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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11032023-102322


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIOVINETTINO, GIADA
URN
etd-11032023-102322
Titolo
La diffusione dei dati digitali post mortem: l'eredità digitale come veicolo di espressione e memoria.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Donadio, Giulia
Parole chiave
  • eredità digitale
Data inizio appello
04/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/12/2093
Riassunto
Il presente elaborato affronta il tema dell'eredità digitale alla luce dello sviluppo tecnologico che ha causato il diffondersi, sempre più elevato, dell'utilizzo di strumenti digitali. Questa era digitale, in cui sempre più persone comunicano e conservano informazioni importanti online, solleva nuove sfide per quanto riguarda la gestione e la destinazione di questi dati dopo la morte. L'eredità digitale si riferisce al patrimonio digitale lasciato da una persona dopo la sua scomparsa, includendo account di social media, e-mail, foto, documenti e altro ancora. La diffusione di dispositivi e servizi online ha portato ad una crescita esponenziale dei dati personali digitali, che rappresentano un importante valore emotivo, personale e finanziario per molte persone. La gestione di queste informazioni digitali, dopo la morte di una persona, può presentare molte problematiche, in particolare nel mio lavoro ho analizzato i vari casi controversi che si sono verificati negli ultimi anni, come ad esempio il Caso Apple, risolto, in primo luogo, dal Tribunale di Milano nel febbraio 2021, che vede coinvolta la famiglia di un giovane cuoco che ha perso la vita in un incidente stradale e vuole accedere al Cloud del ragazzo al fine di poter realizzare un libro contenente le ricette dello stesso, per uno scopo prettamente commemorativo. Non esiste, ancora, un quadro giuridico consolidato per l'eredità digitale, le politiche e procedure dei diversi social network variano notevolmente.
Si pensi, ad esempio, a Facebook che nel 2015 ha introdotto la possibilità di designare la figura del contatto erede, ossia una persona di fiducia che limitatamente potrà gestire l'account del soggetto defunto che l'ha nominato e Google, il quale, nel 2013, ha introdotto la possibilità di scegliere l'opzione "Gestisci account inattivo" per evitare che lo stesso venga cancellato. Si giunge, infine, a trovare delle soluzioni su questo tema che si è diffuso solo negli ultimi anni, in special modo attraverso l'utilizzo di alcuni istituti quali il legato di password e il mandato post mortem exequendum. La questione principale che si pone nel contesto dell'eredità digitale è come assicurare che i desideri del defunto vengano rispettati e come proteggere la privacy e la sicurezza delle informazioni digitali personali. Sono necessari strumenti legali e tecnologici per garantire un adeguato controllo e accesso a queste informazioni, così come procedure chiare e uniformi per la loro gestione.
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