Tesi etd-11042008-110948 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BERTOLACCINI, ALBERTO
URN
etd-11042008-110948
Titolo
IL CONTROLLO DI GESTIONE NEL SETTORE CALZATURIERO: L' INFLUENZA DEI FATTORI "MODA" E STAGIONALITA'"
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
MANAGEMENT & CONTROLLO
Relatori
Relatore Prof. Cinquini, Lino
Parole chiave
- influenza
- moda
- settore calzaturiero
- stagionalità
Data inizio appello
24/11/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/11/2048
Riassunto
Il presente lavoro contiene un’analisi sul controllo di gestione di una realtà molto particolare per l’economia italiana: l’industria calzaturiera. Il lavoro è strutturato su cinque capitoli.
Nel primo capitolo abbiamo la definizione del concetto di contabilità direzionale, in termini di obiettivi, vantaggi ed ambiti di applicazione; ed il rapporto tra questo tipo di contabilità con la contabilità generale e la contabilità analitica.
Nel secondo capitolo vengono esaminate le caratteristiche e l’andamento economico del settore calzaturiero italiano, mettendo in evidenza l’importanza dell’organizzazione in distretti industriali, infine il capitolo si concluderà con una riflessione su cosa si intenda per “Made in Italy”.
Il terzo capitolo tratta il fattore moda partendo dal suo significato e spiegando il motivo per cui tale fattore è da ritenersi un fenomeno economico, inoltre all’interno di questa parte verrà esaminato anche il ciclo di vita del prodotto di moda e la matrice di Boston applicata a questo settore.
Il quarto capitolo rappresenta la base del presente lavoro, in esso viene esaminato il controllo di gestione nel settore calzaturiero: l’analisi si concentra sulla definizione delle peculiarità delle imprese calzaturiere e di come queste caratteristiche incidono profondamente sul controllo di gestione, difatti nell’impresa calzaturiera la dimensione temporale del controllo non sarà solo rappresentata dall’anno ma anche dalla stagione e quindi la definizione del budget, le sua fasi di formazione, la definizione degli obiettivi generali e la successiva analisi degli scostamenti dipenderanno da questa nuova dimensione.
Il lavoro si conclude con una riflessione sulle difficoltà di attuazione reali del tipo di controllo di gestione prospettato per il settore calzaturiero: uno tra i motivi principali di queste difficoltà di attuazione è rappresentato sicuramente dalla scarsità, o peggio ancora dalla mancanza, di informazioni; per risolvere questo problema verrà presentata una lista di domande, una cosiddetta check-list, che un addetto al controllo di gestione di una società di consulenza dovrebbe porre ai responsabili dell’impresa calzaturiera, accanto a queste domande verranno presentate anche le risposte che sono state fornite da una azienda standard del settore calzaturiero.
Per concludere il lavoro si pone come obiettivo quello di individuare quei fattori che influiscono in modo determinante sul controllo di gestione di un’impresa calzaturiera, in quanto non esiste un tipo di controllo di gestione valido e applicabile a qualsiasi tipologia di impresa: ogni impresa ha le sue caratteristiche peculiari, quelle del settore calzaturiero sono rappresentate dall’incidenza del fattore moda sul ciclo di vita dei prodotti e dal considerare come dimensione temporale del controllo non solo l’anno ma anche la stagione.
Nel primo capitolo abbiamo la definizione del concetto di contabilità direzionale, in termini di obiettivi, vantaggi ed ambiti di applicazione; ed il rapporto tra questo tipo di contabilità con la contabilità generale e la contabilità analitica.
Nel secondo capitolo vengono esaminate le caratteristiche e l’andamento economico del settore calzaturiero italiano, mettendo in evidenza l’importanza dell’organizzazione in distretti industriali, infine il capitolo si concluderà con una riflessione su cosa si intenda per “Made in Italy”.
Il terzo capitolo tratta il fattore moda partendo dal suo significato e spiegando il motivo per cui tale fattore è da ritenersi un fenomeno economico, inoltre all’interno di questa parte verrà esaminato anche il ciclo di vita del prodotto di moda e la matrice di Boston applicata a questo settore.
Il quarto capitolo rappresenta la base del presente lavoro, in esso viene esaminato il controllo di gestione nel settore calzaturiero: l’analisi si concentra sulla definizione delle peculiarità delle imprese calzaturiere e di come queste caratteristiche incidono profondamente sul controllo di gestione, difatti nell’impresa calzaturiera la dimensione temporale del controllo non sarà solo rappresentata dall’anno ma anche dalla stagione e quindi la definizione del budget, le sua fasi di formazione, la definizione degli obiettivi generali e la successiva analisi degli scostamenti dipenderanno da questa nuova dimensione.
Il lavoro si conclude con una riflessione sulle difficoltà di attuazione reali del tipo di controllo di gestione prospettato per il settore calzaturiero: uno tra i motivi principali di queste difficoltà di attuazione è rappresentato sicuramente dalla scarsità, o peggio ancora dalla mancanza, di informazioni; per risolvere questo problema verrà presentata una lista di domande, una cosiddetta check-list, che un addetto al controllo di gestione di una società di consulenza dovrebbe porre ai responsabili dell’impresa calzaturiera, accanto a queste domande verranno presentate anche le risposte che sono state fornite da una azienda standard del settore calzaturiero.
Per concludere il lavoro si pone come obiettivo quello di individuare quei fattori che influiscono in modo determinante sul controllo di gestione di un’impresa calzaturiera, in quanto non esiste un tipo di controllo di gestione valido e applicabile a qualsiasi tipologia di impresa: ogni impresa ha le sue caratteristiche peculiari, quelle del settore calzaturiero sono rappresentate dall’incidenza del fattore moda sul ciclo di vita dei prodotti e dal considerare come dimensione temporale del controllo non solo l’anno ma anche la stagione.
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