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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11062017-153835


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
IANNELLI, MARIO
URN
etd-11062017-153835
Titolo
Dalla moneta immaginaria alla moneta complementare: le monete locali come strumento anticrisi
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Cini, Marco
Parole chiave
  • moneta complementare
  • moneta immaginaria
  • moneta locale
Data inizio appello
27/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente elaborato si pone l'obiettivo di fornire una riflessione sul tema delle monete complementari, esaminando in particolar modo la loro capacità di compensare, nei momenti di crisi economica, la scarsità di moneta ufficiale, sostenendo gli scambi e privandosi della funzione "riserva di valore".
La valuta complementare, infatti, così come la moneta immaginaria istituita da Carlomagno (pura unità di conto), esclude la riserva di valore, venendosi a configurare come una moneta fatta per circolare.
Nel primo Capitolo viene concesso ampio spazio alla distinzione delle funzioni monetarie, nonché alla moneta immaginaria, delineando tramite excursus storico le tappe che hanno caratterizzato l'evoluzione della stessa.
Pertanto, nella prima parte della tesi si tenterà di analizzare alcuni aspetti della moneta immaginaria, per certi versi ispiratrice delle monete complementari, facendo chiarezza sia sul concetto (il termine fu spesso adoperato impropriamente da parte di scrittori monetari antichi e moderni), sia sullo "strumento" da essa rappresentato.
Fondamentale in tal senso risulterà il contributo di Luigi Einaudi, il quale, tramite un articolo pubblicato in materia, fu il primo a parlare di un vero e proprio "sistema della moneta immaginaria", non limitandosi soltanto ad illustrare la sua funzione positiva, ma mettendo anche in luce gli abusi a cui in concreto la moneta immaginaria si prestò.
L'intero capitolo viene perciò a configurarsi come una sorta di viatico per addentrarsi nel mondo delle valute complementari. Soltanto comprendendo appieno il "sistema delle moneta immaginaria" sarà possibile, infatti, delineare le caratteristiche, le funzioni e le finalità connaturate ad una moneta complementare.
Illustrandone inizialmente le proprietà funzionali, lo studio procederà esaminando, nello specifico, il carattere a-ciclico proprio delle "valute di emergenza" nate in seguito alla Grande depressione del 1929. Esse, ispirate dal pensiero innovativo dell'economista Silvio Gesell, mirano infatti a fronteggiare le situazioni di crisi, incrementando e regolando la velocità di circolazione della moneta. Esperimenti monetari analoghi a quelli di ispirazione geselliana, vennero portati avanti anche negli Stati Uniti.
Al termine del capitolo, dunque, verranno messe a confronto le teorie di Silvio Gesell con quelle dell'economista statunitense Irving Fisher, sostenitore dello "Stamp Scrip", ovvero una moneta a decumulo ispirata alla teorie dell'economista tedesco.
Infine, dopo aver indicato le funzioni e le potenzialità connaturate ad una moneta complementare, risulterà utile analizzare in che misura un circuito di credito e moneta locale possa rappresentare un'opportunità economica (ma anche politica e sociale), esaminando per l'appunto un caso pratico.
Il capitolo conclusivo sarà dunque incentrato su un progetto di moneta complementare locale, nato conseguentemente alla crisi del 2008 e che ha trovato concretezza nel 2015, con il lancio della valuta complementare francese "SoNantes"; una moneta, di natura elettronica, che prende spunto dal "Bancor" di John Maynard Keynes e che alla pari delle valute degli anni '30 si pone l'obiettivo di contrastare le crisi a livello locale.

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