Tesi etd-11052018-090426 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COLOSIMO, ALESSANDRO
URN
etd-11052018-090426
Titolo
La valutazione delle Startup con metodi innovativi: teoria e pratica a confronto
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Gonnella, Enrico
Parole chiave
- berkus
- DCF
- first chicago
- risk factor summation
- Startup
- valutazione
- ventur capital
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
La questione relativa la valutazione della startup è motivo di interesse soprattutto per due tipi di persone: l’imprenditore, che ha la necessità di capire quanto valore è riuscito a generare con il suo duro lavoro, e l’investitore esterno, in veste di singolo o come società, che deve identificare il valore necessario per ottenere un adeguato ritorno nel caso di investimento nell’impresa.
Le tecniche consolidate come il DCF o il metodo dei multipli che esistono per valutare imprese consolidate perdono efficacia quando si tratta di startup. Perché? Perché al contrario di aziende mature che generano ricavi e profitti, dove l’attività può essere ragionevolmente prevista sulla base di risultati passati, questo risulta essere impossibile per imprese appena costituite, dove non si hanno ancora metriche e spesso il mercato per il nuovo prodotto è completamente sconosciuto. Sono anche inadeguati poiché non sono in grado di gestire il risultato binario dell’investimento in una startup: Successo o Fallimento! Per approfondire meglio questi rischi, ma anche per capire il vero potenziale della creazione di valore incastonato nelle startup, dobbiamo ricorrere a metodi più innovativi, come il Berkus Method, che analizza tutta una serie di fattori qualitativi in grado di contribuire al potenziale dell’impresa.
Tuttavia, questi metodi non sono molto conosciuti nella pratica e spesso sono applicati secondariamente rispetto a quelli classici.
Quello che ho cercato di fare nello svolgimento di questo lavoro è spiegare l’applicazione dei metodi classici applicati a startup e i problemi che emergono, introdurre e spigare alcuni metodi innovativi sottolineando pro e contro nel loro uso, cercare di rappresentare il loro grado di utilizzo, le modalità e la loro diffusione pratica.
Le tecniche consolidate come il DCF o il metodo dei multipli che esistono per valutare imprese consolidate perdono efficacia quando si tratta di startup. Perché? Perché al contrario di aziende mature che generano ricavi e profitti, dove l’attività può essere ragionevolmente prevista sulla base di risultati passati, questo risulta essere impossibile per imprese appena costituite, dove non si hanno ancora metriche e spesso il mercato per il nuovo prodotto è completamente sconosciuto. Sono anche inadeguati poiché non sono in grado di gestire il risultato binario dell’investimento in una startup: Successo o Fallimento! Per approfondire meglio questi rischi, ma anche per capire il vero potenziale della creazione di valore incastonato nelle startup, dobbiamo ricorrere a metodi più innovativi, come il Berkus Method, che analizza tutta una serie di fattori qualitativi in grado di contribuire al potenziale dell’impresa.
Tuttavia, questi metodi non sono molto conosciuti nella pratica e spesso sono applicati secondariamente rispetto a quelli classici.
Quello che ho cercato di fare nello svolgimento di questo lavoro è spiegare l’applicazione dei metodi classici applicati a startup e i problemi che emergono, introdurre e spigare alcuni metodi innovativi sottolineando pro e contro nel loro uso, cercare di rappresentare il loro grado di utilizzo, le modalità e la loro diffusione pratica.
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