Tesi etd-11062021-092847 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MELIANI, LORENZO
URN
etd-11062021-092847
Titolo
Giustizia riparativa e sospensione con messa alla prova: profili sistematici
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
- art. 168-bis c.p.
- art. 464-bis c.p.p.
- giustizia riparativa
- messa alla prova
- restorative justice
Data inizio appello
06/12/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il presente elaborato si propone l’obiettivo di analizzare alcuni profili sistematici della sospensione del processo con messa alla prova per adulti, guardando all’istituto con le lenti della giustizia riparativa.
In una prima parte del lavoro vengono individuati gli elementi essenziali e i principi fondamentali che caratterizzano il paradigma della restorative justice, come risultanti dalle principali fonti sovranazionali. L’analisi svolta permette di addivenire ad un primo approdo: occorre tracciare una netta distinzione tra una giustizia riparativa, realmente virtuosa in quanto scaturente dal confronto dialogico delle parti coinvolte nel conflitto, ed una giustizia meramente ‘riparatoria’, cui andrebbero ricondotti il risarcimento puro e tutti quegli istituti che in vari comparti del nostro ordinamento condizionano l’effetto premiale della non punibilità o della riduzione della pena ad una condotta riparatoria non già ‘plasmata’ dalle parti, bensì imposta dalla legge.
Si è poi dedicato un autonomo spazio alla trattazione delle principali spinte contingenti della giustizia riparativa, da ricercare nella valorizzazione del ruolo della vittima, nella crisi della pena e della sua esecuzione e nella crisi del processo penale. Siffatti fenomeni consentono di delineare un quadro, quello attuale, in cui le disfunzioni e distorsioni della giustizia, nonché la stringente esigenza di deflazione processuale impongono al legislatore di esplorare nuove soluzioni ovvero di coltivare quelle già esistenti, pur sempre salvaguardando gli equilibri di un sistema fortemente intriso di garanzie costituzionali.
Da ultimo, si è passati ad analizzare i principali profili di disciplina della messa alla prova, senza trascurare alcune delicate questioni come quella relativa alla possibilità di ritenere l’accertamento della responsabilità dell’imputato un presupposto indefettibile dell’ordinanza sospensiva, questione evidentemente legata all’ulteriore profilo critico attinente alla natura - afflittiva o riparativa - dei contenuti del programma di prova. Questioni di tal fatta generano inevitabili tensioni con i principi costituzionali e stimolano l’interprete, quale che sia la sua collocazione, nella ricerca di percorsi esegetici, talora arditi, talaltra finanche affetti da contraddizioni.
In una prima parte del lavoro vengono individuati gli elementi essenziali e i principi fondamentali che caratterizzano il paradigma della restorative justice, come risultanti dalle principali fonti sovranazionali. L’analisi svolta permette di addivenire ad un primo approdo: occorre tracciare una netta distinzione tra una giustizia riparativa, realmente virtuosa in quanto scaturente dal confronto dialogico delle parti coinvolte nel conflitto, ed una giustizia meramente ‘riparatoria’, cui andrebbero ricondotti il risarcimento puro e tutti quegli istituti che in vari comparti del nostro ordinamento condizionano l’effetto premiale della non punibilità o della riduzione della pena ad una condotta riparatoria non già ‘plasmata’ dalle parti, bensì imposta dalla legge.
Si è poi dedicato un autonomo spazio alla trattazione delle principali spinte contingenti della giustizia riparativa, da ricercare nella valorizzazione del ruolo della vittima, nella crisi della pena e della sua esecuzione e nella crisi del processo penale. Siffatti fenomeni consentono di delineare un quadro, quello attuale, in cui le disfunzioni e distorsioni della giustizia, nonché la stringente esigenza di deflazione processuale impongono al legislatore di esplorare nuove soluzioni ovvero di coltivare quelle già esistenti, pur sempre salvaguardando gli equilibri di un sistema fortemente intriso di garanzie costituzionali.
Da ultimo, si è passati ad analizzare i principali profili di disciplina della messa alla prova, senza trascurare alcune delicate questioni come quella relativa alla possibilità di ritenere l’accertamento della responsabilità dell’imputato un presupposto indefettibile dell’ordinanza sospensiva, questione evidentemente legata all’ulteriore profilo critico attinente alla natura - afflittiva o riparativa - dei contenuti del programma di prova. Questioni di tal fatta generano inevitabili tensioni con i principi costituzionali e stimolano l’interprete, quale che sia la sua collocazione, nella ricerca di percorsi esegetici, talora arditi, talaltra finanche affetti da contraddizioni.
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Tesi non consultabile. |