• accertamento
• parti correlate

Il presente studio si occupa di indagare quelle che sono le correlazioni, le connessioni di tipo sia oggettivo che soggettivo rispetto al contribuente accertato, all’interno della fase endoprocedimentale dell’accertamento della dichiarazione dei redditi.
Ovvero, ci poniamo come obiettivo quello di andare ad analizzare quali sono i soggetti terzi, le cosiddette parti correlate, che possono essere ricomprese all’interno dell’indagine ispettivo – finanziaria del contribuente, destinatario dell’accertamento, per l’esclusiva ragione di essere legati ad esso da vincoli di tipo oggettivo, ovvero soggettivo.
Altresì, passeremo al vaglio di quelli che sono i poteri istruttori, d’indagine dell’Amministrazione Finanziaria nei confronti dei soggetti terzi di volta in volta coinvolti e, specularmente, quali sono le garanzie ad essi apprestate dall’ordinamento tributario al fine di garantire loro la conoscibilità dell’avvio della fase ispettiva, la tutela della riservatezza e l’esercizio dei diritti di difesa, anche all’interno di una fiscalità dialogata al fine di addivenire ad una corretta determinazione del carico fiscale in linea con il principio di capacità contributiva di ogni singolo contribuente.
Assumeranno, così, centralità le indagini bancarie svolte sui conti, a titolo esemplificativo, del coniuge, dei parenti, dei soci e di gruppi societari e così via… ; gli accessi, le ispezioni e le verifiche presso il domicilio (privato) o la sede sociale degli stessi, al fine di raccogliere dati, documenti e prove riguardanti il contribuente oggetto dell’accertamento.
A conclusione, ci soffermeremo su una rapida considerazione della definitività del provvedimento di rettifica attraverso gli strumenti delle soluzioni bonarie e concordate a disposizione del contribuente, come chiusura della fase endoprocedimentale, escludendo quella dell’eventuale contenzioso e del processo tributario.