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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11092023-125300


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FATIGHENTI, ANNA
URN
etd-11092023-125300
Titolo
Il fenomeno dell'overtourism. I risultati di un'analisi empirica sulla città di Firenze.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MARKETING E RICERCHE DI MERCATO
Relatori
relatore Prof.ssa Angelini, Antonella
Parole chiave
  • overtourism
  • turismo di massa
  • turismo
  • impatti
  • tourism
  • impacts
  • mass tourism
Data inizio appello
01/12/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Nonostante la pandemia da Covid-19, gli arrivi internazionali nel primo trimestre del 2023 hanno raggiunto l'80% dei livelli pre-pandemici, con previsioni di crescita annuale del 3,3% fino al 2030. L’aumento esponenziale dei flussi turistici a livello mondiale ha generato negli anni una crescente pressione sulle destinazioni turistiche, tanto da trasformare un settore che è sempre stato visto come profittevole generatore di redditi, in un settore che rischia di creare danni irreversibili. Il fenomeno di presenza eccessiva di turisti che comporta conseguenze negative a livello socioculturale ed ambientale per residenti, destinazioni e turisti è stato recentemente definito con il termine overtourism. Il termine è stato coniato nel 2016 da Rafat Ali, fondatore della società di analisi nel settore dei viaggi Skift, ma il suo uso inizia a diffondersi solo a partire dal 2017. Il fenomeno è scatenato da diverse cause e fattori, che richiedono un modello di gestione delle destinazioni che consideri anche gli impatti a lungo termine sull'ambiente e sulla comunità locale. Per gestire in modo efficace l'aumento di turismo in una destinazione, è fondamentale anche adottare strumenti di monitoraggio che consentano di individuarne tempestivamente le tendenze negative e gli impatti in grado di comprometterne l’attrattività.
In questo contesto si inserisce la Toscana, la cui forza risiede nell’offerta di un prodotto turistico di qualità. Il primato della Regione Toscana nell'offerta turistica e nella capacità di attrazione è dovuto in gran parte al turismo culturale, infatti si classifica al primo posto tra le regioni d’Italia per il numero di comuni con vocazione unica “culturale, storica, artistica e paesaggistica”.
Tra questi Comuni, emblematico è il caso di Firenze, città d'arte capoluogo della Regione. Il turismo di massa è stato riconosciuto come una delle minacce più significative fin dal primo Piano di Gestione del 2006 redatto dal Comune di Firenze: i notevoli flussi turistici si concentrano nei principali siti culturali e museali del Centro Storico, creando una pressione antropica tale da compromettere gli spazi. Tutto questo ha innescato il fenomeno della gentrificazione, che ha contribuito all'emarginazione della popolazione residente, con una significativa perdita di autenticità a vantaggio di strutture e attività commerciali concentrate esclusivamente sulle esigenze dei turisti. Gli effetti si riflettono anche sui fattori ambientali, come l'inquinamento acustico e atmosferico e le emissioni di CO2, che aumentano con l'incremento dell'uso dei mezzi di trasporto da parte dei turisti. La priorità di dell'amministrazione dovrebbe essere la gestione sostenibile dei flussi, per preservare i beni naturali, ambientali, artistici e culturali senza pregiudicare il benessere dei soggetti che a vario titolo interagiscono con la città.

Despite the Covid-19 pandemic, international arrivals in the first quarter of 2023 reached 80% of pre-pandemic levels, with annual growth forecasted at 3.3% until 2030. The exponential increase in global tourist flows over the years has created growing pressure on tourist destinations, transforming a sector traditionally seen as a profitable income generator into one that risks causing irreversible damage. The phenomenon of excessive tourist presence, leading to negative socio-cultural and environmental consequences for residents, destinations, and tourists, has recently been coined with the term "overtourism." The term was introduced in 2016 by Rafat Ali, the founder of the travel industry analysis company Skift, but its widespread use began around 2017. The phenomenon is triggered by various causes and factors, necessitating a destination management model that also considers long-term impacts on the environment and the local community. To effectively manage the increasing tourism in a destination, it is crucial to adopt monitoring tools that enable the early identification of negative trends and impacts capable of compromising its attractiveness.
In this context, Tuscany plays a role, with its strength lying in offering a high-quality tourist product. The primacy of the Tuscany region in tourism offerings and attraction is largely attributed to cultural tourism, ranking first among Italian regions for the number of municipalities with a unique "cultural, historical, artistic, and landscape" vocation. Among these municipalities, the case of Florence, the art capital of the region, is emblematic. Mass tourism has been recognized as one of the most significant threats since the first Management Plan in 2006 by the Municipality of Florence. Considerable tourist flows concentrate in the historic center's main cultural and museum sites, creating anthropic pressure that compromises spaces. This has triggered gentrification, contributing to the marginalization of the resident population, with a significant loss of authenticity in favor of structures and commercial activities focused solely on tourists' needs. Effects also manifest in environmental factors, such as acoustic and atmospheric pollution and CO2 emissions, escalating with the increased use of transportation by tourists. The administration's priority should be sustainable flow management to preserve natural, environmental, artistic, and cultural assets without compromising the well-being of those interacting with the city.
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