• banche
• cartolarizzazione
• denaro

La presente tesi mira a ricostruire il pensiero del sociologo italiano Luciano Gallino in merito una tematica a cui egli ha dedicato un intenso lavoro di studio e di ricerca: la crisi economica mondiale scoppiata nel 2007. Dopo aver tracciato un profilo biografico e bibliografico dell’autore, si è puntato a rintracciare quelle che l’autore ha ritenuto essere le cause principali scatenanti la pesante recessione tra cui la spicca la massiccia deregolamentazione finanziaria, avvenuta a partire dalla fine degli anni ’70, che ha permesso lo sviluppo di un sistema bancocentrico per nulla trasparente. Verranno analizzate da un lato le conseguenze sul piano politico, economico e sociale della crisi economica e dall’altro politiche di austerità attuate dai governanti europei per contrastarla. Si vedrà come, nella realtà, esse si siano rivelate fallimentari per la ripresa economica e abbiano ulteriormente peggiorato le condizioni di vita della maggior parte della popolazione, sulla quale, come si vedrà, sono stati scaricati i costi della crisi attraverso tagli notevoli alla spesa sociale. Infine, verranno prese in considerazione le possibili riforme e politiche anti crisi auspicabili, secondo l’autore, al fine di riportare la finanza al suo ruolo originario e ristabilire la situazione antecedente alla crisi. Particolare attenzione sarà data anche agli articoli incentrati sulla crisi economica, scritti dal sociologo per La Repubblica. È stata di fondamentale importanza per la stesura della tesi, oltre ai saggi dell’autore, dunque, anche la sua produzione giornalistica.