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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11032009-223738


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SPECCHIO, MARINA
URN
etd-11032009-223738
Titolo
Lo Zimbabwe è il futuro del Sudafrica? Analisi comparata della transizione istituzionale nei due paesi
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vannucci, Alberto
Parole chiave
  • neoistituzionalismo
  • neoinstitutionalism
  • transizione istituzionale
  • institutional transition
  • transizione democratica
  • democratic transition
  • istituzioni
  • vincoli formali
  • vincoli informali
  • Sudafrica
  • South Africa
  • Zimbabwe
Data inizio appello
23/11/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
23/11/2049
Riassunto
Obiettivo del lavoro è dimostrare, utilizzando l’impianto teorico neoistituzionalista, basato in particolare sull’opera del premio Nobel per l’economia Douglass C. North, l’importanza, che nei processi di trasformazione istituzionale e di sviluppo in generale, riveste la complessa interazione fra i vincoli istituzionali di natura formale, con quelli derivanti dalle specificità afferenti alla sfera culturale e i vincoli al comportamento umano che ne derivano, determinando sentieri di sviluppo differenti. Di particolare interesse risulta a questo proposito la storia dell’evoluzione istituzionale dei PVS e, in particolare, della persistenza di modelli di sviluppo inefficaci.
Il lavoro si apre con una descrizione del processo di sviluppo, mutuandone la definizione dall’opera di Hirschman, come la risultante nel tempo dell’interazione fra una dimensione oggettiva (disponibilità di risorse) e una soggettiva (capacità dei soggetti coinvolti), che rende questa definizione particolarmente adatta all’impianto teorico neoistituzionalista sviluppato da North. Quest’ultimo sottolinea l’importanza che nel processo di sviluppo assumono le istituzioni in quanto regole di comportamento, sia formali che informali, volte a ridurre l’imprevedibilità e l’incertezza tipiche dell’ambiante umano e a creare così le premesse per lo sviluppo. Tuttavia, la natura estremamente variabile dei vincoli che l’uomo è in grado di porre in essere, soprattutto a livello culturale, e conseguentemente le combinazioni possibili, contribuisce a determinare l’estrema varietà delle esperienze umane e, in particolare, dei possibili sentieri di sviluppo. Questi ultimi possono dare vita a processi di crescita o viceversa di stagnazione se non addirittura di declino.
Attraverso lo studio e la comparazione del processo di transizione politica vissuta dal Sudafrica e dallo Zimbabwe nell’ultimo scorcio del XX secolo è possibile dimostrare che, anche a partire da un impianto istituzionale formale simile, il percorso di sviluppo imboccato dai processi di cambiamento economico, sociale e politico, dipendono fortemente, in ultima analisi, dal ruolo svolto dai vincoli di natura culturale (in particolare dalle credenze che guidano le scelte dei soggetti coinvolti nel processo di sviluppo).
A questo scopo vengono comparati i passaggi che hanno segnato, in entrambi i paesi, l’evoluzione di un sistema istituzionale in partenza simile – entrambi gli stati hanno vissuto l’esperienza di un regime di minoranza basato sulla segregazione razziale e sulla codificazione del razzismo a livello normativo – in due sistemi a vocazione democratica. Mentre in Sudafrica il regime democratico, sia pure con alcune importanti criticità, sembra aver tenuto nel corso del tempo, lo Zimbabwe, dopo una fase iniziale particolarmente promettente dal punto di vista del rispetto dei principi democratici e multirazziali, ha vissuto un processo di degenerazione in senso autoritario delle istituzioni, che ha portato ad una profonda crisi non solo politica ma anche economica e sociale di dimensioni eccezionali.
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