, Maria Cristina
Parole chiave
- rischio sistemico
Data inizio appello
05/12/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2051
Riassunto
Con questo elaborato si vuole esaminare una tematica molto importante ed altrettanto problematica. Si vuole infatti cercare di evidenziare il cosiddetto “rischio sistemico”, un rischio particolarmente importante in quanto per le sue caratteristiche può provocare conseguenze rilevanti; in questo elaborato verrà considerato il rischio relativamente ai mercati finanziari in funzione delle crisi internazionali che recentemente si sono susseguite.
Una volta evidenziato questo rischio si andrà a valutarlo in funzione di queste crisi, in modo tale da vedere che posizione prende questo in riferimento ai mercati finanziari e in funzione di come viene affrontato nella realtà si potrà giungere ad una valutazione di quanto efficaci siano i provvedimenti che vengono presi per evitare che questo tipo di rischio possa prendere nuovamente il sopravvento nei momenti di crisi.
Per raggiungere questi obiettivi, si andrà ad analizzare in generale le crisi internazionali o nazionali che hanno intaccato uno o più Stati nel corso della storia, in modo tale da evidenziare che questo rischio non è un rischio nuovo e quindi presente nella nostra storia; ci si soffermerà in maniera più accurata sulla crisi del 2007 (la crisi dei mutui subprime), che nella sua complessità ha avuto diversi punti caratterizzati da una certa sistematicità, ma soprattutto per il fatto che questa è stata caratterizzata da fattori sistemici più evidenti rispetto al passato; si giungerà alla crisi del 2011 andando a puntualizzare le sue peculiarità che la caratterizzano e differenziano dalla crisi del 2007.
Dopo questa puntualizzazione sulle crisi nel corso della storia, ed in particolare quella del 2011, si andrà a sottolineare le caratteristiche del rischio sistemico, puntualizzando come questo nel corso della storia non è mai stato definito in maniera omogenea da parte degli autori che hanno fatto uno studio su di esso; oltre alla definizione si andranno ad analizzare le metodologie di misurazione del rischio sistemico e della sensibilità di quest’ultimo; dopodiché verrà esaminata la sua regolamentazione e il suo legame con le crisi finanziarie fino a giungere ad una definizione di crisi sistemica.
Dopo aver effettuato questo studio specifico sul rischio sistemico, si andrà a vedere quali revisioni sono state attuate per affrontarlo e per uscire dalla crisi del 2007; si parlerà quindi della revisione dei sistemi di vigilanza sia in Europa sia negli Stati Uniti d’America, facendo prima un introduzione su quali siano le aree di criticità su cui intervenire fino a giungere all'analisi delle scelte intraprese, si parlerà quindi di quanto è successo al G7 del 2007 fino a giungere al G20 dell'aprile 2009, verrà analizzato e spiegato il Rapporto de Larosiére con la seguente costituzione dell'European System of Financial Supervisors e dell'European Systemic Risk Council, e di questi due verranno evidenziati nello specifico i loro compiti e le loro responsabilità.
Per quanto riguarda il sistema di vigilanza statunitense verrà fatto un excursus sulle diverse pianificazioni, partendo dal così detto Piano Paulson e dal Trouble Asset Relief Program, per poi giungere al Piano Geithner del 2009 ed infine arrivare al Dodd – Frank Act o Piano Obama che meriterà uno studio più attento in funzione del nostro obiettivo.
Alla fine queste due tipologie di riforme saranno oggetto di un confronto.
L'elaborato infine si focalizzerà sulla crisi del 2011, che oltre ad essere differente per le sue criticità dalla crisi del 2007, si configura come una crisi fortemente sistemica. Quindi verranno esaminati punto per punto i diversi eventi che si sono propagati a partire dal 2010 (anche se quasi in sordina) con la crisi del debito sovrano ellenico e che hanno portato, nel corso del 2010, all'attuazione di diversi provvedimenti in aggiunta a quelli nominati prima, come l'European Financial Stabilization Mechanism e l'European Financial Stability Facilities e la Taskforce on economic governance del 2010 fino a giungere al Semestre Europeo.
Il problema del debito sovrano della Grecia quindi verrà esaminato nei suoi diversi momenti e si vedrà che questa problematica ha contagiato anche altri Stati come Portogallo, Irlanda e Spagna ed infine anche l'Italia. Ma non solo questo Paesi, già considerati deboli, sono stati intaccati nel 2010 – 2011, ma anche la solidità dei potenti Stati Uniti d’America; questo sarà un punto fondamentale da esaminare.
Si confronteranno le loro situazioni e gli avvenimenti che si sono succeduti, valutandoli da un punto di vista critico, per poi giungere alla valutazione degli attori principali di questi eventi, cioè le società di rating che sono state le autrici dei declassamenti degli Stati sopranominati.
