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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11052019-143027


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (2 anni)
Autore
MONTICOLO, ANTONIO
URN
etd-11052019-143027
Titolo
Significato e funzione degli apparati decorativi della Domus II 9,1 di Pompei
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
BENI ARCHEOLOGICI
Relatori
relatore Prof.ssa Anguissola, Anna
correlatore Prof. Olivito, Riccardo
Parole chiave
  • Scene nilotiche
  • Priapo
  • Pompei
  • Pilastro
  • Mercurio
  • Ercole
  • Domus
  • Decorazione parietale
  • Via di Nocera
Data inizio appello
06/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2089
Riassunto
Scopo della tesi è l’analisi degli apparati decorativi della domus pompeiana II 9,1 situata lungo Via di Nocera. Si tratta di una domus che all’indomani del terremoto del 62 d.C. aveva iniziato una serie di cambiamenti connessi al mutamento della sua funzione d’uso (da semplice abitazione a bottega o casa-bottega) che l’eruzione del 79 d.C. ha poi bruscamente interrotto. Si tratta di uno studio inedito poiché la domus non è stata oggetto di particolari attenzioni. Se vi sono pochissimi articoli generali che la descrivono nelle sue parti, mancano del tutto quelli relativi alla comprensione degli apparati decorativi. Il lavoro è iniziato con l’acquisizione delle foto fatte sul campo, non solo degli ambienti e delle decorazioni della domus in questione, ma di tutti i vani delle domus che si affacciano su Via di Nocera della Regio II, eccezion fatta per i civici 11-12 dell’insula 1, per cercare di identificare similitudini e differenze. Una volta acquisite le immagini ho iniziato la stesura della tesi che ho suddiviso in tre capitoli. Nel primo ho presentato la domus e i vari ambienti di cui è composta. Il secondo capitolo è un vero e proprio catalogo in cui ho descritto le decorazioni che abbelliscono le pareti della domus. Nel terzo capitolo si è passati alla comprensione delle immagini la cui lettura si articola su due piani in strettissima correlazione fra loro, passando da un livello particolare a uno più generale. Infatti da un lato, l’analisi ha cercato di estrapolare il messaggio di queste in relazione alla committenza, all’attività che si svolgeva o che si sarebbe dovuta svolgere all’interno della domus e al rango sociale del proprietario, dall’altro ha inserito queste decorazioni nel quadro iconografico e socio-politico più ampio di Pompei trovando parallelismi e confronti che hanno avvalorato e giustificato il più delle volte le interpretazioni date agli apparati decorativi della domus. È stato molto interessante capire se e in che modo le pitture fossero connesse alla trasformazione, cercando di cogliere ogni sottile sfumatura poiché i particolari definiscono le differenze che permettono di decodificare il significato e il messaggio. Come si vedrà, vi è un filo sottile che lega fra loro le immagini attraverso il quale si è potuto arrivare a comprendere il messaggio più ampio che il proprietario della casa voleva veicolare per i suoi ospiti. I significati espressi dalle raffigurazioni rientrano all’interno di un sistema semantico ben preciso che riflette i valori e le idee del proprietario. Uno studio iconologico e iconografico ha permesso di ricostruire il messaggio che la committenza voleva veicolare inserendolo nel sistema culturale nel quale si è creato. Attraverso la lettura delle immagini, la loro decodificazione e dunque comprensione, si è notato che un sottile filo le unisce tutte. Tale studio si inserisce in un progetto più ampio dal titolo PRAEDIA. Pompeian Residential Architecture. An Environmental, Digital and Interdisciplinary Archiv che, con la cooperazione del Parco Archeologico di Pompei (NA), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Scuola Normale Superiore, è finalizzato allo studio dell’edilizia domestica della Regio II di Pompei.

It is a domus that after the earthquake of 62 AD had begun a series of changes connected to the change of its function of use (from a simple dwelling to a shop or a shop-house) that the eruption of 79 AD he then abruptly stopped.
This is an unpublished study since the domus was not the object of particular attention. If there are very few general articles that describe it in its parts, those relating to the understanding of the decorative apparatuses are completely missing. The work began with the acquisition of the photos taken in the field, not only of the rooms and decorations of the domus in question, but of all the rooms of the domus that overlook Via di Nocera of Regio II, except for the civic 11 -12 of insula 1, to try to identify similarities and differences.
An iconological and iconographic study made it possible to reconstruct the message that the client wanted to convey by inserting it in the cultural system in which it was created. Through the reading of the images, their decoding and therefore comprehension, it has been noticed that a thin thread unites them all.
The meanings expressed by the representations fall within a well-defined semantic system that reflects the values ​​and ideas of the owner. The aim of the domus master was to impress his guests by providing them with a series of representations of the Roman imagination capable of celebrating himself and offering a concrete and immediate vision of the reality in which he had achieved success and modified the own social rank.
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