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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11062020-120641


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
BIANCARDI, CARLO
URN
etd-11062020-120641
Titolo
Caratteristiche microstrutturali dell'EEG in sonno in bambini e adolescenti con ADHD.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Relatori
relatore Prof.ssa Battini, Roberta
Parole chiave
  • adhd
  • eeg
  • slow waves
  • sonno
Data inizio appello
23/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/11/2090
Riassunto
Introduzione

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo definito da un pattern persistente di disattenzione e / o iperattività-impulsività che interferisce con il funzionamento o lo sviluppo dell’individuo ed è spesso associato con compromissione delle relazioni interpersonali, delle interazioni sociali e del funzionamento scolastico. La prevalenza mondiale dell’ADHD nei bambini e negli adolescenti è di circa il 5.3% ed esso presenta un tasso di ereditabilità variabile tra il 70% e l’80%. Le comorbidità psichiatriche sono molto frequenti nell’ADHD, in particolare per quanto riguarda il disturbo oppositivo-provocatorio, il disturbo della condotta, i disturbi dell’umore e d’ansia e il disturbo d’abuso di sostanze, così come le comorbidità con altri disturbi del neurosviluppo, come i disturbi specifici dell’apprendimento, il disordine dello sviluppo della coordinazione, il disturbo dello spettro autistico, il disturbo del linguaggio, il disturbo da tic e la disabilità intellettiva.
I problemi del sonno sono molto diffusi nei bambini e negli adolescenti con ADHD con tassi di prevalenza che arrivano, secondo i report dei genitori, fino al 70% e sono associati a un peggiore funzionamento globale, a una peggiore qualità della vita, a minori risultati scolastici, a una peggiore memoria di lavoro, e a sintomi depressivi e/o oppositivo-provocatori.
Le principali aree cerebrali e i principali circuiti neurali e neurotrasmettitoriali implicati nella patogenesi dell’ADHD sono coinvolti anche nella regolazione del sonno ed è interessante osservare come molti dei deficit neuropsicologici propri dell’ADHD (funzioni esecutive, regolazione emotiva, apprendimento, memoria di lavoro, regolazione degli impulsi), così come la presenza di comportamenti oppositori e provocatori siano condivisi dai bambini con sviluppo tipico sottoposti a deprivazione cronica di sonno. Sulla base di queste evidenze si è ipotizzato che più che una mera associazione tra ADHD e problemi del sonno sarebbe più corretto concettualizzare l’ADHD come un “disturbo delle 24 ore”, ossia un disturbo che comporta alterazioni specifiche sia in fase di veglia sia in fase di sonno. Alcuni recenti studi elettrofisiologici hanno analizzato dei parametri elettroencefalografici (EEG) microstrutturali nei pazienti con ADHD, riscontrando delle alterazioni specifiche del disturbo. Questi parametri, fondamentalmente rappresentati dall’analisi quantitativa dell’EEG secondo le bande di frequenza delta, sigma e theta e l’analisi delle caratteristiche delle Slow Waves, sono direttamente associati a meccanismi di maturazione corticale e ai circuiti neurali coinvolti nella regolazione del sonno e potrebbero esser dunque dei marker tramite i quali approfondire l’associazione tra sonno e ADHD.

Obiettivi dello studio :

La nostra ipotesi di lavoro è che caratteristiche microstrutturali dell’EEG di sonno possano fungere da biomarker di parametri clinici dell’ADHD. Tali parametri includono le specifiche dimensioni psichiatriche e neuropsicologiche, e la risposta alla terapia farmacologica.

L’obiettivo generale dello studio è individuare possibili marker EEG microstrutturali che possano aiutare a definire pazienti con ADHD a maggior rischio di comorbidità psichiatrica e ad indirizzare interventi diagnostici ed eventualmente terapeutici più precoci e mirati per prevenire gli esiti delle comorbidità sulla qualità della vita.

Obiettivi specifici dello studio sono pertanto:
1) Caratterizzare retrospettivamente, in un campione di bambini e adolescenti con ADHD, la storia clinica con particolare attenzione al profilo psichiatrico.
2) Correlare i dati clinici rilevati con le caratteristiche spettrali dell’EEG di sonno dei pazienti afferenti al campione e con specifici parametri quantitativi relativi all’attività lenta del sonno, in particolare la pendenza (slope) delle onde lente (slow waves).


Disegno dello studio:

Sono stati analizzate retrospettivamente le cartelle cliniche di pazienti con diagnosi primaria o secondaria di ADHD di tipo combinato o prevalentemente iperattivo-impulsivo, formulata secondo i criteri DSM IV o DSM V, che hanno effettuato un EEG presso l’IRCCS Stella Maris nel periodo compreso tra gennaio 1999 e gennaio 2020.
I criteri di inclusione erano i seguenti:
- QI > 70
- Assenza di sindromi genetiche note
- Assenza di lesioni cerebrali maggiori alla RM encefalo
- Età gestazionale al parto superiore alla 32° settimana
- Assenza di epilessia
- Aver effettuato un EEG di sonno e veglia tramite registrazione con sistema digitale
- Conoscenza della terapia farmacologica in corso al momento del EEG.

Le registrazioni EEG durante il sonno sono state analizzate attraverso il software EEGLAB e scripts elaborati «ad hoc» su MATLAB (The Math Works Inc., Natick, MA) per il filtraggio di artefatti e di attività neurofisiologiche non di interesse (ad es., anomalie parossistiche).
I valori delle potenze spettrali in banda delta (0.5 - 4 Hz), theta (4-7.5 Hz), alpha (8-13 Hz), beta (13-30 Hz), e sigma (12 - 15) in fase N2, e le caratteristiche specifiche delle slow waves in fase N2 e N3 (in particolare le slopes) sono state quindi correlate con i dati clinici raccolti.


Popolazione in studio

Sono stati arruolati 70 pazienti (58 maschi e 12 femmine) di età compresa tra i 3 e i 17 anni (media 8.76; DS 2.77). Le comorbidità con disturbi del neurosviluppo includevano 11 pazienti con disturbo dello spettro autistico, 15 con disturbo del linguaggio, 23 con disturbo dell’apprendimento e 14 con disturbo da tic.
Le comorbidità con disturbi psichiatrici includevano 31 pazienti con disturbi dirompenti, 20 con disturbo dell’umore, 18 con disturbo d’ansia.
Il pattern ipnico era valutabile in 49 pazienti: di questi 32 presentavano problematiche ipniche (difficoltà di addormentamento, risvegli notturni, sonno agitato).
Di 52 pazienti è stato possibile raccogliere i dati dei questionari CBCL 6-18 compilati dai genitori.
Di 47 pazienti è stato inoltre possibile raccogliere i dati dei questionari CPRS-R. Di 40 pazienti è stato raccolto il punteggio del QIT, di questi 21 avevano effettuato valutazione mediante scala WISC-IV e pertanto è stato possibile valutare le sottoscale (CV, RVP, ML e VE).
Tutti i parametri clinici e testistici menzionati sono stati correlati statisticamente con i dati elettrofisiologici ottenuti dall’analisi microstrutturale dell’EEG di sonno, attraverso i software IBM© SPSS© SPSS versione 20 e RStudio_software.
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