Tesi etd-11072006-121722 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Susini, Letizia
Indirizzo email
letisus@virgilio.it
URN
etd-11072006-121722
Titolo
La "prevenzione" nei rifiuti: origine, normativa e applicazioni
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Relatori
Relatore Prof. Luzzati, Tommaso
Parole chiave
- prevenzione
- rifiuti
Data inizio appello
23/11/2006
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/11/2046
Riassunto
Questo lavoro affronta il tema dei rifiuti e si incentra sul principio, ormai consolidato, della prevenzione. La prevenzione, cioè l’approccio volto a ridurre a monte i rifiuti, è considerata la strada maestra per affrontare il problema.
Come primo passo, esamino il processo che ha portato le nostre società ricche a divenire grandi produttrici di rifiuti. Si è andata affermando, cioè, una “società dei consumi” fortemente orientata agli “sprechi” materiali. In contrasto, la nozione di rifiuto, come ha evidenziato il biologo statunitense Commoner sin dagli anni 60, è estranea ai cicli della natura. E’ l’economista Georgescu Roegen che ha chiarito come il processo economico da un lato produca benessere, dall’altro degradi materia. Il primo capitolo, pertanto, mostra la necessità di una “dematerializzazione” delle nostre economie e un disaccopiamento tra reddito e suo contenuto materiale.
Il secondo capitolo mira a comprendere la dimensione del problema esaminando i dati sulla produzione dei rifiuti in Europa, in Italia ed in Toscana.
All’analisi della normativa e degli indirizzi (europei, italiani e toscani) è dedicato il capitolo terzo.
Il confronto tra dati e normativa fa emergere un risultato poco confortante. Il trend riscontrato è sempre in aumento, nonostante l’esperienza normativa e gli indirizzi siano incentrati sulla prevenzione almeno sin dal 1975. Evidentemente i principi enunciati hanno trovato una applicazione poco efficace. In effetti attuare la prevenzione è questione molto complessa, specie perché collocata in una società, come detto, assai “sciupona”. Di fronte all’accrescersi del problema, molte sono le azioni volte a modificare i comportamenti, che sono state intraprese a tutti i livelli, imprese, consumatori, istituzioni. Il capitolo quarto ne analizza, a scopo esemplificativo alcune assai significative, realizzate a livello locale. In effetti se si affermasse una sensibilità verso questo principio, ciascuno di noi sarebbe in grado, senza grandi sforzi, di agire in modo efficace per la riduzione sostanziale dei rifiuti.
Come primo passo, esamino il processo che ha portato le nostre società ricche a divenire grandi produttrici di rifiuti. Si è andata affermando, cioè, una “società dei consumi” fortemente orientata agli “sprechi” materiali. In contrasto, la nozione di rifiuto, come ha evidenziato il biologo statunitense Commoner sin dagli anni 60, è estranea ai cicli della natura. E’ l’economista Georgescu Roegen che ha chiarito come il processo economico da un lato produca benessere, dall’altro degradi materia. Il primo capitolo, pertanto, mostra la necessità di una “dematerializzazione” delle nostre economie e un disaccopiamento tra reddito e suo contenuto materiale.
Il secondo capitolo mira a comprendere la dimensione del problema esaminando i dati sulla produzione dei rifiuti in Europa, in Italia ed in Toscana.
All’analisi della normativa e degli indirizzi (europei, italiani e toscani) è dedicato il capitolo terzo.
Il confronto tra dati e normativa fa emergere un risultato poco confortante. Il trend riscontrato è sempre in aumento, nonostante l’esperienza normativa e gli indirizzi siano incentrati sulla prevenzione almeno sin dal 1975. Evidentemente i principi enunciati hanno trovato una applicazione poco efficace. In effetti attuare la prevenzione è questione molto complessa, specie perché collocata in una società, come detto, assai “sciupona”. Di fronte all’accrescersi del problema, molte sono le azioni volte a modificare i comportamenti, che sono state intraprese a tutti i livelli, imprese, consumatori, istituzioni. Il capitolo quarto ne analizza, a scopo esemplificativo alcune assai significative, realizzate a livello locale. In effetti se si affermasse una sensibilità verso questo principio, ciascuno di noi sarebbe in grado, senza grandi sforzi, di agire in modo efficace per la riduzione sostanziale dei rifiuti.
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