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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11052016-141314


Tipo di tesi
Elaborati finali per laurea triennale
Autore
SIGNORINI, FEDERICA
Indirizzo email
fesixx94@gmail.com
URN
etd-11052016-141314
Titolo
PET/TC con [18f] FDG: ottmizzazione dell'attività somministrata e del tempo di acquisizione
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA)
Relatori
relatore Prof. Volterrani, Duccio
Parole chiave
  • attività
  • ottimizzazione
  • PET/TC
  • tempo di acquisizione
Data inizio appello
20/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella diagnostica per immagini, soprattutto in campo oncologico nella diagnosi preventiva dei tumori o nella valutazione dell'efficacia di una terapia, la medicina nucleare riesce a conferire il proprio apporto con la procedura PET/TC.
A fronte delle problematiche che riguardano sia la dose derivante dall'attività iniettata di [18F]FDG, che il tempo di acquisizione dell'esame PET/TC, questa Tesi ha come scopo quello di valutare l’impatto delle variazioni dei tempi di acquisizione e dell’attività somministrata sulla qualità del dato PET ottenuto durante l’esame.
A tale scopo, sono stati selezionati 15 pazienti afferenti all'Unità Operativa di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Santa Chiara di Pisa, con note lesioni focali di malattia loco-regionale, linfonodale o a distanza. Di tali lesioni è stato valutato l’andamento del SUVmax nelle molteplici ricostruzioni a posteriori a tempistiche differenti, ottenute grazie alla registrazione dell’indagine standard in list-mode. Queste ricostruzioni sono state fatte simulando un minor tempo di acquisizione a lettino rispetto al tempo previsto dal protocollo di 2:30-2:00 minuti, variabile in relazione al Body Mass Index del paziente.
I risultati dell’analisi dei SUVmax misurati su numerose lesioni hanno mostrato la variazione di tale parametro in relazione alla tempistica di acquisizione, evidenziando come, al ridursi dei tempi di acquisizione (a parità di attività somministrata) corrisponda un progressivo incremento del SUVmax e soprattutto della sua variabilità. Questo dato sottolinea la necessità di standardizzare le tecniche di acquisizione degli studi PET e l’attività da somministrare al paziente, ma, nei limiti delle valutazioni fatte dalla presente Tesi, mostra anche che una riduzione del tempo di acquisizione (o dell’attività somministrata) inferiore al 25% non sembra apportare modifiche statisticamente significative del SUVmax. Tuttavia, ulteriori valutazioni che vadano a quantificare il rapporto/segnale rumore (NEC) al variare dei tempi di acquisizione (o attività) potrebbero fornire altre importanti informazioni al fine di ottimizzare i parametri di acquisizione in maniera ancora più raffinata.
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