Tesi etd-11072019-110147 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPASSO, MICHELE
URN
etd-11072019-110147
Titolo
“Il rischio di crisi nelle società a partecipazione pubblica: indicatori e procedure di allerta. Il ruolo del revisore”
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Dott. Conti, Gianpiero Renato
Parole chiave
- d.lgs 14/2019
- d.lgs 175/2016
- indici
- partecipate pubbliche
- pre alert
- procedura di allerta
- revisore
- rischio di crisi aziendale
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2089
Riassunto
Questa tesi mira ad esporre il processo di cambiamento che ha caratterizzato le società pubbliche negli ultimi anni, focalizzando l’attenzione su ciò che prevede il decreto legislativo 175/2016, Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, emanato in attuazione della riforma Madia, che ha richiamato l’attenzione degli studiosi di discipline economiche e, in particolare, di economia aziendale. Tale decreto spinge le partecipate pubbliche verso l’adozione di modelli di gestione manageriali tipici delle aziende private, che permettono di migliorare la capacità di pianificazione e controllo strategico di tali realtà. In questa sede cercheremo di alternare la spiegazione teorica dell’evoluzione delle normative con aspetti pratici che prevedono l’utilizzo degli strumenti di programmazione e controllo nel risanamento delle società partecipate pubbliche, prima di raggiungere l’area della liquidazione giudiziale.
Dunque, una volta chiariti gli aspetti teorici indicati dal decreto legislativo 175/2016 e non solo, sarà utile individuare le metodologie da poter utilizzare per rispettare quanto le norme richiedono agli organi societari.
Nel primo capitolo analizzeremo il decreto legislativo 175/2016, in particolare ci concentreremo su quegli articoli che spingono per la redazione del piano di valutazione del rischio di crisi aziendale, al fine di prevenire le situazioni di crisi ed insolvenza. Come sappiamo, in Italia vi è un problema ancora mai risolto circa gli sprechi e l’aumento costante del debito pubblico e con questo intervento si incentiva la costante attenzione verso questo tipo di situazioni e la prevenzione per non “cadere” in situazioni senza ritorno.
Nel secondo capitolo introdurremo il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza, che entrerà in vigore a pieno regime nell’agosto 2020 e che non esclude la sua applicabilità alle società detenute da enti pubblici, siano essi statali, regionali o locali, che pertanto ne saranno soggetti. Le due norme sembrano essere complementari e sfasate solo a livello temporale: si ritrovano infatti le stesse procedure e gli stessi indici e parametri da utilizzare. Sarà quindi opportuno approfondire le modalità e le procedure di allerta introdotte dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Nel terzo capitolo saranno chiariti e spiegati alcuni concetti su cui si fonda la norma. Su tutti, i concetti di crisi e di insolvenza, piuttosto che quello di fallibilità delle società pubbliche. Infine, si farà cenno agli strumenti che possono essere utilizzati per prevenire la crisi, concetti che saranno ampiamente ripresi nel capitolo seguente.
Il quarto capitolo sarà dedicato al programma di valutazione del rischio di crisi aziendale; cercheremo di introdurre e spiegare alcuni strumenti utilizzabili per evidenziare una potenziale crisi, concludendo con la proposta di uno schema per la redazione del programma di valutazione del rischio di crisi aziendale.
Il quinto, ed ultimo, capitolo sarà dedicato, nella prima parte, all’analisi del comportamento e del ruolo che deve assumere l’organo di controllo e di revisione all’interno delle società partecipate durante la procedura di allerta; mentre, nella seconda parte, ci si concentrerà sul comportamento e il ruolo che l’organo di revisione deve assumere all’interno dell’amministrazione pubblica.
Dunque, una volta chiariti gli aspetti teorici indicati dal decreto legislativo 175/2016 e non solo, sarà utile individuare le metodologie da poter utilizzare per rispettare quanto le norme richiedono agli organi societari.
Nel primo capitolo analizzeremo il decreto legislativo 175/2016, in particolare ci concentreremo su quegli articoli che spingono per la redazione del piano di valutazione del rischio di crisi aziendale, al fine di prevenire le situazioni di crisi ed insolvenza. Come sappiamo, in Italia vi è un problema ancora mai risolto circa gli sprechi e l’aumento costante del debito pubblico e con questo intervento si incentiva la costante attenzione verso questo tipo di situazioni e la prevenzione per non “cadere” in situazioni senza ritorno.
Nel secondo capitolo introdurremo il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza, che entrerà in vigore a pieno regime nell’agosto 2020 e che non esclude la sua applicabilità alle società detenute da enti pubblici, siano essi statali, regionali o locali, che pertanto ne saranno soggetti. Le due norme sembrano essere complementari e sfasate solo a livello temporale: si ritrovano infatti le stesse procedure e gli stessi indici e parametri da utilizzare. Sarà quindi opportuno approfondire le modalità e le procedure di allerta introdotte dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Nel terzo capitolo saranno chiariti e spiegati alcuni concetti su cui si fonda la norma. Su tutti, i concetti di crisi e di insolvenza, piuttosto che quello di fallibilità delle società pubbliche. Infine, si farà cenno agli strumenti che possono essere utilizzati per prevenire la crisi, concetti che saranno ampiamente ripresi nel capitolo seguente.
Il quarto capitolo sarà dedicato al programma di valutazione del rischio di crisi aziendale; cercheremo di introdurre e spiegare alcuni strumenti utilizzabili per evidenziare una potenziale crisi, concludendo con la proposta di uno schema per la redazione del programma di valutazione del rischio di crisi aziendale.
Il quinto, ed ultimo, capitolo sarà dedicato, nella prima parte, all’analisi del comportamento e del ruolo che deve assumere l’organo di controllo e di revisione all’interno delle società partecipate durante la procedura di allerta; mentre, nella seconda parte, ci si concentrerà sul comportamento e il ruolo che l’organo di revisione deve assumere all’interno dell’amministrazione pubblica.
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