Tesi etd-11072013-133001 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAGUSA, ROSETTA
URN
etd-11072013-133001
Titolo
Vecchi e nuovi indici infiammatori nel monitoraggio dei dispositivi di assistenza ventricolare in pazienti con scompenso cardiaco grave
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott.ssa Giannessi, Daniela
relatore Dott.ssa Caselli, Chiara
relatore Dott.ssa Caselli, Chiara
Parole chiave
- infiammazione
- LVAD
- scompenso cardiaco
Data inizio appello
09/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione. Lo scompenso cardiaco (SC), per l’alto grado di morbilità e mortalità, è la malattia cardiovascolare con il più elevato impatto socio-sanitario. A fronte di una sempre crescente disponibilità di nuovi trattamenti terapeutici, per i pazienti con SC in fase terminale spesso il trapianto d’organo rimane l’unico intervento possibile. Dato il limitato numero di donatori d’organo e il contemporaneo aumento di pazienti con questa patologia, i dispositivi di assistenza ventricolare sinistra (LVAD), che permettono di recuperare funzionalità contrattile, assumono sempre maggiore importanza, principalmente come ponte al trapianto. La conoscenza dei meccanismi molecolari associati al progressivo deterioramento della funzione cardiaca (rimodellamento cardiaco) costituisce la base per identificare biomarcatori da utilizzare sia nella pratica clinica per il monitoraggio in tempo reale del paziente con LVAD sia come indici prognostici. In questo contesto, il processo infiammatorio sembra avere un ruolo centrale ed essere strettamente correlato con la prognosi.
Scopo. Questo lavoro di tesi si propone di valutare: 1. se l’impianto di LVAD in pazienti con SC grave è in grado di modulare il processo di flogosi, sia a livello cellulare cardiaco che sistemico; 2. se i livelli basali dei diversi indici di flogosi sono correlati con diagnosi e prognosi.
Metodi. Campioni di tessuto cardiaco sono stati ottenuti da pazienti con SC in fase terminale sottoposti a impianto di LVAD come ponte al trapianto (classe NYHA III-IV; età 45±2 anni; LVEF%: 24±4). In base al momento del prelievo della biopsia sono stati suddivisi 2 gruppi: 1) gruppo pre-LVAD (n=22), al momento dell’impianto del LVAD dalla regione apicale; 2) gruppo post LVAD (n=7), al momento dell’espianto cardiaco da apice, parete anteriore e laterale. Oltre agli indici infiammatori classici, Interleuchina (IL)-6, IL-8 e Tumor Necrosis Factor (TNF)-, sono state valutate alcune cardiochine, fra cui IL-33 e il suo recettore ST2, e il sistema dell’adiponectina, una proteina con azione anti-infiammatoria e cardioprotettiva. RNA e proteine totali sono stati estratti simultaneamente dai campioni tessutali con il metodo del fenolo/cloroformio/guanidina-tiocianato; l’espressione a livello di mRNA dei marcatori in oggetto è stata valutata tramite Real time-PCR dopo selezione dei geni di riferimento. Saggi immunometrici specifici sono stati utilizzati per le determinazioni a livello proteico e nel circolo periferico.
Risultati. Per la selezione dei geni di riferimento da utilizzare per la normalizzazione dei risultati sperimentali di Real-time PCR, sono stati analizzati nove possibili geni candidati; PPIA, YWHAZ, RPL13a sono risultati i geni più stabili per il sistema in studio. Dopo supporto con LVAD, è stato osservato un significativo aumento dell’espressione a livello di mRNA dei principali indici infiammatori (IL-6: 0.063 ± 0.013 vs 0.773 ± 0.281, media ± sem, p<0.001; IL-33: 025 ± 0.046, p<0.001; ST2: 0.035 ± 0.011 vs 0.824 ± 0.168, p<0.001). In parallelo, l’adiponectina e i suoi recettori sono risultati modificati dopo LVAD. Per quanto riguarda la correlazione dei diversi biomarcatori con la prognosi, è stata osservata un’associazioni significativa fra l’espressione tessutale pre-LVAD di ST2 e la permanenza in terapia intensiva, uno degli indici di prognosi considerati (p=0.04). Rimane da valutare la correlazione di questi stessi parametri con i livelli circolanti dei biomarcatori in oggetto, la cui determinazione è attualmente in corso.
