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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11092021-181237


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FORMICA, LILIA ALESSANDRA
URN
etd-11092021-181237
Titolo
Risposte soggettive e psicofisiologiche all’esposizione overt e covert di ragni virtuali in realtà aumentata come modello sperimentale per studiare l’aracnofobia
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Gemignani, Angelo
correlatore Dott. Menicucci, Danilo
Parole chiave
  • aracnofobia
  • preferenze percettive
  • reazioni psicofisiologiche
  • stimoli subliminali
  • terapia di esposizione
Data inizio appello
25/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/11/2091
Riassunto
La fobia specifica è uno dei disturbi d’ansia più diffusi, con una prevalenza media lifetime nella popolazione del ~7,2%. L’eziologia del disturbo è ancora oggetto di un dibattito sul ruolo della componente culturale, dell’evitamento appreso, e di circuiterie innate che potrebbero elaborare specificatamente stimoli evoluzionisticamente salienti come quelli spesso oggetto di fobie. Il trattamento elettivo è rappresentato dalle terapie di esposizione, la cui comprovata efficacia è tuttavia vanificata dall’inaccessibilità che le caratterizza: solo una minima parte dei fobici riesce infatti a superare il disagio emotivo causato dall’esposizione allo stimolo fobico. Il progetto PsyCERCP ha dunque somministrato stimoli overt e covert in realtà aumentata per verificare se 1) vi siano delle caratteristiche percettive specifiche (i.e., pelosità, pattern di movimento, proporzioni corporee) che rendono uno stimolo evoluzionisticamente rilevante (un ragno virtuale) più o meno spaventoso, e 2) se queste caratteristiche percettive suscitino correlati psicofisiologici associati alla paura anche quando vengono presentate in maniera subliminale. I risultati hanno mostrato che 1) vi sono delle preferenze percettive; 2) queste preferenze variano in funzione del grado di paura suscitata dallo stimolo e 3) elicitano delle risposte psicofisiologiche specifiche anche se somministrate subliminalmente; 4) la probabilità di identificare stimoli fobici mostrati per 17 ms aumenta all’aumentare della paura per i ragni, ma anche quando vengono visti tali stimoli inducono abituazione fisiologica senza suscitare le risposte emotive che susciterebbe la loro esposizione overt. Questi risultati hanno permesso di introdurre un nuovo concetto di “soglia emotiva” distinto da quello di soglia percettiva e sulla cui base è stato proposto un nuovo protocollo terapeutico che mitiga il lato avverso delle attuali terapie di esposizione.
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