Per finire esamineremo G20 di Cannes del 3 novembre 2011, tappa fondamentale per le decisioni effettuate in tale sede; si arriverà infine a delle considerazioni sulle problematiche che non permettono una rapida ripresa economica.
Una volta evidenziato questo rischio si andrà a valutarlo in funzione di queste crisi, in modo tale da vedere che posizione prende questo in riferimento ai mercati finanziari e in funzione di come viene affrontato nella realtà si potrà giungere ad una valutazione di quanto efficaci siano i provvedimenti che vengono presi per evitare che questo tipo di rischio possa prendere nuovamente il sopravvento nei momenti di crisi.
Per raggiungere questi obiettivi, si andrà ad analizzare in generale le crisi internazionali o nazionali che hanno intaccato uno o più Stati nel corso della storia, in modo tale da evidenziare che questo rischio non è un rischio nuovo e quindi presente nella nostra storia; ci si soffermerà in maniera più accurata sulla crisi del 2007 (la crisi dei mutui subprime), che nella sua complessità ha avuto diversi punti caratterizzati da una certa sistematicità, ma soprattutto per il fatto che questa è stata caratterizzata da fattori sistemici più evidenti rispetto al passato; si giungerà alla crisi del 2011 andando a puntualizzare le sue peculiarità che la caratterizzano e differenziano dalla crisi del 2007.
Dopo questa puntualizzazione sulle crisi nel corso della storia, ed in particolare quella del 2011, si andrà a sottolineare le caratteristiche del rischio sistemico, puntualizzando come questo nel corso della storia non è mai stato definito in maniera omogenea da parte degli autori che hanno fatto uno studio su di esso; oltre alla definizione si andranno ad analizzare le metodologie di misurazione del rischio sistemico e della sensibilità di quest’ultimo; dopodiché verrà esaminata la sua regolamentazione e il suo legame con le crisi finanziarie fino a giungere ad una definizione di crisi sistemica.
Dopo aver effettuato questo studio specifico sul rischio sistemico, si andrà a vedere quali revisioni sono state attuate per affrontarlo e per uscire dalla crisi del 2007; si parlerà quindi della revisione dei sistemi di vigilanza sia in Europa sia negli Stati Uniti d’America, facendo prima un introduzione su quali siano le aree di criticità su cui intervenire fino a giungere all'analisi delle scelte intraprese, si parlerà quindi di quanto è successo al G7 del 2007 fino a giungere al G20 dell'aprile 2009, verrà analizzato e spiegato il Rapporto de Larosiére con la seguente costituzione dell'European System of Financial Supervisors e dell'European Systemic Risk Council, e di questi due verranno evidenziati nello specifico i loro compiti e le loro responsabilità.
Per quanto riguarda il sistema di vigilanza statunitense verrà fatto un excursus sulle diverse pianificazioni, partendo dal così detto Piano Paulson e dal Trouble Asset Relief Program, per poi giungere al Piano Geithner del 2009 ed infine arrivare al Dodd – Frank Act o Piano Obama che meriterà uno studio più attento in funzione del nostro obiettivo.
Alla fine queste due tipologie di riforme saranno oggetto di un confronto.
L'elaborato infine si focalizzerà sulla crisi del 2011, che oltre ad essere differente per le sue criticità dalla crisi del 2007, si configura come una crisi fortemente sistemica. Quindi verranno esaminati punto per punto i diversi eventi che si sono propagati a partire dal 2010 (anche se quasi in sordina) con la crisi del debito sovrano ellenico e che hanno portato, nel corso del 2010, all'attuazione di diversi provvedimenti in aggiunta a quelli nominati prima, come l'European Financial Stabilization Mechanism e l'European Financial Stability Facilities e la Taskforce on economic governance del 2010 fino a giungere al Semestre Europeo.
Il problema del debito sovrano della Grecia quindi verrà esaminato nei suoi diversi momenti e si vedrà che questa problematica ha contagiato anche altri Stati come Portogallo, Irlanda e Spagna ed infine anche l'Italia. Ma non solo questo Paesi, già considerati deboli, sono stati intaccati nel 2010 – 2011, ma anche la solidità dei potenti Stati Uniti d’America; questo sarà un punto fondamentale da esaminare.
Si confronteranno le loro situazioni e gli avvenimenti che si sono succeduti, valutandoli da un punto di vista critico, per poi giungere alla valutazione degli attori principali di questi eventi, cioè le società di rating che sono state le autrici dei declassamenti degli Stati sopranominati.
Per finire esamineremo G20 di Cannes del 3 novembre 2011, tappa fondamentale per le decisioni effettuate in tale sede; si arriverà infine a delle considerazioni sulle problematiche che non permettono una rapida ripresa economica.
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