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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11032020-205812


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MINIATI, FRANCESCA
URN
etd-11032020-205812
Titolo
PONTE AD ARCO IN ACCIAIO SUL FIUME PO A CASALMAGGIORE (CR)
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Croce, Pietro
Parole chiave
  • Ponte ad arco in acciaio
  • Buckling
  • SP 343 R Asolana
  • Casalmaggiore
  • Fiume Po
  • Acciaio
  • Ponte
  • Arco
  • Varo
  • Avambecco
  • Montaggio
Data inizio appello
30/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/11/2090
Riassunto
Scopo della tesi è il progetto del nuovo ponte sul fiume Po a Casalmaggiore (CR). Il ponte è destinato a sostituire la struttura esistente, che non è più idonea ed è attualmente in servizio con limitazioni di carico. L’attraversamento stradale del fiume Po, realizzato con il ponte, appartiene alla SP 343R “Asolana”, che collega le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia.
Il ponte progettato è caratterizzato da uno schema ad arco a spinta eliminata con doppio piano di sospensione, che è stato scelto a partire da quattro soluzioni alternative, di cui è stata verificata la fattibilità tecnica. L’attraversamento è effettuato mediante due campate strutturalmente indipendenti della lunghezza di 153,60 m ciascuna, che poggiano su una pila intermedia in alveo. La lunghezza totale dell’opera risulta pari a 307,42 m, per una larghezza della piattaforma stradale di 15,50 m e una larghezza fuori tutto di 16,90 m. L’impalcato, interamente d’acciaio, è costituito da due travi principali a doppia T, di altezza pari a 2,5 m, e piastra ortotropa con nervature trapezoidali. I due archi, realizzati con sezioni scatolari saldate, sono collegati da un controventamento reticolare, al fine di evitare fenomeni di instabilità fuori piano, che sono stati esclusi mediante un’analisi di buckling globale della struttura. I pendini, realizzati con funi spiroidali chiuse, hanno interasse 9 m.
Il montaggio dell’opera prevede il varo con l’ausilio di due pile provvisorie e di un avambecco. In particolare, la prima campata viene montata a terra unitamente all’avambecco, lato Emilia-Romagna, e varata fino a raggiungere la pila definitiva in alveo; successivamente, nello stesso cantiere, si monta la seconda campata, collegandola alla prima, per poi completare le operazioni di varo.
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