Tesi etd-11052006-121316 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Francini, Michele
Indirizzo email
michelefrancini@supereva.it
URN
etd-11052006-121316
Titolo
L’INTRUSIONE MARINA NELLA FASCIA COSTIERA VERSILIESE-PISANA
STUDIO IDROGEOLOGICO E IDROGEOCHIMICO DELLA FALDA FREATICA NELLA PIANURA COSTIERA PISANA COMPRESA TRA I FIUMI ARNO E SERCHIO
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Baldacci, Francesco
Relatore Sbrana, Alessandro
correlatore Giannecchini, Roberto
Relatore Sbrana, Alessandro
correlatore Giannecchini, Roberto
Parole chiave
- bacino di alimentazione
- chimismo delle acque
- cuneo salino
- database pozzi
- drenaggio
- evapotraspirazione
- geologia
- infiltrazione efficace
- inquinanti
- piezometria
Data inizio appello
15/12/2006
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
15/12/2046
Riassunto
La presente tesi si inserisce in un progetto più generale che prevede lo sviluppo di indagini idrogeologiche-idrogeochimiche sulla fascia costiera Versiliese-Pisana compresa compresa tra il canale Burlamacca ed il canale Arnaccio. Tale progetto è cofinanziato dall’Ente Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e dalla Provincia di Lucca ed è svolto dal Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa (DST) in stretta collaborazione con l’Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG)-CNR di Pisa.
Lo scopo della presente tesi è lo studio dell’acquifero freatico nella bassa pianura Pisana sotto l’aspetto litostratigrafico, idrodinamico e idrochimico con riferimento ai rapporti di alimentazione e drenaggio tra la falda freatica ed i corsi d’acqua maggiori (Arno e Serchio) e minori (Fiume Morto Nuovo e Fiume Morto Vecchio). Lo studio inoltre, indaga sulle problematiche legate all’intrusione salina sia dai corsi d’acqua superficiali che dai sistemi acquiferi sotterranei, e più in generale sulla qualità della risorsa idrica del sistema acquifero freatico e di quella dei Fiumi Arno e Serchio nel loro tratto terminale.
Lo studio ha avuto un approccio di tipo interdisciplinare che fa riferimento all’idrologia, all’idrogeologia classica ed all’idrogeochimica. Le principali fasi del lavoro possono riassumersi nei seguenti punti:
• Esecuzione di due campagne piezometriche durante i periodi di magra e di morbida della falda (settembre-ottobre 2005 e maggio 2006), attraverso la misura del livello freatico in circa 45 punti.
• Installazione di 14 nuovi piezometri in tutto il territorio interessato dal progetto di ricerca, al fine di rendere più fitta la rete dei punti di misura.
• Elaborazione di dati pluviometrici e di temperatura messi a disposizione dall’Ufficio Idro-Mareografico di Pisa.
• Realizzazione di carte piezometriche e della variazione dei livelli stagionali con l’ausilio di programmi di geostatistica ed elaborazioni GIS.
• Misurazione in campagna dei parametri chimico-fisici delle acque ed effettuate analisi chimiche di 21 campioni presso il laboratorio acque del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa.
• Realizzazione di diagrammi di correlazione tra gli elementi analizzati nelle acque, carte tematiche di conducibilità e di concentrazione, diagrammi classificativi che hanno permesso di riconoscere le facies idrochimiche presenti.
• Elaborazione (tramite il software Arcview3.2) di una carta geologica e di una carta della permeabilità dell’area compresa nel progetto di ricerca.
• Realizzazione (tramite i software Access ed ArcGis9) in collaborazione con il Comune di Pisa, di un geodatabase per l’archiviazione, la gestione e la consultazione di tutti i dati relativi ai pozzi ed alle acque sia superficiali che sotterranee.
L’insieme dei risultati costituirà uno strumento per l’individuazione di una rete di monitoraggio utile, agli Enti che operano sul territorio, nel controllo quali-quantitativo della risorsa idrica, anche a scopo preventivo di possibili danni ambientali causati da fenomeni di inquinamento.
Lo scopo della presente tesi è lo studio dell’acquifero freatico nella bassa pianura Pisana sotto l’aspetto litostratigrafico, idrodinamico e idrochimico con riferimento ai rapporti di alimentazione e drenaggio tra la falda freatica ed i corsi d’acqua maggiori (Arno e Serchio) e minori (Fiume Morto Nuovo e Fiume Morto Vecchio). Lo studio inoltre, indaga sulle problematiche legate all’intrusione salina sia dai corsi d’acqua superficiali che dai sistemi acquiferi sotterranei, e più in generale sulla qualità della risorsa idrica del sistema acquifero freatico e di quella dei Fiumi Arno e Serchio nel loro tratto terminale.
Lo studio ha avuto un approccio di tipo interdisciplinare che fa riferimento all’idrologia, all’idrogeologia classica ed all’idrogeochimica. Le principali fasi del lavoro possono riassumersi nei seguenti punti:
• Esecuzione di due campagne piezometriche durante i periodi di magra e di morbida della falda (settembre-ottobre 2005 e maggio 2006), attraverso la misura del livello freatico in circa 45 punti.
• Installazione di 14 nuovi piezometri in tutto il territorio interessato dal progetto di ricerca, al fine di rendere più fitta la rete dei punti di misura.
• Elaborazione di dati pluviometrici e di temperatura messi a disposizione dall’Ufficio Idro-Mareografico di Pisa.
• Realizzazione di carte piezometriche e della variazione dei livelli stagionali con l’ausilio di programmi di geostatistica ed elaborazioni GIS.
• Misurazione in campagna dei parametri chimico-fisici delle acque ed effettuate analisi chimiche di 21 campioni presso il laboratorio acque del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa.
• Realizzazione di diagrammi di correlazione tra gli elementi analizzati nelle acque, carte tematiche di conducibilità e di concentrazione, diagrammi classificativi che hanno permesso di riconoscere le facies idrochimiche presenti.
• Elaborazione (tramite il software Arcview3.2) di una carta geologica e di una carta della permeabilità dell’area compresa nel progetto di ricerca.
• Realizzazione (tramite i software Access ed ArcGis9) in collaborazione con il Comune di Pisa, di un geodatabase per l’archiviazione, la gestione e la consultazione di tutti i dati relativi ai pozzi ed alle acque sia superficiali che sotterranee.
L’insieme dei risultati costituirà uno strumento per l’individuazione di una rete di monitoraggio utile, agli Enti che operano sul territorio, nel controllo quali-quantitativo della risorsa idrica, anche a scopo preventivo di possibili danni ambientali causati da fenomeni di inquinamento.
File
Nome file | Dimensione |
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00Frontespizioo.pdf | 31.95 Kb |
01INDICETESI.pdf | 29.10 Kb |
02Riassunto.pdf | 21.18 Kb |
03ABSTRACT.pdf | 9.92 Kb |
13 file non consultabili su richiesta dell’autore. |