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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11082018-171109


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
REBOA, LORENZO
URN
etd-11082018-171109
Titolo
L'appello a seguito della riforma Orlando
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • concordato
  • deflazione
  • diritto processuale penale
  • processo di appello
  • riforma Orlando
  • rinnovazione
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
Gli obiettivi della presente tesi, consistono in primis nell’illustrazione dei mutamenti avvenuti nella materia del diritto processuale penale a seguito dell’avvento della riforma Orlando, con particolare attenzione al principale mezzo di impugnazione ordinaria, l’appello, ed in secondo luogo nello stilare un bilancio degli scopi raggiunti e mancati da codesto intervento normativo.
Il metodo scelto per adempiere al proposito prefissatosi consiste in un’analisi dell’istituto dell’appello pre-riforma, seguito da uno studio dei punti salienti del nuovo costrutto normativo.
Tali aspetti consistono in: a) mutamento della morfologia dell’appello, ottenuto tramite lo spostamento del requisito della specificità in apice all’elenco di requisiti formali previsti a pena di inammissibilità dall’art. 581 c.p.p., b) riedizione del concordato anche con rinuncia ai motivi d’appello, con una particolare attenzione rivolta allo studio della prescrizione di cui all’art. 599-bis comma 4 c.p.p., la quale prevede la redazione di linee guida dirette ai magistrati da parte del Procuratore generale presso la Corte d’appello,
c) creazione dell’obbligo di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, ipotesi codificata all’art. 603 comma 3-bis,
e d) un’indagine approfondita di alcune pronunce della Corte europea dei diritti umani (a partire dal caso Botten) le quali hanno aperto la strada a questa integrazione normativa.
Inoltre lo studio delle ulteriori modifiche apportate dal decreto legislativo n.11 del 6 febbraio 2018, ed infine un piccolo paragrafo dedicato all’analisi del disegno di legge n. 551 presentato al Senato e recante modifiche in tema di divieto della reformatio in peius (più precisamente la proposta di legge che ne richiede l’abrogazione).
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