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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11092013-093530


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
MILIA, NICOLETTA
URN
etd-11092013-093530
Titolo
IMMOBILITA' INSOSTENIBILE: CITTADINI, SPAZIO URBANO E TRAFFICO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Paone, Sonia
Parole chiave
  • MOBILITA'
Data inizio appello
02/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Del tema della mobilità , i mass media si occupano quasi esclusivamente in situazioni di criticità, ovvero quando l’inquinamento delle città supera i parametri di legge, quando si verificano incidenti di particolare gravità o quando gli enti locali adottano iniziative “rivoluzionarie” per arginare il traffico veicolare, ma quello della mobilità è un ambito della nostra vita con cui dobbiamo fare i conti quotidianamente e verso cui ci relazioniamo in maniera diversa nell’arco della nostra esistenza.
Da bambini cerchiamo costantemente l’autonomia e l’indipendenza dai genitori e pensiamo di averla raggiunta, quando possiamo circolare liberamente in bicicletta o giocare all’aria aperta, ma affinchè questa libertà ci sia consentita senza rischi per la nostra incolumità, è oggigiorno indispensabile che le strade siano dotate di corsie riservate, ovvero le piste ciclabili, in cui anche i minori possano circolare senza pericoli, isolati dal traffico veicolare e che vengano progettate aree verde, interdette ai veicoli, in cui i bambini possano sfogare la propria vivacità. L’ambito pedagogico-ricreativo della mobilità a piedi o su due ruote, è fortemente sostenuta dai Medici Pediatri che quotidianamente lanciano l’allarme sui problemi del sovrappeso dei bambini, cui darebbe un valido aiuto l’attività fisica. A tutto questo si dovrebbe affiancare un attento monitoraggio della qualità dell’aria e una limitazione della velocità consentita ai veicoli, principalmente in prossimità delle aree più densamente frequentate dalla popolazione giovanile.
Crescendo, quando si è raggiunta la piena autonomia e la presenza di un automobile in garage sembra la realizzazione di tutti i nostri sogni, ne abusiamo con spostamenti talvolta inutili, in assoluta solitudine per non dover condividere il nostro bene prezioso con nessuno, dimenticandoci di quanto fosse rapido ed appagante muoverci in bicicletta e di quali spettacoli potremmo godere, anche nella nostra città di residenza, se camminassimo un po’ di più a piedi.
L’età avanzata e l’handicap, sembrano essere la cartina tornasole di molti problemi della mobilità: le persone anziane o quelle a ridotta mobilità, per i loro spostamenti, dovrebbero poter usufruire dei mezzi pubblici corrispondendo il prezzo del biglietto proporzionalmente alle proprie capacità economica ed ottenendo un servizio fruibile ed adeguato (anche nella struttura dei mezzi su cui devono salire); essere liberi di muoversi nel traffico veicolare, avendo camminamenti sicuri, idonei attraversamenti stradali, così da non dover rimanere “prigionieri” nelle proprie case, a causa del traffico, auto-escludendoci così dalla vita cittadina.
I soggetti cui è demandato lo studio, la gestione e la ricerca di soluzioni per la mobilità urbana, per evitare che le nostre città si trovino in uno stato di “immobilità insostenibile” sono diversi, ma quello che appare evidente, dalla disamina della materia, è che sia indispensabile la loro collaborazione e compartecipazione, alla ricerca di soluzioni funzionali ed efficaci.
Ricordiamo in primis gli Enti locali, che si trovano a dover gestire le necessità, per i privati e le industrie, di spostamenti su veicoli a motore sempre più rapidi, contemperando però la tutela dell’ambiente nel rispetto delle normative vigenti in materia di inquinamento acustico e dell’aria, del patrimonio architettonico (leggi rispetto di edifici storici e monumenti), come delle categorie più deboli, rendendo possibile e più sicura la convivenza fra veicoli a motore, mezzi a due ruote o/e pedoni, e fruibile l’offerta di trasporto pubblico locale, valutando con più attenzione il ricorso a nuove infrastrutture, dato che l’osservazione, nel tempo, ha dimostrato che l’equazione: + infrastrutture = + crescita economica non avanza linearmente e all’infinito, scontrandosi talvolta con la sostenibilità ambientale.
Un valido punto di partenza, per gli amministratori locali, nell’elaborazione di piani per la sostenibilità in ambito urbano, è il sistema di Agenda21, frutto dell’attenzione dei legislatori a livello internazionale prima e nazionale poi, per questo tema.
In questo ambito, l’Assessorato alla mobilità del Comune di Pisa redige, annualmente, un piano di azione comunale, dove vengono illustrati i risultati ottenuti e i programmi per migliorare la mobilità, ovvero le nuove proposte per diminuire il traffico veicolare e sostituirlo con mezzi eco-compatibili.
Un settore dell’architettura che da molti anni si occupa, seppure da una diversa prospettiva, di mobilità, è l’urbanistica, che cerca di pervenire al risultato di una città a misura di uomo, di una città “sostenibile, che permetta alle generazioni future di vivere altrettanto bene, se non addirittura meglio, l’ambiente urbano.
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