• agcm
• anac
• legittimazione oggettiva
• processo amministrativo

L’art. 211, come modificato nel 2017, del Codice dei contratti pubblici e l’art. 21 bis della legge n. 287/1990 permettono l’impugnazione degli atti della pubblica amministrazione da parte, rispettivamente, dell’Anac e dell’Agcm. In questo modo, si consente l’intervento del giudice amministrativo, volto al ripristino della legalità oggettiva, senza che sia necessaria l’intermediazione di una situazione giuridica soggettiva qualificata fatta valere nel processo. Il lavoro, che origina da un’esperienza di tirocinio svolta direttamente all’interno degli uffici dell’Agcm, prova a rispondere a
tre interrogativi: in primis, ci si domanderà se il ricorso straordinario delle Autorità indipendenti sia da classificare come soggettivazione di un interesse diffuso o un caso eccezionale legittimazione oggettiva; in secundis, se i profili oggettivi e soggettivi presenti nella giurisdizione amministrativa rendano necessaria una rilettura del modello processuale; infine, se, tutto ciò considerato, l’ordinamento stia tendendo verso l’introduzione di un P.M. per la Pubblica Amministrazione.