Conclusioni. I risultati di questo lavoro di tesi indicano che l’impianto di LVAD in pazienti con SC grave induce un aumento significativo dell’espressione cardiaca di marcatori del processo di flogosi e significative alterazioni del sistema dell’adiponectina. Sono state inoltre osservate correlazioni significative fra la prognosi e l’espressione basale di questi indici. La determinazione dei rispettivi livelli circolanti, basalmente e a vari tempi durante il primo mese di supporto meccanico, permetterà di meglio definirne il ruolo prognostico.
Scopo. Questo lavoro di tesi si propone di valutare: 1. se l’impianto di LVAD in pazienti con SC grave è in grado di modulare il processo di flogosi, sia a livello cellulare cardiaco che sistemico; 2. se i livelli basali dei diversi indici di flogosi sono correlati con diagnosi e prognosi.
Metodi. Campioni di tessuto cardiaco sono stati ottenuti da pazienti con SC in fase terminale sottoposti a impianto di LVAD come ponte al trapianto (classe NYHA III-IV; età 45±2 anni; LVEF%: 24±4). In base al momento del prelievo della biopsia sono stati suddivisi 2 gruppi: 1) gruppo pre-LVAD (n=22), al momento dell’impianto del LVAD dalla regione apicale; 2) gruppo post LVAD (n=7), al momento dell’espianto cardiaco da apice, parete anteriore e laterale. Oltre agli indici infiammatori classici, Interleuchina (IL)-6, IL-8 e Tumor Necrosis Factor (TNF)-, sono state valutate alcune cardiochine, fra cui IL-33 e il suo recettore ST2, e il sistema dell’adiponectina, una proteina con azione anti-infiammatoria e cardioprotettiva. RNA e proteine totali sono stati estratti simultaneamente dai campioni tessutali con il metodo del fenolo/cloroformio/guanidina-tiocianato; l’espressione a livello di mRNA dei marcatori in oggetto è stata valutata tramite Real time-PCR dopo selezione dei geni di riferimento. Saggi immunometrici specifici sono stati utilizzati per le determinazioni a livello proteico e nel circolo periferico.
Risultati. Per la selezione dei geni di riferimento da utilizzare per la normalizzazione dei risultati sperimentali di Real-time PCR, sono stati analizzati nove possibili geni candidati; PPIA, YWHAZ, RPL13a sono risultati i geni più stabili per il sistema in studio. Dopo supporto con LVAD, è stato osservato un significativo aumento dell’espressione a livello di mRNA dei principali indici infiammatori (IL-6: 0.063 ± 0.013 vs 0.773 ± 0.281, media ± sem, p<0.001; IL-33: 025 ± 0.046, p<0.001; ST2: 0.035 ± 0.011 vs 0.824 ± 0.168, p<0.001). In parallelo, l’adiponectina e i suoi recettori sono risultati modificati dopo LVAD. Per quanto riguarda la correlazione dei diversi biomarcatori con la prognosi, è stata osservata un’associazioni significativa fra l’espressione tessutale pre-LVAD di ST2 e la permanenza in terapia intensiva, uno degli indici di prognosi considerati (p=0.04). Rimane da valutare la correlazione di questi stessi parametri con i livelli circolanti dei biomarcatori in oggetto, la cui determinazione è attualmente in corso.
Conclusioni. I risultati di questo lavoro di tesi indicano che l’impianto di LVAD in pazienti con SC grave induce un aumento significativo dell’espressione cardiaca di marcatori del processo di flogosi e significative alterazioni del sistema dell’adiponectina. Sono state inoltre osservate correlazioni significative fra la prognosi e l’espressione basale di questi indici. La determinazione dei rispettivi livelli circolanti, basalmente e a vari tempi durante il primo mese di supporto meccanico, permetterà di meglio definirne il ruolo prognostico.
File
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