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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11052023-192046


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
TISCIONE, GIULIA
URN
etd-11052023-192046
Titolo
La complessità del paziente anziano e della sua gestione intra ed extra- ospedaliera: un esempio di modello sperimentale di integrazione tra una struttura territoriale di Cure Intermedie ed Ospedale di 3° livello
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GERIATRIA
Relatori
relatore Prof. Monzani, Fabio
correlatore Dott. Santini, Massimo
Parole chiave
  • geriatric patients
  • emergency department
  • admission
  • discharge
  • frailty
Data inizio appello
20/11/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/11/2026
Riassunto
Nei Paesi industrializzati è in atto un progressivo allungamento della vita media della popolazione, con conseguente incremento delle patologie cronico-degenerative caratteristiche dell’età avanzata. Nel soggetto anziano tipicamente coesistono multiple patologie; occorre, tuttavia, fare una distinzione tra il paziente complesso, cioè affetto da numerose malattie e che assume politerapie, ed il paziente fragile, cioè colui che, per il sovrapporsi di problemi di varia tipologia (sanitari, sociali, economici, ecc.), risulta avere una minore capacità di reazione nei confronti di eventi avversi (acuti), quindi più suscettibile a risposte sfavorevoli per fattori “stressanti”. I soggetti anziani fragili presentano un declino funzionale accelerato che conduce alla non autosufficienza, a più scarse possibilità di recupero in seguito ad eventi avversi ed in definitiva ad una peggior qualità e ad una ridotta aspettativa di vita. La fragilità è correlata ad una maggiore durata delle ospedalizzazioni, alle riammissioni in ospedale a breve e lungo termine ed alla comparsa di complicanze. L’obiettivo principale della geriatria è quello di mantenere le capacità funzionali dei soggetti anziani entro un decadimento identificabile come “fisiologico”, riducendo al minimo i danni da malattie cronico-invalidanti ed ottimizzando le funzioni residue, con un approccio specifico nei riguardi dell’anziano fragile, allo scopo di mantenere la miglior qualità di vita possibile.
A tale scopo, è necessario sviluppare e garantire un sistema di assistenza che si prenda cura dell’anziano non solo in occasione degli eventi acuti, la cui gestione è assicurata dall’attività medica svolta in ospedale sia al momento dell’accesso in pronto soccorso che successivamente durante la degenza, ma soprattutto nella fase seguente alla dimissione, che sia in una struttura e/o nell’ambito della gestione domiciliare.
E’ in questi ultimi due ambiti, più trascurabili per il giovane adulto medio ma assolutamente fondamentali per il paziente geriatrico, che si riscontrano le più grandi carenze, sia in termini di accessibilità alle cure che di percorsi esistenti adatti ad assistere l’anziano.
La mia tesi pone l'accento sull'importanza della corretta ed efficace valutazione del paziente anziano nel momento dell' accesso al Pronto Soccorso, e successivamente della sua corretta e mirata gestione post-ospedaliera, e come questa potrebbe essere modificata, ampliata e rimodellata in base alle nuove esigenze ed evidenze scientifiche.
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