Tesi etd-11052008-121015 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
COLOMBO, GAIA MARIA
URN
etd-11052008-121015
Titolo
Le migrazioni come risorsa per il co-sviluppo: il caso dei senegalesi a Pisa
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA
Relatori
Relatore Dott. Tomei, Gabriele
Parole chiave
- co-sviluppo
- cooperazione internazionale
- migrazioni
Data inizio appello
24/11/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro si propone di indagare le fondamenta teoriche e le potenzialità politiche di ciò che è definito co-sviluppo, prospettiva che indaga il legame tra le politiche di cooperazione e le politiche migratorie. Quale fenomeno se non quello migratorio che interessa tanto gli approdi al Nord quanto i bacini di partenza del Sud del mondo possiede in maniera più netta i caratteri della concretezza e della continuità necessari per sperimentare nuove forme di cooperazione che sappiano superare la crisi del settore? È possibile pensare che i migranti possano diventare veri e proprio agenti di sviluppo per i loro paesi d’origine? Tali sono i quesiti che fondano le disquisizioni intorno al concetto di co-sviluppo ed il lavoro di ricerca alla base di questa tesi di laurea.
Nelle società globalizzate, le migrazioni non conducono più inevitabilmente verso lo sradicamento quanto piuttosto alla costituzione di nuove identità ibride capaci di superare le frontiere, siano esse geografiche, politiche o culturali, legando l’ambiente ospitante e quello d’origine. Particolare attenzione viene quindi dedicata, oltre che agli orientamenti internazionali e locali sul tema, all’analisi del capitale sociale transnazionale e degli effetti economici delle migrazioni al fine di valutarne le potenzialità nel promuovere processi di sviluppo che sappiano coinvolgere tanto i paesi di partenza quanto i paesi di destinazione dei flussi. L’agire in una dimensione transnazionale è una delle capacità potenzialmente attivabili dell’attore migrante, metterla al servizio dello sviluppo della terra d’origine implica una combinazione favorevole tra opportunità politiche e strategie personali. Le rimesse sociali diventano l’altra faccia, meno nota ma non per questo meno rilevante, della medaglia delle rimesse economiche. Comprendere in che modo e attraverso quali canali tali rimesse riescono a rappresentare il più efficace, decentrato e capillare finanziamento allo sviluppo dei paesi del Sud del mondo, diventa lo strumento basilare attraverso cui condurre una strategia vincente incentrata sul co-sviluppo.
Nella parte conclusiva si presentano i risultati di una ricerca condotta sulla comunità senegalese residente a Pisa. Oggetto dell’indagine, condotta attraverso una survey basata sulla somministrazione di questionari, è il grado di transnazionalismo della comunità senegalese della città di Pisa, inteso come strumento di sviluppo. Provare ad indagare sul terreno come una comunità di stranieri praticamente si muova tra sforzi d’integrazione e mantenimento di legami transnazionali con la madrepatria può essere la chiave interpretativa per comprendere come il co-sviluppo si possa dispiegare effettivamente e quali forme concrete possa assumere. Cercare di capire come il vissuto soggettivo dell’esperienza migratoria degli individui intervistati si intersechi con le dinamiche delle reti di relazioni in cui sono inseriti, tanto qui quanto nel contesto d’origine, è un obiettivo ambizioso, a cui con questa ricerca si è cercato di dare iniziali e parziali risposte, con l’intento in qualche modo di porre le basi per futuri approfondimenti.
Nelle società globalizzate, le migrazioni non conducono più inevitabilmente verso lo sradicamento quanto piuttosto alla costituzione di nuove identità ibride capaci di superare le frontiere, siano esse geografiche, politiche o culturali, legando l’ambiente ospitante e quello d’origine. Particolare attenzione viene quindi dedicata, oltre che agli orientamenti internazionali e locali sul tema, all’analisi del capitale sociale transnazionale e degli effetti economici delle migrazioni al fine di valutarne le potenzialità nel promuovere processi di sviluppo che sappiano coinvolgere tanto i paesi di partenza quanto i paesi di destinazione dei flussi. L’agire in una dimensione transnazionale è una delle capacità potenzialmente attivabili dell’attore migrante, metterla al servizio dello sviluppo della terra d’origine implica una combinazione favorevole tra opportunità politiche e strategie personali. Le rimesse sociali diventano l’altra faccia, meno nota ma non per questo meno rilevante, della medaglia delle rimesse economiche. Comprendere in che modo e attraverso quali canali tali rimesse riescono a rappresentare il più efficace, decentrato e capillare finanziamento allo sviluppo dei paesi del Sud del mondo, diventa lo strumento basilare attraverso cui condurre una strategia vincente incentrata sul co-sviluppo.
Nella parte conclusiva si presentano i risultati di una ricerca condotta sulla comunità senegalese residente a Pisa. Oggetto dell’indagine, condotta attraverso una survey basata sulla somministrazione di questionari, è il grado di transnazionalismo della comunità senegalese della città di Pisa, inteso come strumento di sviluppo. Provare ad indagare sul terreno come una comunità di stranieri praticamente si muova tra sforzi d’integrazione e mantenimento di legami transnazionali con la madrepatria può essere la chiave interpretativa per comprendere come il co-sviluppo si possa dispiegare effettivamente e quali forme concrete possa assumere. Cercare di capire come il vissuto soggettivo dell’esperienza migratoria degli individui intervistati si intersechi con le dinamiche delle reti di relazioni in cui sono inseriti, tanto qui quanto nel contesto d’origine, è un obiettivo ambizioso, a cui con questa ricerca si è cercato di dare iniziali e parziali risposte, con l’intento in qualche modo di porre le basi per futuri approfondimenti.
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