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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11022022-163905


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SIMONINI, FILIPPO
URN
etd-11022022-163905
Titolo
L’esecuzione in pendenza di giudizio: un’analisi critica dei paradossi di una disciplina in divenire
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bellé, Brunella
correlatore Dott.ssa Scarascia Mugnozza, Stefania
Parole chiave
  • esecuzione
  • pendenza di giudizio
  • processo tributario
Data inizio appello
05/12/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il diritto tributario svolge un ruolo chiave all’interno dell’ordinamento statale grazie alla sua funzione di recupero delle finanze finalizzate alla pubblica utilità. Esso rappresenta un punto d’incontro tra la posizione del singolo contribuente e la collettività, fondandosi su principi a tutela dell’equilibrio delle forze in gioco (si vedano i principi d’uguaglianza formale e sostanziale sanciti dall’art. 3 della nostra costituzione e quello di capacità contributiva contenuto nell’art. 53). Analizzando la disciplina ho potuto addentrarmi in questa dualità cimentandomi in delicati ambiti quale l’esecuzione in pendenza di giudizio, fase conclusiva dell’iter processuale con la quale si concretizza quanto delibato in sede giudiziaria garantendo l’attuazione del dispositivo ed il soddisfacimento degli interessi in gioco. Ho trovato particolarmente interessante lo studio della relativa normativa in quanto tale profilo ha da sempre rappresentato un punto dolente nell’equilibrio tra le posizioni del privato e quelle della collettività. Osservando la disciplina di riferimento contenuta nel D.Lgs. 546/92 ho potuto apprendere la profonda disparità di trattamento antecedente alla riforma introdotta col D.Lgs 156/2015. Il contribuente si trovava inerme tanto in pendenza di giudizio, essendo sprovvisto di strumenti per la tutela delle proprie pretese già riconosciute nei vari gradi del processo, sia in sede d’esecuzione a seguito dell’apposizione della forma esecutiva alla sentenza. L’importante riforma del 2015 ha comportato un passo avanti per il contribuente, il quale risulta ora munito di strumenti volti alla concreta attuazione di quanto disposto in sede giudiziaria. Il giudizio d’ottemperanza che precedentemente risultava essere uno strumento marginale (utilizzabile per parte della dottrina solo dove non fossero presenti pagamenti di somme di denaro), rappresenta ora il solo mezzo per contrastare le inerzie dell’Amministrazione finanziaria. Nonostante i passi avanti l’esecuzione in pendenza di giudizio rappresenta tuttora un profilo particolarmente delicato in quanto le differenti posizioni dottrinali e gli interventi giurisprudenziali hanno generato incertezze in un ambito normativo già di per sé complesso. La mia intenzione tramite questo elaborato è quella d’analizzare con sguardo tecnico e critico la disciplina in esame sottolineando le persistenti lacune e paradossi presenti che minano l’equilibrio delle forze in gioco andando contro i principi costituzionali alla base della materia. La mia speranza è quella che, tramite un coordinamento più efficace tra legislatore, dottrina e giurisprudenza, si possa superare questo quadro di squilibrio ed incertezza dove per un passo in avanti fatto dal legislatore sembra ne vengano fatti altrettanti indietro generanti confusione e sfiducia nel contribuente.

Tax law plays a key role within the state system thanks to its function of recovering finances aimed at public utility. It represents a meeting point between the position of the individual taxpayer and the community, based on principles to protect the balance of forces at stake (see the principles of formal and substantial equality sanctioned by art.3 of our constitution and that of ability to pay contained in art.53). Analyzing the discipline, I was able to delve into this duality by venturing into delicate areas such as the execution pending judgment, the final phase of the procedural process with which what resolved in court is implemented, guaranteeing the implementation of the device and the satisfaction of the interests in game. I found the study of the relevant legislation particularly interesting as this profile has always represented a sore point in the balance between the positions of the private and those of the community. Observing the reference discipline contained in Legislative Decree 546/92, I was able to learn the profound difference in treatment prior to the reform introduced with Legislative Decree 156/2015. The taxpayer was helpless both pending judgment, lacking the tools for the protection of their claims already recognized in the various stages of the process, and in the execution following the affixing of the executive form to the sentence. The important reform of 2015 resulted in a step forward for the taxpayer, who is now equipped with tools aimed at the concrete implementation of the provisions in court. The judgment of compliance which previously appeared to be a marginal tool (usable for part of the doctrine only where there were no payments of sums of money), now represents the only means to counteract the inertia of the tax administration. Despite the progress made, the execution pending judgment still represents a particularly delicate profile as the different doctrinal positions and jurisprudential interventions have generated uncertainties in an already complex regulatory environment. My intention through this paper is to analyze the discipline in question with a technical and critical eye, emphasizing the persistent gaps and paradoxes present that undermine the balance of forces at play by going against the constitutional principles underlying the matter. My hope is that, through a more effective coordination between legislator, doctrine and jurisprudence, we can overcome this picture of imbalance and uncertainty where for a step forward made by the legislator it seems as many steps backwards generating confusion and mistrust in the taxpayer.
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