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L’elaborato propone una descrizione dell’importanza che riveste il turismo nel modellare i contesti urbani, e del ruolo chiave giocato dalle distinzioni di gusto fra i gruppi sociali in tale rapporto. Il caso di studio della Versilia presenta infatti delle differenziazioni molto marcate nel tono sociale delle sue località, che insistono le une accanto alle altre in uno spazio liscio molto ristretto. Questo è evidenziato nel primo capitolo attraverso un’indagine etnografica volta ad esaminare il rapporto che lavoratori, proprietari di attività e turisti intrattengono con l’organizzazione spaziale delle località, la quale influisce sulle aspirazioni e sui significati correlati alle possibilità di vita lavorativa e di svago che in esse si realizzano. Nel secondo capitolo si propone la ricostruzione storica della città balneare dal punto di vista politico-sociale, osservando come le scelte amministrative da un lato, e i modi di appropriazione dei villeggianti dall’altro, abbiano plasmato il territorio, seguendo le mutevoli considerazioni di valore di cui i differenti ceti si fanno portatori. L’essenziale è che le dinamiche di imitazione e differenziazione, messe in atto dai gruppi sociali, lasciano delle tracce nello spazio fisico, vengono cioè oggettivate e tradotte in contenuti simbolici, il cui potere consiste nella possibilità di esprimere disposizioni per l’agire sociale. Nel terzo capitolo si mostra infine come la svolta post-industriale e del turismo individualizzato ed esperienziale si intreccino alla proliferazione di elementi simbolico-espressivi, rendendo ancora più rilevanti le distinzioni di gusto nel decodificare i segni delle attrazioni turistiche inscritti nello spazio, che quindi tende sempre di più a parcellizzarsi.


This paper describes the importance of leisure activities in shaping urban contexts, where a key role is played by taste distinctions set by social groups. Versilia is a typical case, for it presents sharp differences in the social tone of his localities, which insist one against the other in a very narrow smooth space. The first chapter highlights this feature through ethnographic research, examining the relationship that workers, business owners and tourists establish with the spatial organization of the localities, which affects on aspirations and meanings related to the possibilities of working life, as in free time, that in these contexts take place. The second chapter reconstructs the history of the seaside city by the socio-political point of view, remarking how local government decisions on one hand, and vacationers’ modes of appropriation on the other, modeled the territory, following shifting value considerations of which the classes become bearers. The essential is that imitation and differentiation dynamics, put in place by social groups, leave traces in physical space, that is to say they become objectified and translated in symbolic contents, whose power consists in the possibility of the expression of lifestyle arrays for social action. Finally, the third chapter shows the turning point of post-industrialism and individual and experiential tourism intertwining with the flourishing of expressive and symbolic elements, thus making taste distinctions even more relevant in decoding the signs of tourist attractions inscribed in space, so that it increasingly tends to fragment.