Tesi etd-11102004-164946 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Consoloni, Ilaria
Indirizzo email
dwtcia@tin.it
URN
etd-11102004-164946
Titolo
RILEVAMENTO GEOLOGICO E ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI PLEISTOCENICI DELLA ZONA COMPRESA TRA IL FIUME CECINA E CASALE MARITTIMO (TOSCANA, PISA)
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Dott. Cerrina Feroni, Andrea
relatore Dott. Sarti, Giovanni
relatore Dott. Sarti, Giovanni
Parole chiave
- analisi di facies
- Bassa Val di Cecina
- Pleistocene
Data inizio appello
26/11/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/11/2044
Riassunto
L’obiettivo di questa tesi è stato il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi che affiorano nella zona della bassa Val di Cecina, al confine tra le province di Pisa e di Livorno, allo scopo di ricostruire l’ambiente di sedimentazione e quindi l’evoluzione paleogeografica dell’area suddetta.
L’area studiata è compresa all’interno della Sezione n°294080 (Guardistallo) in scala 1:10.000 della Carta Tecnica Regionale della Regione Toscana, di cui è stato effettuato un rilevamento, e comprende i comuni di Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo.
Il rilevamento si è svolto nell’ambito del progetto C.A.R.G. di cartografia geologica della Regione Toscana.
I sedimenti affioranti in quest’area sono compresi tra il Giurassico medio-superiore (complesso del Dominio Ligure) e l’Olocene.
I depositi considerati in questa tesi sono quelli compresi tra il Pleistocene inferiore e medio.
Nella prima parte viene fornito un inquadramento geologico dell’area studiata dal punto di vista strutturale e stratigrafico ed un’analisi delle precedenti conoscenze sulla stratigrafia e la tettonica della zona.
Successivamente sono state descritte le unità litostratigrafiche del Pleistocene inferiore e medio, individuate nel rilevamento, dal punto di vista sedimentologico e micropaleontologico, che ha permesso di individuare, attraverso l’analisi di facies, i diversi ambienti deposizionali susseguitisi nelle unità individuate durante il rilevamento.
E’ stata inoltre effettuata un’analisi composizionale sui conglomerati affioranti nella zona, che ha permesso una trattazione statistica dei dati ed un confronto fra le varie formazioni.
Infine è stata proposta una discussione incentrata sulle ipotesi di ricostruzione paleogeografica dedotta dall’analisi di dettaglio delle successioni stratigrafiche e sulle possibili correlazioni con i depositi coevi del margine a nord del fiume Cecina.
Dall’analisi dei dati è emersa una nuova suddivisione delle unità litostratigrafiche ed una maggiore definizione degli ambienti deposizionali rispetto ai precedenti lavori.
Le analisi sui conglomerati evidenziano delle forti novità per quanto concerne l’area di alimentazione di alcune formazioni pleistoceniche, in quanto si notano dei cambiamenti nella composizione che indicano variazioni di alimentazione.
L’area studiata è compresa all’interno della Sezione n°294080 (Guardistallo) in scala 1:10.000 della Carta Tecnica Regionale della Regione Toscana, di cui è stato effettuato un rilevamento, e comprende i comuni di Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo.
Il rilevamento si è svolto nell’ambito del progetto C.A.R.G. di cartografia geologica della Regione Toscana.
I sedimenti affioranti in quest’area sono compresi tra il Giurassico medio-superiore (complesso del Dominio Ligure) e l’Olocene.
I depositi considerati in questa tesi sono quelli compresi tra il Pleistocene inferiore e medio.
Nella prima parte viene fornito un inquadramento geologico dell’area studiata dal punto di vista strutturale e stratigrafico ed un’analisi delle precedenti conoscenze sulla stratigrafia e la tettonica della zona.
Successivamente sono state descritte le unità litostratigrafiche del Pleistocene inferiore e medio, individuate nel rilevamento, dal punto di vista sedimentologico e micropaleontologico, che ha permesso di individuare, attraverso l’analisi di facies, i diversi ambienti deposizionali susseguitisi nelle unità individuate durante il rilevamento.
E’ stata inoltre effettuata un’analisi composizionale sui conglomerati affioranti nella zona, che ha permesso una trattazione statistica dei dati ed un confronto fra le varie formazioni.
Infine è stata proposta una discussione incentrata sulle ipotesi di ricostruzione paleogeografica dedotta dall’analisi di dettaglio delle successioni stratigrafiche e sulle possibili correlazioni con i depositi coevi del margine a nord del fiume Cecina.
Dall’analisi dei dati è emersa una nuova suddivisione delle unità litostratigrafiche ed una maggiore definizione degli ambienti deposizionali rispetto ai precedenti lavori.
Le analisi sui conglomerati evidenziano delle forti novità per quanto concerne l’area di alimentazione di alcune formazioni pleistoceniche, in quanto si notano dei cambiamenti nella composizione che indicano variazioni di alimentazione.
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