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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11052021-101821


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARESCALCHI, MARCO
URN
etd-11052021-101821
Titolo
INTERSEZIONE A TRE BRACCI NELL'ALVEO DEL FIUME MAGRA CON SOLUZIONE STRUTTURALE STRALLATA AUTOEQUILIBRATA
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA STRUTTURALE E EDILE
Relatori
relatore Ing. Viviani, Massimo
relatore Prof. Losa, Massimo
Parole chiave
  • ponte strallato
Data inizio appello
29/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/11/2061
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha come finalità la progettazione dei lavori di ricostruzione del ponte sul fiume Magra al km 10+422 della S.S.330, legato alla necessità di ricostruire l’opera di attraversamento in seguito al crollo del ponte esistente, avvenuto in data 8 aprile 2020.
Oltre alla nuova opera d’arte, vengono studiati una serie di interventi al fine di migliorare la viabilità di interesse nazionale e di riqualificare le aree adiacenti agli insediamenti abitativi presenti in prossimità del fiume sia lato Albiano sia lato Caprigliola.
In prima fase viene studiata una nuova viabilità che risolva le criticità del tracciato esistente; essa è costituita da una rotatoria posta nell’alveo del Fiume Magra e di conseguenza al centro del nuovo ponte, su cui si sviluppano i tre rami di intersezione e presenta una perfetta simmetria radiale di ordine tre, con centro di rotazione corrispondente al centro della rotatoria. Tale simmetria è valida per tutto il tratto rettilineo dei tre rami di intersezione. Di questi, il ramo sud-est e nord-est, fanno parte della nuova variante s.s.62, mentre il ramo ovest costituisce la ricostruzione della s.s.330. Planimetricamente i tre tracciati sono caratterizzati da uno sviluppo rettilineo di 135m dal centro della rotatoria, dopo di che, per ogni braccio, si prevede una curva circolare al fine di collegarsi con il tracciato esistente. Il peso della rotatoria viene sorretto da una raggiera di travi, incastrate su una pila di forma circolare posta in alveo; tale raggiera è composta da 27 travi.
Da nove di queste travi si sviluppano i tre bracci del ponte. Il ponte appartiene alla categoria dei ponti strallati; esso è composto da tre bracci rettilinei di lunghezza pari a 135 metri e gode di una perfetta simmetria radiale di ordine tre. Lo schema strutturale è di tipo a “ventaglio” simmetrico, con sistema di sospensione centrale in asse all’impalcato. Si ha un totale di 7 stralli per braccio che suddividono l’impalcato in otto sottocampate di 15 metri di lunghezza, ad eccezione della prima e della seconda che hanno una lunghezza rispettivamente pari a 19,72 m e 15,45 m. Gli stralli sono collegati ad un’antenna posta al centro della rotatoria, che corrisponde al punto di incontro degli assi di simmetria dei tre impalcati. L’antenna ha un’altezza di 61 m da estradosso pila ed è costituita da una sezione circolare cava in acciaio e presenta una rastrematura continua. Il diametro alla base è di 3,5 m, mentre in sommità arriva a 2,0 m di diametro esterno. L’impalcato, in sistema misto acciaio calcestruzzo, è concepito come un cassone torsiorigido alla Bredt, con le anime delle travi metalliche, la soletta compresa tra le piattebande delle travi stesse e la controventatura inferiore che costituiscono le quattro pareti delimitanti il singolo cassone, e quindi il percorso per il flusso di tensione tangenziale. La struttura è provvista di una controventatura inferiore costituita da profili angolari per gran parte dello sviluppo ad eccezione della zona a cavallo della pila centrale (circa 22m) in cui la sezione presenta un fondo chiuso. L’impalcato è costituito da tre travi longitudinali metalliche a doppia T, di cui la trave centrale alta 2,5 m, mentre quelle laterali 2,43 m e sono poste ad interasse 5,71 m lungo il tracciato rettilineo; in prossimità della pila centrale, le travi laterali subiscono una deviazione per una lunghezza complessiva di 14,77 m, così da poter ricomporre lo schema a raggiera. I tre impalcati risultano incastrati nella pila centrale, al fine di limitarne la deformabilità. La particolare conformazione del ponte e la sua simmetria radiale, prevedono un bilanciamento dei tiri orizzontali degli stralli sull’antenna, in cui la componente vettoriale orizzontale del tiro del singolo strallo, sommandosi a quella degli stralli, concomitanti il medesimo nodo, va ad elidersi in maniera perfetta sotto carichi permanenti, contribuendo ad una maggior rigidezza complessiva del ponte. La soluzione strallata si è rilevata ottimale per le luci in gioco e la particolare conformazione del tracciato stradale su cui essa si sviluppa che va ad esaltare il proprio funzionamento. Nella fase di progettazione si è cercato di far sì che la soluzione proposta sia rispondente alle richieste poste nel bando di concorso, ma senza perdere di vista la funzionalità della stessa, si è posta particolare attenzione all’aspetto estetico del ponte, in modo che esso si inserisca adeguatamente nell’ambiente circostante, diventando elemento di pregio architettonico per tutto il territorio.

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