Tesi etd-11032023-075516 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CAVALLO, GIADA
URN
etd-11032023-075516
Titolo
La corruzione tra prevenzione e repressione: uno sguardo al contesto giudiziario
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Notaro, Domenico
Parole chiave
- abusi dei magistrati
- caso Palamara
- contrasto e prevenzione
- corruzione
- fattispecie incriminatrici
Data inizio appello
04/12/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Al centro dell'indagine della presente trattazione vi è il fenomeno corruttivo nel contesto giuridico italiano. Dopo aver effettuato un breve excursus storico, verranno analizzate nel dettaglio le fattispecie incriminatrici del codice penale tra cui corruzione propria, impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e le pene accessorie previste per i reati contro la pubblica amministrazione.
Successivamente l'elaborato si concentrerà sul ruolo fondamentale dell'integrità dei funzionari pubblici e la trasparenza dell'azione amministrativa quali presidi per la prevenzione e il contrasto alla corruzione, con le contestuali novità apportate negli anni dal legislatore.
Verrà rivolto poi uno sguardo al contesto giuridico italiano, individuando le principali condotte abusive poste in essere dai magistrati nella dinamica processuale e le contestuali regole deontologiche per il contrasto agli illeciti.
Infine, un caso pratico: il c.d. "caso Palamara", accusato inizialmente il corruzione ex articoli 318, 319 e 319 ter c.p., verrà depenalizzata l'ipotesi accusatoria a traffico di influenze illecite ex articolo 346 bis c.p., rilevante per comprendere le potenziali condotte abusive dei magistrati.
Successivamente l'elaborato si concentrerà sul ruolo fondamentale dell'integrità dei funzionari pubblici e la trasparenza dell'azione amministrativa quali presidi per la prevenzione e il contrasto alla corruzione, con le contestuali novità apportate negli anni dal legislatore.
Verrà rivolto poi uno sguardo al contesto giuridico italiano, individuando le principali condotte abusive poste in essere dai magistrati nella dinamica processuale e le contestuali regole deontologiche per il contrasto agli illeciti.
Infine, un caso pratico: il c.d. "caso Palamara", accusato inizialmente il corruzione ex articoli 318, 319 e 319 ter c.p., verrà depenalizzata l'ipotesi accusatoria a traffico di influenze illecite ex articolo 346 bis c.p., rilevante per comprendere le potenziali condotte abusive dei magistrati.
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Tesi non consultabile. |